18 ottobre 2010

CALCIO D'ANGOLO (del Volpino) - Il martedì nero e Abete


Cosa pensare e quale sentimento provare dopo i fatti accaduti Martedì 12 Ottobre a Genova? Non lo so. Ancor peggio, cosa pensare dopo aver saputo che gli ascolti in quella serata non sono aumentati per l'emozione di una partita di calcio, ma per la triste cronaca e le immagini di una violenza in diretta? Non lo so, preoccupazione è la prima cosa che mi viene in mente. La preoccupazione per una società sempre più superficialmente curiosa, con un accentuato spirito di emulazione per le azioni "trasgressive", un interesse e una partecipazione morbosa verso l'orgia dell'informazione dipinta e diffusa della cronaca nera. Un disinteresse sempre più diffuso verso le complicazioni e le difficoltà del quotidiano, di una paese che è sempre più fermo nelle sabbie mobili di un lento e costante declino.
Ancor peggio una società che trattiene amabilmente le persone incompetenti, proteggendole dal cambiamento positivo e dalla paura di un possibile rinnovamento.
Mi chiedo cosa si debba fare in questo paese per pronunciare la parola RESPONSABILITA', ritrovare una dignità, ammettere di aver sbagliato e annunciare le dimissioni???
Alle critiche di Platini relative ai fatti accaduti Martedì scorso, Abete e soci hanno risposto con gli errori fatti dalla FIFA nella designazione ai Mondiali del 2002 di un arbitro come Moreno. Asilo? Scuole elementari o Medie? Non credo, un bambino oggi è meno permaloso e più intelligente.
Ma tralasciamo l'ultima cronaca, pensiamo alla figura fatta dall'Italia ai recenti Mondiali, alla sconfitta per l'organizzazione degli Europei 2012 (per la cronaca abbiamo perso con Ucraina e Polonia!) ed a tutte le incomprensibili e ridicole regole disciplinari attuate nel calcio negli ultimi mesi. Per ultima la mancata qualificazione della nazionale Under21 alla fase finale degli Europei e soprattutto alle Olimpiadi del 2012 in Brasile. Casiraghi si è dimesso o è stato subito licenziato e Abete? Non dovrebbe essere il Presidente il primo a dare il buon esempio, essendo il più in alto in scala gerarchica dovrebbe essere anche il primo a dire "ciao me ne vado"...
Invece no, a noi piace così, meglio la morbosità del torbido, anzi per evitare la violenza meglio gli stadi muti o forse meglio lo stadio Nereo Rocco di Trieste, dove per aumentare gli spettatori si fa un megaposter e lo si "incolla" alla curva, che folklore! Un altro modo intelligente per risolvere i nostri problemi. Povero Nereo Rocco, non l'ho mai conosciuto, ma da quel poco che so ne avrebbe detta una delle sue e viste le regole di oggi magari sarebbe stato squalificato a vita per una verità!
Pubblicato da Buddy Fox | Blog friends: leggi anche Fuorimercato

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