09 ottobre 2012

Le Stagioni della Finanza - SI COMINCIA SEMPRE DALLA "A" DI ALCOA

Nonostante la modernità tenti sempre più di cambiare le abitudini, deformando le antiche tradizioni, ci sono cose che fortunatamente rimangono immutate, lasciandoci il piacere e la sicurezza di alcuni punti di riferimento.
Uno di questi lo troviamo alla partenza della "earning season", la stagione delle trimestrali USA, nonostante le alchimie finanziarie anglosassoni, si parte sempre dalla A, dalla prima del Dow Jones, questa sera, a mercati chiusi, si alzerà il sipario sui conti di Alcoa.
Delusione? Inizia una dolorosa correzione?
Secondo la totalità degli analisti, questa sarà la prima stagione di conti in negativo dal 2009, ovvero il momento in cui è partito il rialzo dei mercati mondiali, un rialzo che dura ininterrottamente da 3 anni e che ha portato il Nasdaq a triplicare e il Dow Jones e lo S&P500 a poche manciate di punti dai massimi storici.
La totalità degli analisti che prevede conti in ribasso, significa che questi risultati possono essere già scontati dal mercato, ma la domanda principale rimane sempre una, come sarà il prossimo trimestre? Quali previsioni verranno fatte dalle società?
Le previsioni stilate dal FMI indicano un'economia mondiale in rallentamento, secondo invece gli indicatori anticipatori, sembra che il rallentamento degli ultimi mesi sia già giunto a conclusione.
Passerà il testimone dai conti societari allo stimolo delle banche centrali?
Con le elezioni USA alle porte, io credo che Wall Street abbia già espresso il massimo del potenziale per quest'anno, tocca ora all'Europa (Piazza Affari compresa), recuperare il terreno perduto.
In ogni caso, le emozioni non mancheranno, vedremo conti delusione (ricordo che Intel ha già lanciato il suo profit warning, lo si vede anche dal grafico) e qualche società stupire in positivo.
Quello che più mi lascia perplesso, sono le notizie lette oggi, Google su profitti generati per 9 miliardi di dollari ha pagato solo 8 milioni di imposte, grazie a delocalizzazioni fiscali, in più non sono così assurde le ipotesi che la società possa emettere carte di credito.
Gli Indignados questo lo sanno?
Siamo proprio sicuri che l'ostinata protesta verso le banche sia la soluzione giusta al cambiamento?
Non vorrei che le energie venissero sprecate per combattere il nemico del passato, mentre quello del futuro si sta piano piano rafforzando, e domani sarà troppo potente per essere combattuto.


email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox

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