14 luglio 2008
FANNIE MAE E FREDDIE MAC - LA FINE DEL MONDO? LA FINE DELLA FINANZA?
E' partito il Gran Premio Internazionale del "Catastrofista 2008". Ormai e' una gara tra chi aveva previsto per primo la crisi e tra chi fa la previsione piu' tragica. Sembra esserci una sorta di compiacimento perverso nel dipingere il nero sempre piu' cupo e buio, quasi come il dramma fosse sinonimo di successo, dimenticando che in questo mondo dobbiamo viverci, e chi scrive (compreso il sottoscritto) e' parte integrante del componimento. Siamo nel momento del bisogno, e quasi nessuno propone soluzioni (anche fantasiose come quelle del Berlusconi), vie d'uscita o possibili rimedi ai gravi problemi. Eppure esistono. Utopista ed idealista io? Pessimisti quelli del Gran Premio Internazionale? O forse i numerosi report che prevedono il peggio sono semplicemente un bagno di realismo? Leggo molte cose che non mi piacciono, si criticano professionisti che da anni si mettono continuamente in gioco, raccontando e cercando di interpretare i mercati, soprattutto nei momenti caldi di vero panico, non si sono mai sottratti alle responsabilita' di scrittura. Si critica chi cerca di dare una sferzata all'attuale momento negativo, quasi come il "colpevole" fosse chi oggi sta cercando il rimedio. Si enfatizzano i difetti ed eventi in modo a mio avviso strumentale, con lo scopo dell'accaparramento del cliente o peggio della mente e del pensiero del risparmiatore. Capisco che per molti questo e' un momento difficile, soprattutto a livello psicologico, pero' bisogna anche imparare a saper gestire la situazione, pensando (e scrivo una cosa banalissima) che gli affari si fanno quando i prezzi sono bassi e non il contrario. Al risparmiatore ed al mercato in generale manca un elemento importante: la FIDUCIA. Ed e' proprio questo che le istituzioni, con le siringate di liquidita', stanno cercando di fare, ben sapendo che con il riacquisto di questa virtu', il mondo improvvisamente apparira' diverso. Sull'operazione salvataggio Fannie Mae e Freddie Mac si puntano gli indici dei critici, ma non e' la prima volta che assistiamo all'intervento dello stato nel libero mercato. Memoria troppo corta? Fa parte del gioco.CASH IS KING: intanto chi ha i soldi (perche' la liquidita' c'e', esiste!) fa affari, coglie al volo i saldi e compra. E' di ieri la notizia che il Banco Santader si compra per pochi spicci l'inglese Alliance & Leicester, PHILIPS pubblica un bilancio migliore delle aspettative e British Telecom si e' lanciata in un forte investimento nelle fibre ottiche. Non sara' la guarigione, ma tra tante nubi, si vede anche qualche raggio di sole. Per deformazione professionale, tendo sempre a vedere i possibili problemi quando le cose vanno troppo bene, quando nello spreco di energia si accumulano bacilli, ed al contrario a vedere le possibilita' di guarigione quando la situazione e' difficile, quando stiamo vivendo la malattia. Qualcuno dice che non e' elegante ricordare quanto si e' scritto, a me invece sembra doveroso, nel bene e nel male, altrimenti che senso avrebbe scrivere? L'anno scorso in questo blog (sin da Gennaio) si e' piu' volte avvertito sul rischio di una crisi finanziara, non certo per voler sfidare l'Olimpo, ne' per voler andare ad ogni costo controcorrente, meno ancora per voler menare gramo, semplicemente perche' si vedevano i sintomi e perche' i rischi erano forti. Sbagliero', ma da questa crisi ne usciremo piu' forti, il mondo si sta finalmente riequilibrando, la finanza si sta disintossicando, e l'eccessiva finanziarizzazione dell'economia sembra aver toccato lo zenith, il Debito non e' piu' una virtu', ma un difetto, il Credito riprende finalmente il suo ruolo qualitativo. Il peggio era ieri, quando si vive di vizi prima o poi si paga, oggi ci stiamo solo curando la sbornia degli anni passati, non ci resta che avere pazienza ed attendere con fiducia, cercando, nel nostro caso, le occasioni migliori. L'orizzonte non e' tempestoso, ma ricco di luce, pero' ricordate anche che l'orizzone non e' domani, mentre in borsa, dove si macina il futuro, ogni momento e' buono per una violenta inversione, basta solo non farsi condizionare dal momento...
Pubblicato da Buddy Fox | Blog friends: leggi anche Fuorimercato
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