17 dicembre 2013

Pandorino e Listino: BUON COMPLEANNO PAPA FRANCESCO. TUTTI PANINARI CON MONCLER E "PANINARO E LISTINO" (Mercoledì 18 Dicembre in edicola su Libero)


email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox

Caro Papa Francesco, auguri, buon compleanno, visto che sei tanto generoso, il regalo potresti farlo tu a me?
Avrei tanto bisogno di una benedizione, anche solo per il mese di Dicembre...

Ogni fine d'anni, quando le luci dell'albero di Natale sono vicine, tanto da essere a vista d'occhio, succede qualcosa, un incantesimo o chissà cos'altro che è capace di spegnere tutto, staccare gli addobbi, sciogliere la neve e cancellare tutto quanto fa atmosfera di Natale.
Ogni anno, sogno una fine d'anno cinematografica, in stile "una poltrona per due" e ogni fine d'anno sono in poltrona, invece di viverlo, mi limito a guardarlo quel film, leccandomi le ferite.
Colpa delle troppe aspettative, colpa di una manovra azzardata stile Schettino, o di una distrazione, tutto o gran parte, viene rovinato.
Il blog "TrafficanteVolpino" sta per compiere 10 anni, e proprio 10 anni fa ero protagonista di una fine d'anno drammatica e sofferente...
2003 era il secondo anno a Milano, il 2002 si era chiuso senza onori e senza glorie, ma con una grande speranza: finalmente potevo mettere in pratica, operativamente, il mio studio sulla futura grande svalutazione del Dollaro comprando opzioni call sull'Euro e put sul Dollaro, ma di più ero entrato a far parte di una squadra fenomenale, esperta e allegra, un capo e una collega che avevano l'entusiasmo per lanciarsi in questa sfida...
Andò tutto bene nei primi 6 mesi del 2013, partiti con un cross Euro/Dollaro a 0,98 e sfondata la parità, trovammo un'autostrada. Si guadagnava ogni mese, anche se la mia preferenza era verso una posizione ferma, si faceva trading. Guadagni che tintinnavano come le vincite alla slot machine del casinò: si tirava la cloche e gli euro scendevano a cascata, tanto che il mio capo si scatenava in shopping avventurosi.
Finchè arrivò l'Estate, quando alcuni segnali di diverso tipo, avevano insinuato il dubbio che il Dollaro potesse prendersi una piccola rivincita prima di una nuova discesa.
Dopo parecchie ore al telefono, si arrivò alla decisione di invertire tutte le posizioni per un'operazione di breve lunga di Dollaro.
Mi ritrovai in mano una posizione che non sapevo gestire e che non sentivo mia, nonostante avessi preso io la decisione. E' come per un pilota trovarsi al volante di un auto nuova, non sua.
Si arrivò all'inclemente Dicembre con le posizioni sfasciate, e con l'aggiunta di una mazzata morale.
Fin da inizio anno mi ero fissato come primo obiettivo EURO/DOLLARO a 1,25. 
Così fu magicamente a fine anno, insieme agli auguri, arrivarono le telefonate degli amici e le email del gruppo "DENARO LETTERA": Magico Buddy, ci hai preso in pieno!
Io mi vergognavo, perchè ero in posizione contraria senza sapere il perchè, e mi stavo impiccando al lampadario.

Tutto questo mi ha insegnato molto: se sono convinto fortemente di un'idea non la devo cambiare, se penso di fare posizione non devo muovermi da un fiore all'altro, ma rimanere dove sono.
Chi non ha ancora disegnate sul corpo queste cicatrici, e non vuole imparare dalle esperienze altrui, faccia pure, io posso solo raccontare, non obbligarvi a fare qualcosa, ma non chiedetemi di seguirvi nel burrone.

Anche quest'anno mi siederò sul divano, guardando "UNA POLTRONA PER DUE" e rimuginando su quello che avrei potuto fare, facendone tesoro come nuova esperienza, e fantasticare su quello che farò.

Ma ve lo ricordate il 2003? L'Euro doveva già essere pronto al fallimento nella culla, e io ero l'unico a puntare tutto sulla sua crescita. Sono passati 10 anni, e l'Euro è ancora qui, forte, ma non troppo forte, anche il Dollaro è ancora qui, debole, ma non svalutato. E allora vi chiedo, vale la pena credere al catastrofismo?
Mi viene in mente una citazione di Keith Richards il chitarrista dei Rolling Stones: "i medici mi dicevano cambia stile, sono tutti morti".
Mi dicevano che l'Euro sarebbe fallito, ma oggi sono qui, vecchio, sono passati decenni, e non è ancora successo...

