18 luglio 2007

VINCENZO MARANGHI ADDIO!


Piu' volte mi sono chiesto (credo di averlo scritto anche qui) il perche' dell'immobilita' di Maranghi, il perche' non tentasse un rientro nella finanza che conta, il perche' dei suoi silenzi contro lo scempio finanziario italiano e verso l'atteggiamento di alcuni banchieri/finanzieri italiani. Ieri ho avuto la tragica risposta. Maranghi era gravemente malato, Maranghi se n'e' andato per sempre, e com'e' nel suo stile, l'ha fatto in totale riservatezza. Oggi il Sole24Ore a pag.13 gli dedica un ampio servizio, ricco di elogi, quelli che secondo me si merita. Mediobanca e la sua antica, gloriosa e prestigiosa gestione potra' aver avuto un eccesso di poca trasparenza, ma la signorilita', la dedizione al lavoro, l'etica, la professionalita', l'integrita' del personaggio, carattere difficile, ma ricco di qualita' e di una comprensione a molti sconosciuta. L'interesse personale non era presente nel vocabolario di questo originale banchiere, il tutto aveva un unico scopo: l'indipendenza di Mediobanca. A pensarci, confrontando i comportamenti di oggi con i suoi, sembrano passati anni luce, ed invece solo 4 anni. L'addio di Cuccia faceva gia' capire che i tempi stavano cambiando, il santuario stava per essere profanato, la religiosita' del comportamento veniva sventrata dall'interesse personale verso una ricchezza infinita e sfrontata. Maranghi fu costretto alle dimissioni in modo becero dagli stessi azionisti francesi che lui aveva chiamato per difendersi dagli attacchi italiani. Solo chi ha potuto assistere al suo addio a Mediobanca, ha potuto capire quanto grande era l'affetto che i dipendenti provavano nei suoi confronti. Sgradevoli i rapporti con l'allora Governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio (che coincidenza!), autore di una spinte decisive per il defenestramento di Maranghi. E grazie a Fazio, quali sono stati gli eredi? Ricucci, Fiorani, Consorte o Faenza? Impossibile non rimpiangerlo! Il merito di quello che oggi Mediobanca e' anche di Maranghi, soprattutto per quel che ha saputo insegnare ai manager che oggi reggono la scena. Prima di salutarlo, ricordo (prendo spunto dal Sole) come Maranghi concludeva la sua missiva indirizzata a Fazio: "accade qualcosa (dopo la scomparsa di Cuccia, nell'incontro di venerdi' 13 ottobre 2000) quando Ella mi fece un nome per la presidenza di Mediobanca, chiedendomi di proporlo ai soci del Sindacato come mio candidato. Richiesta che io declinai". Difficile non pensare ad una ritorsione alla presa di posizione di Maranghi. Interessante sarebbe sapere quale fu quell'eccellente nome rifiutato... pensando ai nomi citati sopra, forse l'eccellenza non era cosi' presente nel curriculum caratteriale e professionale.

pubblicato da Buddy Fox
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