04 novembre 2008

MONDAY MAIL - Speciale Presidenziali USA (Obama Vs McCain)


"Ciao Buddy,
a puro scopo ludico ti butto giù quà due righe su quello che è il mio pensiero di fondo, perchè ormai siamo al 4 e quando si fà una previsione è bene metterla nero su bianco, perchè del senno di poi son pieni i fossi e se il vento cambierà da domani sarà pieno di soloni che diranno "io l'avevo detto..." .. ma dopo però!
In sostanza fin dall'innalzamento dei tassi del nostro Bernanke (quindi 2 anni fà ormai) ho sempre ritenuto che in concomitanza del nuovo mandato americano ci fosse la volontà di provocare un atterraggio morbido dell'economia, con un calo delle borse ed un raffreddamento della crescita, in modo da far emergere le tensioni ed i problemi alla fine del mandato Bush e "consegnare" al nuovo presidente una macchina a stelle e strisce bella revisionata e tagliandata.
Quale migliore occasione infatti di un Presidente che esce per far venire qualche mal di pancia al povero contribuente-risparmiatore, in modo da dare maggior ambito di manovra alla nuova amministrazione e più possibilità di andare incontro ad una espansione del ciclo economico dopo due anni di stagnazione/recessione (una crescita dal 2-4 % -drogata anche dagli aiuti fiscali di Bush alle famiglie nel 2007 -con una inflazione di pari livello è di fatto una recessione)?
Inoltre, e quì vado più sul politico stretto, ritengo che quando cambia una amministrazione si arrivi anche ad una "resa dei conti", con molti posti chiave di potere (c.e.o. di grandi banche, aziende chiave, ecc..) che in qualche modo vanno incontro ad un turn-over, in modo da dare sempre al nuovo presidente le leve giuste da poter muovere al bisogno, in fondo il nostro Dabliù neanche si sarebbe sognato di dare il via alle missioni che lo hanno aimhè reso celebre senza il sostegno dei settori portanti dell'economia USA.
In sostanza per me era una crisi in qualche modo voluta e pianificata, in cui qualche vittima eccellente ci poteva stare per gli scopi di cui sopra.
Questo fino al 01 settembre! Dopo l'evolversi della situazione è stato per me inaspettato, con un vero e proprio collasso del sistema finanziario e tutti i tristi fatti di cui siamo stati testimoni in questi due mesi, fino alla paura di perdere i risparmi sui c/c bancari ed i prelievi agli sportelli che solo in questi giorni si stanno arrestando.
Beh, un pò mi ha scioccato la situazione, poi chissà come mi sono fatto un'idea che giorno dopo giorno è diventata la mia convinzione.
In sostanza, è successo che il nuovo Presidente DOVEVA essere Barack Obama, l'uomo nuovo.
Ho cominciato a notare che i crolli più grandi coincidevano con i sondaggi sfavorevoli ad Obama (all'inizio), oppure con le sfide TV (dopo). La crisi è stata la "catapulta" in grado di ribaltare il pronostico e far diventare Obama il favorito alle elezioni!
Da sempre si impaurisce la gente per condizionarne le scelte (beh anche in Italia ne sappiamo qualcosa!), il Panico per la caduta delle borse e del sistema finanziario è servito a far passare in secondo piano agli americani che potevano eleggere un Nero, un evento di portata storica per gli Stati Uniti e per il mondo; mettere le mani in tasca ai risparmiatori era l'unico mezzo per screditare definitivamente la politica di Bush e dei repubblicani.
I costi? Alti ma alla fine salutari, molti nodi sono emersi, il sistema ha un'occasione per purificarsi e rigenerarsi e l'economia potrebbe avere un nuovo slancio.
Leggo troppo Michael Moore? Sono il solito complottista che si beve ogni balla che circola su internet? Ho messo solo in fila delle banalità?
Un pò un misto di tutto questo; fattostà che ai primi del 2007 sono uscito dalla borsa (entrato nel 2003) e ho cominciato a rientrare in primavera- estate 2008 dopo i primi più violenti ribassi. I tracolli di settembre mi hanno preso alla sprovvista, ma poi mi sono sembrati più un occasione di accumulo che i sintomi del crollo finale, e di conseguenza mi stò muovendo (e quì siamo sulla stessa lunghezza d'onda).
Comunque sia ho imparato che se sbaglio voglio sbagliare con la mia testa non per la "dritta" di chicchessia bancario o organo di informazione, per cui alla fine sarò comunque soddisfatto!
Scusa se sono stato lungo, alla fine il mio è solo un giochino di previsione, tra sei mesi ci troviamo per vedere come stiamo...
Intanto, waiting for november the 4th! M.R."


Con questa email, che reputo molto interessante e stimolante, cerco di riprendere la rubrica "Monday Mail" la posta dei lettori, e poi vediamo il resto... Io non sono un complottista, non so se sia un pregio o un difetto, ma non ho mai creduto (probabilmente con ingenuità) alla cospirazione sul "11 Settembre", ma non è detto che la mia teoria giusta, anzi è più probabile che sia io in fallo. Certo le ultime evoluzioni sui mercati, in coincidenza con il traguardo elettorare, fa riflettere. Chi vincerà, e quali le conseguenze? Il mio pronostico ed il mio pensiero su Obama l'ho scritto ancora in Febbraio (leggere qui), ma ammetto anche che prima di questa campagna, non conoscevo nulla del personaggio. Mia ignoranza! Se la borsa salirà dopo l'esito elettorale (mi pare stia già festeggiando), a questo non so rispondere, le mie capacità sono limitate, però penso che questo recupero, ormai sostanzioso, possa continuare la sua marcia con i dovuti pit stop. Aggiungo, se il recupero sarà vigoroso, il 2009 rischierà di essere difficile (che non vuol dire negativo) da interpretare. Se poi vogliamo aggiungere qualche altro ingrediente per così dire complottistico, possiamo pensare che sta per iniziare il ciclo presidenziale del "dead man walking", ci sta tutto, per un futuro ricco di incertezze ci vuole un presidente che ha proprio nella sua futura esitenza il punto di domanda più grande. In ogni caso, qualunque sia il vincitore, l'America sta dimostrando la sua forza di reattività, la volontà del cambiamento, nonostante sia ormai incominciato il tramonto del nuovo impero, la vitalità rimane intatta e con essa la flessibilità di questa terra che proprio nei momenti di difficoltà è capace di ricaricarsi e reagire con grande forza, unione e lungimiranza. Vincerà Obama? Probabilmente, in ogni caso, onore al "Maverick", nonostante una campagna macchiata da alcuni colpi bassi volti a demolire l'avversario più che ad una costruzione del McCain presidente, ha saputo combattere con un forza di volontà impressionante se pensiamo a quanto ha sofferto nella sua vita.
ps. Nell'attesa dei programmi della serata, se volete cimentarvi con il vostro preferito nella conquista alla Casa Bianca, ecco il gioco che fa per voi, carino e divertente: game Obama Vs McCain .


Pubblicato da Buddy Fox | Blog friends: leggi anche Fuorimercato

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