22 marzo 2011
Monday Mail - L'INFEDELE, OBAMA ED IL NUOVO ORDINE MONDIALE
Buongiorno, sempre più interessante e coinvolgente l'appuntamento del lunedì con il programma di Gad Lerner "L'Infedele", capisco che a volte è difficile e complicato da digerire, un salottino per pochi intimi, ma devo dire che mi sento molto a mio agio, comodo e soprattutto vengo culturalmente nutrito...
In merito ai temi delle ultime puntate, la politica internazionale, gli enormi cambiamenti geopolitici e l'influenza di Obama, voglio riportarvi quanto mi ha scritto tempo fa l'amico Marco, molto attento non solo all'andamento dell'Oro e preziosi, ma a quanto sta avvenendo a livello mondiale ed alle possibili evoluzioni e grandi cambiamenti...
THE CHANGE "Ormai due anni e qualche mese fa è andato in scena uno dei cambiamenti più epocali della storia della politica degli ultimi decenni, un evento inizialmente celebrato, poi guardato con crescente scetticismo, infine quasi deriso e bollato di banale propagandismo mediatico in versione 2.0: l’elezione di Barack Obama a presidente degli Stati Uniti.
Si sa che noi discorriamo principalmente di finanza, o di economia al massimo, ma in questo momento non riesco ad appassionarmi più di tanto ai temi strettamente economici. Come sai poi io di finanza non mi sono mai occupato, tutt’al più cerco per lavoro di darmi uno scenario che mi faccia prevedere le dinamiche dei metalli preziosi per indirizzare la strategia dell’azienda in cui opero, però è quasi un di più che mi piace fare ed in fondo non è strettamente richiesto o previsto nei miei compiti.
Beh oggi non ho voglia di prevedere dove andrà l’oro o che faranno i mercati, mi preme di più osservare gli eventi che stiamo vivendo a poche centinaia di kilometri dalle nostre coste, un quel mondo mediorientale che tanto è intrecciato ormai con la nostra vita, perché no anche in finanza.
E’ questo il change che ci aveva promesso Obama? Stiamo vivendo le differenze di politiche tra le amministrazioni Bush e quella del primo presidente afroamericano?
Dove non sono arrivate le bombe e le guerre preventive arriverà il virus della democrazia diffuso anche con i nuovi media tanto cari ad Obama?
Beh in questo momento non mi interessa chiedermi l’influsso che questi eventi avranno sulla finanza, mi pare che il mondo possa essere ad una svolta e voglio viverla ed osservarla in pieno, in fondo nell’89 quando cadde il muro di berlino non mi sono chiesto se la borsa sarebbe salita o meno (oddio avevo solo 18 anni, vorrei anche vedere!), ho solo pensato a festeggiare..
Oggi sicuramente è presto per festeggiare, ci sono decine di morti nelle piazze, ma sperare in qualcosa di meglio è possibile.
P.S. ma ora senza il colonnello il Berlusca come fa?
La nostra finanza andrà gambe all’aria? Cosa aspetta Obama a mandarci 4 o 5 mila agenti della cia infiltrati anche a noi, per vedere se il prossimo aereo verso un paradiso fiscale partirà da milano-arcore..."
In effetti, uno dei particolari più importanti e rilevanti, a differenza dei disastri e squilibri della "Bush Strategy" e della Guerra Leggera ideata dal "Generale Rummy" e dai NeoCon, nei media mondiali, non si vedono le piazze che inneggiano al mostro americano, non si vedono i roghi con le bandiere degli Stati Uniti, nè i fantocci (in questo caso di Obama), anzi oggi si assiste alla glorificazione dell'aiuto Occidentale, ad una maggiore collaborazione, tranne in Arabia Saudita, quella è terra esplosiva, lì deve ancora regnare un sottofondo silenzioso.
Pubblicato da Buddy Fox | Blog friends: leggi anche Fuorimercato
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