15 giugno 2012

ELEZIONI GRECIA - E Goldman Sachs che fa?


"Siamo tutti Greci?" Dice l'amico Marco, sarà così?
Mi hanno appena informato che l'altro giorno, Goldman Sachs ha venduto 1 miliardo e mezzo di azioni proprie.


"Siamo tutti Greci"? Goldman ha già detto di no. 
E' una sentenza? Un annuncio di catastrofe imminente?
Niente di tutto questo, è solo un altro indizio per continuare il nostro ragionamento sull'evoluzione dei mercati.
Mi pare inutile tentare un pronostico su come andrà lunedì, c'è già il Sondaggione qui a fianco che si presta a quello scopo.
Quel che conta è vedere come andrà a chiudere il mese. Ancora non vedo segnali di inversione, e non è escluso che si possa strisciare in laterale con continui falsi segnali.
Di buono c'è sempre Finmeccanica, qui il giudizio non cambia, qui si cade sempre in piedi.

In attesa delle elezioni in Grecia, ci aspetta un weekend finalmente di sole pieno, abbronzature, tuffi, aperitivi, un po' di pallone in spiaggia e magari anche una partita a carte. E una pennichella sotto l'ombrellone?
Magari, tra una cosa e l'altra ci sta anche una buona lettura, quella che vi propongo io non so se sia buona, diciamo che è una lettura... Ed è il pezzo che ho scritto a Dicembre 2011 per Economy.
Ripeto la data, Dicembre, e siccome io ci metto sempre la faccia, lo ripropongo anche se può risultare pieno di lacune ed errori. Buon weekend


PANORAMA ECONOMY dicembre 2011
“Se vuoi far ridere Dio, fai progetti per il futuro”, così recita un antico proverbio.  Alla fine di questo travagliato 2011, se penso alle previsioni di inizio anno (anche le più disparate) mi immagino quante risate si sia fatto Dio, sulle teste di noi poveri e disgraziati analisti e operatori di borsa, carta su cui poteva essere disegnata la mappa di un possibile tesoro e che invece, per molti, è diventata la piantina di un cimitero. Eppure il 2011 sembrava iniziare sotto altri auspici, alla tradizionale tavola rotonda organizzata da Barron’s a Gennaio, si preannunciava una cavalcata di tori, quasi fossero valchirie, pronti a fare strage di orsi. E non era tanto l’arcinoto ottimismo di Abby Cohen a stupire (è un’inesuaribile rialzista da almeno 15 anni), e nemmeno il pessimismo di Marc Faber (contrarian per natura), quanto  l’approccio positivo sul settore azionario di Bill Gross, un uomo dalle grandi capacità previsionali, sia sul breve che sul lungo termine, doti che gli hanno permesso di fare soldi sia quando tutti guadagnavano, sia in anni di crisi. A rileggerle ora, sembrano previsioni scellerate, eppure se ancora a Marzo, un uomo del prestigio di Buffet, si dichiarava ottimista sul mercato azionario, tanto assurde quelle previsioni non dovevano essere.  Secondo la maggior parte degli economisti, l’anno si presentava ricco di insidie ma superabili, la Spagna era lo stato dell’Europa più a rischio, e solo nel caso di un suo (improbabile) affondamento, l’Italia avrebbe corso dei pericoli. Ma come recita una battuta , a proposito dell’esattezza delle previsioni: “Dio ha creato gli economisti per far fare bella figura ai meteorologi”, ed è forse per farsi beffe di tutte queste profezie (sempre più simili a vaticini) che il mercato ha pensato di saltare a piè pari la Spagna, e colpire di sorpresa il bersaglio grosso: l’Italia. Ed è da qui che si riparte per il 2012, dal mercato obbligazionario italiano e da Piazza Affari. L’Italia nel prossimo anno dovrà chiedere al mercato più di 300 miliardi di euro, e a un tasso superiore al 7% sembra impensabile, significherebbe l’annullamento di ogni manovra finanziaria.  Il corpo delle banche è sempre più appesantito dalla tossicità dei titoli nello stomaco, i BTP non solo affossano l’andamento dei titoli azionari, ma colpiscono anche la capitalizzazione degli istituti. La politica però non ha ancora ben chiara la drammaticità della situazione, lo dimostra la presenza alla camera alla votazione della “Manovra Monti”, forse ci meritiamo uno spread a 900 per comprendere la gravità della situazione. E’ l’estremizzazione che trasmette all’essere umano la capacità di reazione concreta. Così anche nel sistema energetico, forse solo una benzina superiore ai 2 euro (e di un Petrolio a 200$) permetterà all’uomo di godere di una nuova benefica rivoluzione. Se l’Italia è il vero problema, se l’Italia è l’anello debole dell’Euro, ma al tempo stesso anche l’anello che tiene unita l’Europa, è proprio dal nostro paese che possono uscire le soluzioni alla crisi. E chi più del governatore (e dell’ex governatore) della Banca d’Italia, che il debito lo conosce bene, può trovare gli anticorpi alla malattia finanziaria? Già si vedono i primi indizi, “c’è solo un modo per convincere i mercati”, sono parole di Ignazio Visco, alludono forse ad un possibile TARP Europeo? Così sembra pensarla anche Draghi, se la BCE vuole aiutare il sistema finanziario europeo, deve intraprendere un programma di acquisto di titoli tossici e si deve agire con un intervento coordinato per ricapitalizzare le banche. Questo ostinatamente continua a chiedere il mercato, lo si vede dall’ostinazione con cui si continua a colpire l’Europa, lasciando intonse sia gli Stati Uniti che la Gran Bretagna, dove Tarp e liquidità infinita sono barricate solide contro ogni avversità. Piazza Affari si trova a contatto con un supporto secolare che regge il mercato rialzista da oltre 20 anni, se malauguratamente dovesse essere rotto, si aprirebbe il vuoto, una caduta dell’indice a livello di 4 cifre. Nel caso contrario, con un forte e autoritario sostegno, potremmo vedere Piazza Affari rompere l’importante resistenza a 17,000. In questo caso sarebbero i titoli bancari a volare, una situazione simile a quella vista nel 2009. Ci giochiamo una generazione, e tutta la partita sarà concentrata tra la fine di Dicembre 2011 e il Gennaio 2012. In questo caso è il Tempo la variabile più importante, come diceva Gann: "La maggior parte della gente, se fosse chiesto loro, qual è il loro bene più prezioso, risponderebbe il denaro. Questo è sbagliato. Il vostro bene più prezioso è il tempo. Scambiate il tempo per il denaro o per qualcos’altro di cui avete bisogno”. Nonostante le ostinazioni tedesche, che si godono l’indebolimento (ordinato e lento) dell’Euro, io rimango ancora aggrappato alla soluzione rialzista. La quotazione di Facebook in borsa si avvicina, e io non credo si farà tra le fiamme dell’inferno, ma in un ambiente ben più decoroso, saranno le corna ad accoglierlo, non del diavolo, ma quelle del toro. 


