14 ottobre 2008
IL SUPER RIMBALZONE - Micheli, Wagoner, Soros, Shiller... le dichiarazioni del giorno dopo
Buongiorno. Siamo al Day After e la borsa non si ferma, per fortuna! Ieri sera i media televisivi puntavano ancora sul tema delle borse e della crisi finanziaria/economica. Da una parte il moralismo/catastrofismo a "Casa Lerner", dall'altra il populismo e la caciara di "Porta a porta". Si ripete il solito copione. Quello che invece non smetta mai di stupirmi è la scaltrezza di Francis (il corsaro) Micheli, è possibile che in ogni programma in cui si parla di frode ai risparmiatori o che si condanna il denaro, uno degli ospiti sia proprio Lui?! E' pazzesco! E' la stessa cosa che nominare all'assemblea del pollaio una faina come guardiano. La condanna al denaro facile è stata fatta anche in questo blog più e più volte, ma ora è troppo facile cadere nella caccia all'untore, all'accusa al sistema facendo una facile raccolta di adepti delusi. La mia non è un'accusa verso Francis Micheli, la volpe della borsa, anzi, per molti anni l'ho ammirato, il suo intuito, la sua astuzia, privilegi per pochi, per grandi speculatori (nel reale significato del termine, e non come volgare dispregiativo), ma alcune sue affermazioni mostrano un irritante ipocrisia. Le sue accuse verso la finanza malata degli ultimi 20 anni fanno pensare ad un sua assenza nel "Falò delle vanità" degli Yuppies anni '80 e della New Economy. Ma allora quella foto in prima pagina su Panorama targata 2001, con lui troneggiante sopra un immenso veliero, forse acquistato grazie alle plusvalenze E.Biscom, me lo sono sognato? La finanza oggi è diversa da ieri? Leggiamo questo ironico e ficcante commento datato Agosto 2001: "Ma l'avete vista la "cover" del numero di Panorama. C'è il nostro Francesco Micheli, gran commodoro della potente "fregata" e.Biscom. Che ci fa il Micheli? Ci fa, ci fa. In effetti, è presente con un servizio sul suo magnifico veliero con cui sta navigando i mari perigliosi. Guardando bene il servizio mi soffermo sull'equipaggio del veliero e riconosco (non so come faccio) alcuni che 18 mesi fa tentarono la fortuna acquistando azioni e.Biscom a 160 euro e poi più in alto fino a 300 euro. Guardando le stanze del veliero, mi sembra di intravvedere delle piccole targette (una in ogni sala). Sulla targetta sta scritto: "Donata dal fondo XY per l'acquisto di 100mila azioni e.Biscom". Tutto il veliero sa di e.Biscom. Ho avvicinato il naso alle pagine di Panorama e ho sentito l'odore della fibra ottica (non chiedetemi che odore sia!). Caro Micheli, il tuo veliero è anche un pò (forse un bel pò) dovuto a coloro che ti hanno acquistato a 160 euro quello che a te costava forse una frazione di euro! E che diranno gli azionisti di e.Biscom vedendo il loro Presidente più interessato a solcare i mari piuttosto che a migliorare i destini della propria società. A meno che..." E tanto diversa la finanza oggi? Forse lo sarà domani. Preoccupanti sono le dichiarazioni di SHILLER, pessimista sulle misure attuate dai governi, giudicate non sufficienti per risolvere la crisi che lui definisce una classica "epidemia sociale", la cui causa è dovuta alla cattiva gestione del rischio. Il suo timore è che questa crisi spinga la popolazione ad accusare le istituzioni finanziarie, invece di concentrarsi sugli errori commessi nella gestione del rischio. Nelle dichiarazioni di SOROS non capisco se ci sia più banalità o ironia: "questa è la crisi peggiore che io abbia mai visto, e non credo che ne vedrò un'altra del genere". Parole di ottimismo. Considerando i suoi quasi 80 anni e considerando le nuove aspettative di allungamento della vita, caro Soros, potresti sbagliarti!;-) Il CEO di GM, Wagoner, invece si dice rammaricato per l'andamento del titolo in borsa, e per la situazione aziendale: "provo forte dispiacere per il crollo del valore del titolo". Tralasciando i valori massimi raggiunti dal titolo, e concentrandoci solo sull'andamento dell'ultimo anno, il crollo è stato epocale, dai 40$ di inizio anno siamo piombati ai 5$ dei giorni della crisi, quotazioni che non si vedevano dal 1950. Se Wagoner prova forte dispiacere, non voglio immaginare cosa provino i suoi azionisti... ed i dipendenti?!
Pubblicato da Buddy Fox | Blog friends: leggi anche Fuorimercato
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