A voi il "Panino e Listino" uscito in edicola la scorsa settimana


LIBERO 11 Dicembre 2013
“Don’t stop believin”, non smettere mai di crederci cantavano i Journey, ed è quello che hanno fatto i bosniaci e i giocatori della nazionale di calcio, l’unica tra le vecchie repubbliche jugoslave, che stanno ancora festeggiando la recente qualificazione ai Mondiali in Brasile.
A volte capita che una realtà dolorosa intinga il pennello nelle favole, portando alla realizzazione di sogni inaspettati. Non smettere mai di crederci, e oggi, vent’anni dopo, la storia si prende una rivincita, regalando a Sarajevo, dopo tanto dolore, un momento di grande felicità.
Sofferenze che anche il popolo degli investitori ha vissuto negli ultimi anni, e che ora finalmente sembrano alleviarsi, grazie anche ai miglioramenti dei mercati finanziari. Ma non solo, la famosa luce in fondo al tunnel, tanto invocata da ministri e organi industriali, sembra intravedersi. Nel mondo della finanza, lo segnalano i numeri, è già giorno, osservando l’andamento di azioni e obbligazioni sembra già estate, mentre per l’economia i germogli verdi intravisti da Draghi, sembrano sbocciare. Ogni tanto qualcuno getta un secchiata di grigio per spaventare gli ottimisti, come David Stockman (ex responsabile dell’ufficio budget USA) che avverte: “in questo momento è molto pericoloso possedere o acquistare azioni”, ma subito arriva una bella notizia (le stime OCSE vedono nuovo slancio per l’economia italiana) che, con un colpo di tergicristallo, ti permette di rivedere il panorama della crescita.
Gli scatoloni della Lehman, i crolli dei mercati, gli allarmi dei media, sono brutti ricordi, ma fortunatamente ormai lontani.
Adriano Olivetti diceva: “spesso il termine utopia è la maniera più comoda per liquidare quello che non si ha voglia, capacità o coraggio di fare. Un sogno sembra un sogno fino a quando non si comincia a lavorarci. E allora può diventare qualcosa di infinitamente più grande”.
Il segreto è in quella canzone: “non smettere mai di crederci”.
FTSEMIB: “nessun dubbio, la ripresa c’è anche in Italia” a dirlo è Giovanni Tamburi, un marchio che a Piazza Affari è sinonimo di garanzia. Ora la borsa di Milano è in attesa della riconferma del governo Letta, poi non ci saranno più incertezze. Sopra 18,800 è rally di Natale.
BE: Tamburi qui è un “pesante” azionista. Volete per una volta anticipare un rialzo e non doverlo sempre rincorrere? Questo è il titolo giusto da mettere nel cassetto.
MONCLER: un tempo era solo per “wild boys”, ora sembra che lo vogliano “indossare” tutti. Non sarà un flop come Saras, ma forse nemmeno stupefacente come Cucinelli. In ogni caso vale la pena esserci e sottoscrivere.
ESPRINET: Rajoy ha dichiarato che la Spagna è pronta per la crescita e l’Italia sembra imitare. E proprio su Spagna e Italia, Esprinet sta concentrando i suoi investimenti. Sopra 6 si torna a correre.
TELECOM: continua una storia speculativa emozionante. Sempre mantenere, sarà battaglia!
COBRA: lo Yen continua la sua svalutazione che tanto bene fa al bilancio di Cobra. E’ solo una pausa, qui si salirà tra molto e moltissimo.
FIAT: arriverà l’accordo con Veba e arriverà a sorpresa. Meglio esserci per non perdere il  botto.


3 commenti:

Buddy Fox ha detto...

Domani in edicola, indovinate quale sarà l'argomento?
Domani completerò il post con considerazioni, 10 anni di Blog Volpino e con l'aggiunta del pezzo in edicola la scorsa settimana.

Soffici sogni Guerrieri

Nico ha detto...

Bud tu hai capito se Fossati vuol fare un adc riservato o no?

Anonimo ha detto...

E anche oggi Moncler suuuu, yeppa!
Marco, tomber de femme
E come riesce bene se indossi un Moncler!!!