11 febbraio 2009

ELUANA ENGLARO, FINALMENTE LA LASCERANNO IN PACE (...e Mentana)


Avevo messo un lucchetto alla tastiera, non volevo intromettermi nel "caso Englaro", ma non ce l'ho fatta, ho preso le tenaglie per rompere il silenzio, ma non per commentare cose che non mi competono, ma perchè da cittadino italiano mi vergogno vedendo alcune scene, mi vergogno vedendo quali sono e come si comportano le persone che dovrebbero rappresentarmi. Non ho mai visto tanta violenza e tanta pressione verso una famiglia provata da un dolore lacerante, un dolore che solo chi lo prova in prima persona può veramente capire. Un conto e vedere un corpo ferito, un conto e subire, sul proprio corpo, una ferita. Ho il vomito, mi fa schifo vedere certe scene, cori da stadio, striscioni pro e contro un padre agonizzante al capezzale di una figlia morente. Ma chi sono quelle persone e cosa vogliono? Hanno degli ideali, hanno una coscienza o vogliono pulire i propri peccati pensando di fare il gesto della vita oppure solo per dire "quel giorno c'ero anch'io"? E' il protagonismo ormai padrone di noi stessi e della nostra società? Il Grande Fratello su canale5 oscura la morte di Eluana, ma il Grande Fratello è ormai in ognuno di noi, siamo plagiati e soggiogati. Molte delle persone che urlavano e adirittura facevano scudo umano davanti all'autoambulanza, sono magari gli stessi che nel quotidiano davanti ad una rischiesa d'aiuto alzano e voltano le spalle al prossimo. Ma se veramente hanno tutta quest'esigenza di rendersi utile, di combattere per un presunto ideale, nel mondo ci sono migliaia di persone che non aspettano altro che un aiuto, anche minimo. Aiutateli! Della morte di Eluana, ripeto, non voglio scrivere nulla, non oso scrivere nulla, coerentemente con quanto fatto durante il caso Terry Schiavo. Solo chi prova può capire, e forse, provo solo ad immaginare, toccasse a me, non saprei cosa fare, ho i brividi al solo pensiero. Ora che non c'è più, finalmente la lasceranno in pace, e presto questo sollievo arriverà ad abbracciare anche i familiari. Il silenzio è ora l'unica medicina, l'anestetico, la morfina che potrà solo lenire e calmare, coprire ma mai cancellare il dolore, un'ombra che fin che sarai in vita sarà sempre vicino a te.
Ps. solo un pensiero e molta solidarietà per Chicco Mentana. Un professionista che in Italia si stacca da una poltrona, per difendere le sue idee, sembra un alieno, e per un gesto che all'estero sarebbe visto come una normalità, qui potrebbe diventare un eroe, tanto che i suoi ex dipendenti e collaboratori, in difesa dell'ex direttore, hanno deciso di indire uno sciopero. Che poi Mentana sia uno dei miei telegiornalisti preferiti, forse questo rischia di macchiare un tentativo di obiettività, ma questa volta cercate di sorvolare, credo che saranno in molti d'accordo con il pensiero e con la solidarietà verso una persona che dimostra passione e amore, e che cerca di lottare per difendere le sue idee.

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