Sto cercando di riprendere le vecchie rubriche, ma in quest'estate la costanza e' pigra e latitante. Ricevo poche email e questo mi dispiace, ma non posso costringere nessuno, molti saranno in vacanza, la voglia di evasione e di relax e' elevata, anche per questo sto cercando di rendere piu' leggere gli articoli con l'aggiunta di un po' di gossip vacanziero e qualche frivolezza;-) Oggi ho avuto una giornata devastante, ho voglia di raccontarla e quindi questa volta saro' a scrivervi una email. "Finalmente e' arrivato il giorno del processo, relativo ad un incidente accaduto l'anno scorso, piu' o meno un anno fa, un tamponamento, mi avevano centrato sul lato destro posteriore, con molto metodo e devo ammettere abilita' ho portato a casa l'auto, ma soprattutto la pelle del mio amico seduto a fianco e la mia. Dopo tutta la trafila di questi mesi, si arriva al "giorno del giudizio". Devo premettere che la causa non mi interessava, la cosa che pero' mi aveva alquanto infastidito per non dire peggio riguardava l'atteggiamento della controparte che con furbizia e falsita' voleva approfittare della situazione con atteggiamento anche palese di presa in giro. A me i prepotenti non mi piacciono! Appuntamento in tribunale per questa mattina, e subito iniziano i primi problemi! Per cosi' dire mi sono preso l'impegno di aiutare i miei genitori il lunedi' mattina, si capisce la poca spontaneita' del mio gesto, visto che si tratta di un obbligo spiacevole per molti motivi. Mi ritrovo in una situazione a dir poco problematica, il processo sta per iniziare, mi chiamano dal tribunale, il giudice richiede la mia presenza, giustamente, mentre mia mamma quasi mi nega l'uscita dal mio impegno. Che fare? Ho un obbligo legale da rispettare, devo correre! E mentre mi reco in tribunale mi sento anche in colpa per la decisione presa. Ma e' possibile questo egoismo? Fortunatamente ho entrambi i genitori, ma con mio padre i rapporti sono alquanto freddi, persona rigida e chiusa, all'opposto mia madre dittatoriale ed egocentrica. Certo hanno anche i loro pregi, molti, hanno fatto i loro sacrifici, ma io, ora, sono incazzato. Fare il genitore e' un compito difficile, delicato, imprevedibile sempre esposto all'errore. Non voglio giudicare, in questo momento sono molto razionale, se avessi scritto qualche ora fa, di pancia, avrei squarciato il video! Credo pero' che ad un certo punto sia necessaria una presa di posizione, perche' quella sottile linea tra l'essere disponibile e l'approfittare sia sempre in pericolo e venga valicata molte volte, non voglio dire che sia fatta volontariamente, ma se mai verra' costruita una diga gli eventi della vita quotidiana, sempre piu' frenetica, tramuteranno il ruscello in un fiume in piena. E non credo che questo possa essere giudicato come una ingratidune verso chi ti ha dato un'educazione. Oggi i figli vanno nel senso opposto (e qui rischio di generalizzare), si vizia per coprire delle lacune, fino ad arrivare ad uccidere perche' le richieste ed i vizi aumentano fino a livelli insostenibili. Le brutte figure, i castighi, le cosiddette sgridate mi hanno fatto crescere, ora pero' basta, anche se sono cresciuto rimango un figlio, pero' basta, ci vuole rispetto! Con il dialogo si puo' arrivare a tutto, ma quando le richieste diventano ordini e quando si arriva a non accettare le esigenze dell'altro vuol dire che abbiamo strabordato. Se io oggi avessi un figlio riuscirei a dargli una buona educazione? Molte volte me lo chiedo. Non mi sento all'altezza, sicuro che commetterei gli errori che non hanno commesso i miei genitori e credo che rischierei di commetteri gli stessi che loro hanno fatto con me. Se e quando succedera', spero di avere l'intelligenza e il buon senso di pensare "quanta ragione avevano quando mi dicevano questo e quello". Ora pero' la mia coscienza e' libera e pulita, e sento di aver ragione, peccato che "gli altri" ancora non hanno capito. Questo e' uno dei problemi che mi stanno rovinando l'estate e probabilmente il futuro, ma io continuo e continuero' a lottare. Durante il processo ho sentito dire dalla controparte continue falsita', stare zitto per il sottoscritto e' stata una prova di forza. Almeno mi sono fatto due risate ascoltando il testimone che all'ultimo momento la controparte aveva estratto dal cilindro della menzogna. E' finita bene. Ho un grande avvocato, saggio ed esperto, oltre che un buldozzer avvolto nel velluto. Ringrazio gli amici che mi hanno aiutato e si sono resi disponibili per la particolare situazione. E dopo questa snervante giornata concediamoci un po' di relax con una canzone meravigliosa. Spegnamo tutto e lasciamo viaggiare la mente nella pura fantasia. Buona serata!
pubblicato da Buddy Fox
blog links: leggi anche Fuorimercato
Nessun commento:
Posta un commento