email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox

4 commenti:

Anonimo ha detto...

BELLA CAGATA, MI HAI ROVINATO!
PIERO


Chl: l´offerta in opzione si chiude con sottoscrizioni al 13,6%

Chl ha annunciato che a conclusione dell´offerta in opzione nell´ambito dell´aumento di capitale è stato sottoscritto il 13,62% delle azioni offerte. I diritti di opzione non esercitati saranno offerti in Borsa nelle sedute del 19, 20, 21, 22 e 25 giugno 2012.

il GGG ha detto...

Io ci capisco poco di economia, sono capitato su questo blog con gli articoli sull'Europeo :)
Però è un argomento indubbiamente interessante e di questi tempi di stringente attualità. Cosa pensi possa cambiare con i risultati elettorali della Grecia? A quanto mi pare di capire, l'eventuale uscita di un Paese dall'Euro è un'eventualità possibile. Ma un abbandono della moneta unica, è un'eventualità possibile? E invece un'unione di fatto anche politica, di cui ho letto qualcosa in questi giorni (una proposta avanzata un po' sotto voce dalla Merkel, se ricordo bene), è possibile? Di più, auspicabile? Cosa comporterebbe in termini economici?
Grazie per l'attenzione e mi spiace se sembrano domande un po' ingenue :)
Carlo

Anonimo ha detto...

Ciao Carlo,
benvenuto in questo blog... la cementificazione di un'unione che possa durare nei secoli, ha bisogno di tempo, è un processo lungo. Ora stiamo vivendo un'era, quella incentrata sull'economia e il pericolo è la finanza, per superare quest'ostacolo abbiamo bisogno di misure tampone veloci e poi procedere nella lunga strada dell'unione politica. I miopi vedono come unico problema lo Spread, questo invece è solo un passaggio nel lungo percorso.
La storia dirà chi ha visto lontano.
ciao
Buddy Fox

il GGG ha detto...

Ma quindi tu pensi che l'abolizione della moneta unica ora come ora sarebbe un passo falso? O addirittura impossibile? E un'eventuale unione politica invece non potrebbe addirittura facilitare i processi economici o questi devono per forza precedere quella?