03 novembre 2008
LA CRISI - Sartori (Corriere della Sera) contro gli Economisti. Aspettiamo le sue scuse...
Ecco qui un altro saputello che crede di poter giudicare in un tema che non lo riguarda. Ammetto che non sono un lettore del Corriere della Sera, e quindi scrivo per informazione ricevuta. Mi hanno detto che giorni fa, in un editoriale, Sartori si è permesso di giudicare gli economisti, incapaci di fare alcuna previsione e di essere una delle cause di questa crisi. Economisti bocciati! Povero Mario Monti e povero Francesco Giavazzi, economisti come tanti, ma in questo caso in gran disagio, visto che di Sartori sono vicini... di stampa. Ho sempre ammirato Sartori per la sua spontaneità, per essere un politologo intelligente e per il suo sapere politico, appunto politico e non economico. Chi lo coglierebbe in fallo in materia di leggi elettorali? Mario Monti non credo proprio e nemmeno il citato Giavazzi, invece credo che le letture in materia economica del politologo siano scarse. Sono parole pesanti quelle di Sartori che puzza ostinatamente di propagandistico. Oggi è facile puntare il dito, e più si fa la caccia all'untore, più si urla contro il capitalismo e più si diventa famosi e celebrati. Non vorrei che ora con questa decapitazione della finanza, la politica si imponesse come cura per tutti i mali, quando ben conosciamo i danni di cui la politica è stata protagonista. Tornando all'accusa del Prof. Sartori, bisogna ammettere che se c'è una cosa di cui non si può incolpare l'economia e gli economisti e proprio la scarsità di avvertimenti sulla crisi nascente. Tralasciando il noto Roubini (dal mio punto di vista sovrastimato quando il calciatore Beckham) chi non ricorda le parole dette da Shiller, colui che già ebbe il merito di prevedere la bolla internet definendola "l'esuberanza irrazionale" (termine coniato da Greenspan molti anni prima), ed in questo caso studiando attentamente la bolla immobiliare tanto da mettere a punto l'indicatore più accurato per misurare la pericolosità raggiunta dalle quotazioni delle case in America. Un indicatore che solo dopo lo scoppio della bolla ha raggiunto il massimo della diffusione, come sempre accade. E Paul Krugman? E' diventato forse Nobel per caso? Possibile che Sartori non abbia mai letto le sue aspre critiche alla cattiva politica economia e monetaria degli USA? Che io ricordi, Krugman avvertiva delle storture e degli squilibri presenti nell'economia USA fin dal 2001. E quel gentiluomo di Vaciago? E Stiglitz? Non conosco professione oltre allo sport (leggasi calcio a casa nostra) ed allo spettacolo che abbia una spinta di protagonismo e di opinione quanto l'economia e la finanza. Tutti si sentono in diritto di poter dire con serietà e responsabilità che Mourinho deve mettere le 2 punte e non le 4, ed allo stesso modo che il prossimo anno ci sarà la Recessione o che quel titolo è meglio dell'altro o che l'Oro è l'investimento del futuro. Perchè in Italia è un gioco giusto? Lanciamo freccette al bar, e puntiamo il dito sul giornale, oggi andrà bene questo e allora compriamo. Tranne quando si perde, allora in quel momento il gioco diventa una cosa serie e iniziano le ingiurie. Non ricordo di aver mai visto in una macelleria dare consigli ad un macellaio su come si deve tagliare la carne, forse in quel caso è il machete che ha in mano ad incutere timore. O forse avete mai visto alzarsi la gente al ristorante per entrare in cucina e dare consigli al cuoco su come si prepara il piatto? O dire al calzolaio come si ripara una scarpa? Sartori, dalle colonne del Corriere della Sera, chiede il mea culpa alla categoria degli economisti. In questo caso forse è lui a dover fare un passo indietro, almeno per il rispetto che si deve alla persona nella foto in alto ed in onore delle sue preziose previsioni...
Pubblicato da Buddy Fox | Blog friends: leggi anche Fuorimercato
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento