16 ottobre 2008

RECESSIONE IN BORSA? E' LA GRANDE OCCASIONE?


Cari Lettori, credetemi, immagino il vostro stato d'animo, il disagio che ogni mattina provate nell'accendere la radio, nel leggere il quotidiano o anche questo blog, nell'accendere la TV e vedere ogni giorno come prima notizia il crollo dell'Asia o il tonfo a Wall Street la sera prima. Parte il bombardamento mediatico che rischia di influire sull'umore e sulla percezione del futuro, quando qui in borsa, si sta parlando solo di ore e di giorni. Finanziarizzazione dell'economia o non finanziarizzazione (oggi si abusa fin troppo di questi termini), la borsa ha avuto sempre grande peso nel destino del ciclo economico, fin dalla notte dei tempi, e lo avrà anche in questo caso, e quindi è lecita la domanda, perchè comprare se sui mercati tutto crolla e ci aspetta il peggio? La risposta forse è fin troppo semplice, perchè i mercati sono come un pendolo che oscilla, a volte in modo esagerato, raramente in modo estremo, e forse è proprio in questo momento che stiamo assistendo ad una rarità. E' l'occasione dei grandi affari? Io lo penso, ma la realtà potrebbe essere diversa. Di sicuro c'è che difficilmente abbiamo assistito ad un tale distacco tra valore reale di un'azienda e valore della quotazione di borsa. Un esempio: SAFILO. Il titolo è stato quotato in borsa sopra i 4 euro, è crollato fino a 2, lì ho fatto la prima entrata sulla base di alcuni rumors ben fondati. Ho preso un bagno galattico. Nel giro di poche settimane si è dimezzato, a 1,10 ho comprato ancora. Mini resistenza e poi tracollo, un nuovo dimezzamento delle quotazioni, a 0,70 l'ultima entrata. Come si fa a resistere? Nel panico bisogna accendere il lume della razionalità, o fallisce, non mi pare sia questo il caso, anche perchè in Safilo ci sono stato e lì non si raccontano favole, oppure in questo caso la borsa, presa dall'isteria non sa nemmeno quello che sta vendendo. Nello stesso modo ha ragionato anche FAVRIN ad di SAFILO, nelle ultime ore ha comprato qualcosa come 4 milioni di titoli. Pensate che nel giro di pochi giorni il titolo ha recuperato il 50% dai minimi. Io ho comprato e non lo tocco, l'unico modo in cui me lo possono togliere in perdita, sarà con un altro delisting. Il pendolo dei mercati oscillò verso un altro estremo 8 anni fa, portando le quotazioni delle aziende TMT verso livelli ancor più sproporzionati, anche perchè il rialzo è illimitato, mentre il ribasso ha pur sempre il limite, sotto lo zero non si può andare. Ci sono azioni come SAES GETTERS risp e BUZZI UNICEM risp che ai valori attuali danno rendimenti da capogiro, ed anche se gli utili si dimezzeranno, saranno pur sempre rendimenti di lusso, per azioni che molto probabilmente (se non lasceranno il listino) saranno convertite in ordinarie. I telegiornali ora bombardano con la Recessione, allora mi chiedo, ma qualche mese fa, quando i dati erano ancora, per così dire "belli", da resistenza, perchè scendevano le borse? Solo per la crisi finanziaria? FIAT scendeva per la crisi finanziaria? Ricordo che quest'ultima sta tornando ai livelli del rischio fallimento, praticamente Marchionne non è mai esistito, prima osannato, volando fino a 24, ora il mercato non gli da più nessun merito, e gli annulla tutte le capacità. Stiamo assistendo ad uno dei più grandi trasferimenti di ricchezza, per molti che perdono, c'e' anche qualcuno che sta facendo grandi guadagni. Le banche, gli Hedge, i Fondi sono costretti ad una continua e costante liquidazione per il rientro dei margini, finchè la leva della grande bolla finanziaria/immobiliare non sarà ridotta ad un livello adeguato, le pressioni non cesseranno, ed il mercato azionario rimane il principe della liquidità. Sui giornali capeggiano le interviste ai gestori ed agli amministratori degli istituti finanziari, mi sembra assurdo, è come chiedere ai familiari di un malato la cura per la sua malattia. Ci sarà sicuramente qualcuno che mantiene la calma e che magari ha la soluzione, ma la maggioranza sicuramente in preda all'ansia, saprebbe creare solo confusione, trovando la medicina giusta per se stessi, difficilmente la cura giusta per il malato. Il medico in questo caso sono le istituzioni, la poltica monetaria ed economica. Siamo arrivati agli eccessi in assenza di regole, ora dobbiamo ritrovare un equilibrio, la salute del sistema con nuove regole. Il mercato spinge, e molto probabilmente quando avrà fiutato la svolta, saprà cogliere al volo, sorprendendoci per l'ennesima volta. Lo YEN per ora rimane ancora indicatore di tendenza, e sarà proprio la resistenza economica asiatica ad innalzare la diga contro il peggio, se ce la farà, potrà spalancare la porta ad un cielo pulito dall'inquinamento degli ultimi anni, e con immensi spazi di crescita sostenibile. E' quindi sbagliato cogliere queste occasioni? Scrivetemi, anche solo per sfogarvi, anche per capire con quale stato d'animo state vivendo questa situazione, se sono io ad aver perso contatto con la realtà, o se invece sto mantenendo una razionalità coraggiosa. Ci aggiorniamo...

Pubblicato da Buddy Fox | Blog friends: leggi anche Fuorimercato

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