12 febbraio 2007

VOLPINO LIFESTYLE

Ieri pomeriggio, non so per quale strano motivo, preparandomi un buon thea, mi sono ritrovato davanti alla solita macellerie dei ring domenicali. Nella "tragedia" una buona notizia, tra gli ospiti c'era il grande Toscani. Com'e' sua consuetudine non si e' risparmiato a formalismi televisivi. Rimarra' celebre la sua esclamazione finale (rivolgendosi alla Parietti & C.) "imparate asine!". Scommetto difficilmente lo rivedremo in televisione. Il risultato di quel dibattito? I soliti moralismi, la solita scontatezza, il pianto del coccodrillo, la tragedie che segue il pasto. In questa societa' sempre piu' malsana, in cui aumenta il disgusto, ma il trash e' sempre in testa all'audience, in cui tutti vogliono essere protagonisti, infatti i famosi di oggi sono i personaggi dei reality, famosi per il solo fatto di essere famosi, le figure esemplari del nulla vincente del nostro tempo. Diventa fin troppo facile ora innalzarsi e condannare il decandente presente. Ormai il rifiuto e' straripante, si strappano applausi e consensi per dire l'ovvio, senza metterlo mai in pratica. In mezzo alla burrasca tra la violenza "armata" nel calcio, e la violenza verbale televisiva e' forse arrivato il momento dell'educazione. Questa e' infatti l'unica arma che possa riportare ad un equilibrio sociale. Chi avra' visto gli ultimi dibattiti sul calcio potra' essere d'accordo, quale puo' essere l'esempio se di fronte ad un fatto grave (un omicidio) si scatena un dibattito con offese reciproche? Ha quindi ragione Toscani quando dice: "la televisione e' oggi una violenza per chi la guarda e per chi la fa". Ma se oggi, nel tentativo di un rinascimento televisivo, si invocano nuovi modelli e nuove espressioni, come mai domani, molto probabilmente, non vedremo piu' un Toscani nel piccolo schermo?

pubblicato da Buddy Fox
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