28 febbraio 2007

LA BUSSOLA - un po' di polemica


Riprende la rubrica "la bussola" un luogo dove cercare logica, chiarezza e orientamenti futuri, per il sottoscritte che scrive e per chi ha la pazienza di leggerlo. Intanto leggete subito cosa dice il gran capo Steve parole come sempre ricche di buonsenso, un testo da cui attingere buon nettare. Allora, cercando di annoiarvi il meno possibile, inizamo polemizzando arrivando possibilmente ad un riassunto chiarificatore della situazione. In queste ore convulse (classiche dei momenti di panico) si sono sentite piu' dichiarazioni: si e' detto che il ribasso e' partito a causa di Greenspan, altri ci hanno aggiunto una recessione economica, qualcuno si e' accorto che l'America soffe di un pesante deficit, no il problema e' il crollo della borsa di Shanghai, altri hanno aggiunto che c'e' una nuova bolla sui mercati azionari, ma credo che la piu' ridicola sia quella che imputa il ribasso al crollo dei beni durevoli. La barzelletta sono i beni durevoli, un dato si importante ma uno dei piu' volatili della macroeconomia "primaria". Siamo seri! Le parole del mio "amico" Greenspan (che qualcuno in privato stara' maledendo) non hanno risvegliato nulla di nuovo, e come al solito sono state male interpretate, o meglio con mestiere sono state interpretate per trovare una giustificazioni ai danni degli speculatori. Sembra di rivivere il dicembre 1996 quando Greenspan ammoni' "l'esuberanza irrazionale", passata qualche settimana i listini si incamminarono verso nuovi massimi. Greenspan dice solamente che una recessione e' possibile verso la fine del 2007. Possibile, non probabile, meno ancora certa. Ma non era quello che si aspettavano gli operatori dell'obbligazionario che ad ogni dato debole comprano Bond USA comprimendo i tassi verso livelli bassissimi? Si parla di debolezza economica generale, di un manifatturiero USA in recessione. Ma fino ad ora non si era ripetuto che l'economia USA era un'economia di servizi, mi pare sia cosi' visto che l'industriale e' sempre piu' delocalizzato. La crisi dell'auto americana non e' certo una novita'. Sono mesi che si ripete e si giustificano i rialzi dei listini con il primo taglio dei tassi dell'era Bernanke, ed ora che secondo molti la possibilita' si sta concretizzando, si afferma il contrario? Ma il vero motivo della discesa dei listini e' nel crollo della borsa di Shanghai. Certo, il listino cinese sta aumentando il suo peso internazionale, peccato pero' che sia raddoppiato nell'arco di un anno e non poteva, come legge della fisica insegna, correre all'infinito. Un altro fattore molto importante sta nel comportamento dell'investitore cinese, abituato e affezionato al gioco d'azzardo. Una mia amica cinese continuava a ripetermi quanti soldi stavano guadagnando a Shanghai i suoi fratelli e sorelle operando tutti i giorni con il compra vendi molto simile al nostro "panino & listino". La cultura dell'investimento li' e' ancora molto bassa, e queste esperienze sono i primi insegnamenti, naturale ostacolo per chi si approccia alla speculazione. I mercati non mi sembrano sopravvalutati, semplicemente erano cresciuti troppo, la giustificazione piu' banale ma probabilmente la piu' vera. Il Deficit USA e' pauroso, qui lo si e' sempre detto, ma non sappiamo fino a quando sara' sostenuto ne' in che modo verra' riassorbito (anche se le mie idee le ho manifestate). L'economia non e' in pericolo, l'Europa continua a sorprendere, la Cina e' robusta, il Giappone sta consolidando la nuova e reale crescita, gli USA tirano ancora e gli squilibri sempre piu' evidenti che drogano il suo sistema sono evidenti da anni e non hanno per nulla ostacolato l'ultimo rialzo. Come ha detto saggiamente Steve piu' volte qui abbiamo richiamato alla prudenza, il difficile e' sempre trovare il timing del movimento, e come sempre accade, ti sorprende! I veri catalizzatori di questo ribasso sono essenzialmente due: la leva, ed il basso rischio. Vi avevo avvertito del problema leva e delle macchine programmate sui livelli, nel momento che questi vengono sfondati si creano i vuoti con ribassi accelerati. Chi opera come mortale e fa il cassettista puo' permettersi le perdite, tanto male lascia i titoli in conto (a volte a marcire) chi invece opera in leva a fine giornata deve passare al controllo, se sei scoperto, devi coprire e li' sono cavoli amari. Si e' saliti in assenza di volatilita', molti nemmeno la conoscevano questa variabile, ed alla prima scossa, come ogni cosa nuova, spaventa. Sommate, paura piu' leva, ed abbiamo un cocktail ribassista. Forse staro' seguendo la strada sbagliata, ma come barometro continuo a guardare lo Yen, sara' stata una casualita' oggi, ma ogni volta che l'Euro/Yen flirtava con quota 156 le borse cedevano, l'allontanamento del livello, portava respiro ai listini. Io non credo che ci sara' vero ribasso, anzi, usiamo il termine appropiato, un vero crollo finche' lo Yen non fara' un recupero pesante, finche' ci sara' un aumento pesante dei tassi d'interesse, perche' oltre all'effetto leva, e' l'aumento dei tassi d'interesse che riduce l'enorme liquidita' ancora presente nel sistema. Si diceva che in casi di ribassi sarebbe stato l'Oro il rifugio preferito, a me pare che le quotazioni siano scese. Guardando all'operativita', ieri ho invitato a non vendere anche per altri motivi. Alzi la mano quanti oggi hanno tentato, anche solo per speculare, un acquisto e, o non funzionava la piattaforma, o la connessione era lenta o mille altri motivi. Molti pensano che per operare sui mercati sia sufficiente comprare quando scende e vendere quando sale. Certo e' il metodo migliore, senza pero' contare le mille variabili che fanno da impedimento, fisico e psicologico. Noi, anzi, io mi sento sempre nella categoria delle formiche che aspettano sotto il tavolo dei giganti che qualche briciola cada a terra. In ogni occasione bisogna sempre lasciare qualcosa al mercato, bisogna accontentarsi, ricordatelo! Tornando al mercato, non parliamo delle performance di oggi, domani avremo ancora incertezza, e' troppo presto per trarre conclusioni. Io ho solo esternato le mie idee a supporto dei lettori, ed a supporto della mia operativita'. Domani le borse si muoveranno in mattinata in scia a quanto accadra' ad Oriente e nel pomeriggio seguendo i dati economici. Il breve e' questo, pero' a seconda di quello che succedera' capiremo il sentiment. Come al solito mi sbilancio, domani iniziera' il mese di Marzo, sara' difficile. Il Dollaro sembra stia vacillando e mai come questo momento lo YEN sembra pronto ad una vera zampata. Entro fine Aprile sembra pronto un vero movimento di rafforzamento della moneta del Sol Levante, e se questo accadra', i mercati avranno il motivo per una bella caduta disintossicante...

pubblicato da Buddy Fox
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