05 aprile 2011

Buddy Fox - EURO/DOLLARO, TRICHET HA IMPARATO LA LEZIONE?


Buongiorno! Avanti ed indietro in bici sotto il sole, spinti dal leggero venticello, è un piacere unico, lo considero un privilegio, anche se le motivazioni sono impegni snervanti, abbracciare questo clima crea beatidune... Diverso è andare avanti indietro in bici, sotto la pioggia scrosciante, soprattutto quando poi arrivo all'appuntamento, ed il guasto al computer si rivela più critico e complicato di quanto poteva sembrare in apparenza. Sembra che abbia perso molti dati (un archivio di notizie per me importante), e che nemmeno la modalità provvisoria permettesse di riparare il guasto! Spero che per questo pomeriggio tutto vada a posto... e chissà il conto!!!:-(
Intanto vi ripropongo uno degli articoli andati in edicola su PANORAMA ECONOMY, faccio un salto avanti (poi riprenderò con ordine) per l'eccezionalità del caso, essendo l'appuntamento con la BCE atteso con grande apprensione, vi riporto qui sotto quanto avevo scritto il 06 MARZO 2011.
Piccola premessa, ricordate quanto ho scritto nel corso del 2010? Non credo sia difficile, visto che i concetti erano pochi e spesso ripetuti, ma che si sono rivelati corretti e soprattutto senza i patemi d'animo che gran parte del mercato cercava di creare intorno. Il concetto di base è che la stagione dell'EURO forte ed in continua crescita è sostanzialmente finita, ma essendo il Dollaro in equilibrio precario e con ancora poca forza, le (eccessive) sfuriate del Biglietto Verde dovevano essere usato con un riposizionamento sull'EURO martoriato, e successivamente, il rafforzamento sproporzionato dell'EURO doveva essere un'occasione per l'accumulo di DOLLARI. Mentre le posizioni a favore dell'EURO devono essere considerate speculative, le posizioni sul DOLLARO sono a mio avviso un'operazione di più lungo respiro, questa è la sostanziale e più importante differenza.
Per essere il più sintetico e semplice possibile, io credo che Trichet, la lezione del Luglio 2008 l'abbia imparata, di conseguenza credo che la BCE non sarà troppo severa sui tassi (per lo meno a livello embrionale), immagino quindi che l'aumento di giovedì prossimo si rivelerà solo un timido assaggio per poi ritornare nella posizione di attesa, da quel momento l'Euro potrà tornare a sgonfiarsi.
Come ho scritto l'anno scorso, e come ho ribadito nelle mie "10 cazzate" di inizio anno, io credo che il DOLLARO sia più un occasione di guadagno, che il rischio di una perdita, a maggior ragione sopra 1,40.
Qui sotto il pezzo:

"“La notizia sulla mia morte è alquanto esagerata”, se l’Euro avesse la possibilità di parlare, citerebbe Mark Twain. L’Euro è morto, brindava la speculazione! Lo ricordate il pranzo dell’8 Febbraio 2010, un gruppo di Hedge Fund, capitanati dal maestoso George Soros Fund, si riuniva in segreto nel quartier generale di Manhattam, per concertare l’attacco all’Euro. Sappiamo quali sono state le conseguenza di quella cospirazione, tutto sembrava compromesso, molti economisti teorizzavano un Euro spezzatino, altri la disintegrazione del progetto. Un anno dopo, successivamente ai salvataggi di Grecia ed Irlanda, ed alla denigrazione dell’Europa con l’epiteto di PIIGS, l’Euro è ancora più alto, dal minimo del 2010 di 1,19, siamo di nuovo oltre 1,40. Cara speculazione, il funerale è rinviato. La colpa è di Trichet, è bastata l’allusione ad una prossima campagna di aumento dei tassi, per far volare la moneta unica. Può il ritocco di 0,25 punti, annientare la potenza di fuoco e la volontà dei nemici dell’Euro? Quello che non può la disordinata Europa, può certamente l’arsenale atomico della Fed, dove Bernanke ha deciso di usare armi convenzionali e non convenzionali, pur di rianimare l’economia e l’occupazione americana, anche a costo di far esplodere l’inflazione, e quindi una futura campagna di aumento dei tassi made in USA. Più che alla fantafinanza, ed alle fantaprevisioni, meglio riagganciarci alla realtà dei classici, negli ultimi mesi, abbiamo potuto osservare quanto l’economia USA stia riaffermando la propria elasticità e potenza economica, sorprendendo gli scettici soprattutto nel comparto manifatturiero (gli indici sono ai massimi da più di 10 anni), questo è un punto di vantaggio per il Dollaro, dall’altra parte abbiamo la curva dei tassi, inclinata al rialzo nell’Atlantico europeo, mentre dalla parte americana si assiste ad un continuo appiattimento verso il basso, grazie all’opera di QE parte seconda. Questo è il vantaggio europeo che pareggia la partita tra le due valute. Quale futuro quindi per il rapporto Euro/Dollaro? In quindici anni di operatività personale sul cambio, non ho mai visto un contesto previsionale così difficile. Proprio ora che il Forex cerca una larga diffusione operativa tra i piccoli trader?
Dopo l’immane movimento del 2008, l’opera di deleveraging, ora i rapporti valutari principali, devono riassorbire parte della caduta.
Secondo John Taylor (gestore di Ifec, il più grande Hedge Fund sulle valute) il Carry Trade, la moda che ha imperversato dal 2000, fino “all’implosione Lehman”, è tornato, e durerà per qualche altro mese, stimando un picco Euro/Dollaro a 1,45 per il mese di Giugno.
Personalmente, rimango coerente con quanto scritto nelle mie “10 previsioni” di inizio anno, ad ogni rafforzamento dell’Euro, mi riempirò di Dollari, a maggior ragione sopra 1,40, basta avere pazienza..."

Pubblicato da Buddy Fox | Blog friends: leggi anche Fuorimercato

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