11 settembre 2007

09/11 - I LOVE NEW YORK


E' il giorno della memoria, non serviva Bin Laden (vero o presunto, truccato o mascherato) a ricordarcelo. Passano gli anni (ormai 6!) ma io mi ricordo ancora, perfettamente, cosa stavo facendo nell'istante in cui Mentana interveniva per un Tg5 flash. Sono passati 6 anni e quelle tragiche immagini, periodicamente in onda, tagliano il tempo, quasi fosse accaduto ieri. Bin Laden ricompare nel giorno del delitto (ma in quale luogo?), con parole meno pesanti che in passato, con un terrorismo ormai sempre piu' sparpagliato e caotico, senza piu' un vero leader. Un Bin Laden farneticante, con l'intento di rimescolare la paura e che involontariamente riesce in quello che Bush non ha saputo fare in 6 anni, e cioe' convincere l'America che la guerra e l'occupazione dell'Iraq sono parte integrante della lotta al terrorismo. Bush lo scrive anche nel suo libro "non sono mai riuscito a spiegare ai miei concittadini, il legame che esiste fra guerra in Iraq e guerra ad al-Qaeda". Compito che appunto sembra riuscire ad un leader spento, ma vincente (perche' la vittoria del terrorista non sta nella vincita in se', ma nell'essere ancora vivo) come Bin Laden. Nel giorno della memoria voglio ricordarvi quanto ho scritto l'anno scorso in merito al 09/11, sia sotto l'aspetto politico, ma soprattutto economico ed emozionale . Con la speranza che da qui, alle prossime elezione di fine 2008, Bush non sia costretto a piangere nuovamente sulla spalla di Dio, o peggio ancora, di non dover far piangere Dio sulla sua spalla.

pubblicato da Buddy Fox
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