17 novembre 2010

RADIO LONDRA - Correzione, colpa della Cina o dell'Irlanda?


Buongiorno, quando ieri ho letto le dichiarazioni (subito smentite) di Proll, ministro delle finanze austriaco, che avrebbe messo in dubbio la partecipazione del proprio paese alla prossima tranche di aiuti destinati alla Grecia, mi sono subito messo le mani nei capelli e non sapevo se era preferibile una pistola alla tempia, oppure darmi fuoco! Altro che valzer austriaco, ci risiamo, non è nemmeno il sirtaki, questa è una tarantella, o peggio è una tarantola che corrode i nervi miei e degli operatori.
L'Irlanda ha l'orgoglio nel sangue e quindi non vuole aiuti, forse perchè più che all'orgoglio pensa a difendere quell'aliquota del 12,5% che tanta prosperità ha portato nelle sue casse ed in quelle delle aziende emigrate sotto il trifoglio.
Il Portogallo, che ha il braccino più corto, guarda oltre e vuole l'ombrello ancor prima che arrivi la pioggia, prima di un possibile allagamento, meglio coprirsi. La UE sembra pronta ad un braccio di ferro con i mercati, ma dopo aver ceduto il primo round, difficilmente questa sarà la tattica per vincere il secondo. Il mercato vuole la tana, e probabilmente forzerà la situazione, tanto vale stroncare tutto sul nascere.
La Merkel fa il doppio gioco, parla da tedesca quando si irrigidisce sul debito altrui così da guadagnare consenso in patria tra i cittadini austeri, ed indebolendo l'euro per la gioia degli esportatori di casa teutonica, si corregge da Europea quando si rende conto di aggravare la situazione dei cugini aumentando gli spread ed i tassi sul debito dei paesi in difficoltà. Anche le banche tedesche soffrono, la situazione non è facile nemmeno in casa Merkel.
La verità è che siamo tutti Europei nella gioia, ma nelle grane siamo tutti nazionalisti, tutti a difendere la "cadrega" perchè non si vogliono perdere le elezioni, tra poco in Irlanda ed il prossimo anno in Germania. A questo punto la tragicomica situazione italiana non è poi così isolata e non vorrei che le borse Europee volessero copiare il triste caso di Piazza Affari.
Ora vediamo se l'Euro vuole ancorarsi a 1,35 o se intende esagerare fino a 1,33.
Se Atene piange, Sparta non ride, anche gli USA soffrono di problemi istituzionali, sul banco degli imputati finisce Bernanke ed il suo Quantitative Easing 2, si farà o non si farà?
Il Dollaro si avantaggia su tutte le valute non solo per il fatto di essere valuta di riferimento nei momenti di crisi, ma anche perchè la manovra monetaria non sembra così scontata.
Il dubbio ora è questo: se il Quantitative Easing2 passerà all'azione e Dublino metterà da parte l'orgoglio, il treno del rialzo Euro e Borse tornerà tranquillamente sui binari.
Ma lascio spazio al nostro amico Broker direttamente da Londra, ed alla sua analisi via radio...

"Ciao Buddy,
La correzione e' partita sulle borse con materie prime in ribasso e dollaro in recupero. Tassi a 10 anni su governativi US/GB/DE in recupero dai minimi di agosto, nonostante la "risk-aversion". Per ora la visione e' per la "mild correction", ossia per una correzione non troppo severa. I graficisti guardano all'area 1120-1140 per SP500 come possibile punto di supporto. E' l'area dei massimi estivi ed e' il livello corrente delle medie a 100/200 giorni.
L'idea che supporta la "mild correction" e' che tutti vogliano evitare una stagnazione dell' economia modiale e le armi cinesi per quanto impressionati - si veda quanto successo nel mercato dei JGB "Japanise Goverment Bond" per esempio - siano volte al contenimento di mercati e settori surriscaldati, o per far sentire la propria voce a livello internazionale. Armi da usare in piccole dosi o con le "giuste" dosi, ma senza mai esagerare o mettere a serio rischio la crescita.
Bei "tonfi" per alcune materie prime, in particolare lo zucchero -20%/-25% in due giorni. Per quanto possano essere stati penosi questi giorni per molti traders, non dobbiamo dimenticare che lo zucchero a NY e' raddoppiato dai minimi di maggio 2010 a 14 USc/lbs fino ai massimi di questo mese a 31+ USc/lbs.
A presto.
RL"
http://e.nikkei.com/e/fr/tnks/Nni20101008D08JFN04.htm
http://uk.reuters.com/article/idUKTRE6AF12620101116

Pubblicato da Buddy Fox | Blog friends: leggi anche Fuorimercato

Nessun commento: