09 febbraio 2007

G7


Siamo alla vigilia di un weekend importante. Ad Essen in Germania si svolgera' il classico incontro G7 (anche se ormai dobbiamo parlare di G8) di inizio anno. Formalmente l'argomento del giorno, oltre all'aggiornamento sulla situazione economica generale, saranno gli Hedge Fund, ma i rumor classici del pre-partita spingono sul tema valutario. Gli schieramenti all'apparenza non sono omogenei, gli USA premono sulla Cina e la rivalutazione dello Yuan, gli Europei continuano il lamento sull'eccessiva rivalutazione dell'Euro (vittima sacrificata) soprattutto nei confronti dello Yen, la Cina frena sullo Yuan e lo stesso i Giapponesi con fragili giustificazioni sullo Yen. Sembra una barzelletta, c'e' un Americano, un Tedesco, un Giapponese, ed oggi anche un Cinese. Anche se gli americani sono sempre a capotavola, il mondo sta cambiando ed il Cinese vuole sedersi a fianco dell'americano. Cosa uscira' da questo incontro? Cosa succedera' lunedi' all'apertura dei mercati? Tutti, chi piu' chi meno, vedrebbero volentieri un recupero dello Yen, ma non tutti premono con decisione. Le borse viaggiono con un sentiment eletrizzante su livelli elevati, un recupero dello Yen rischierebbe di far vacillare lo scenario, e sappiamo che da livelli elevati la caduta e' piu' dolorosa. Dunque forse sullo Yen di chiaro non succedera' nulla, anche se, come piu' volte ho ribadito, un movimento di inversione di lungo termine e' in gestazione. Non sembra esserci un clima da Plaza Hotel, pero' una cosa sembra chiara in divenire, la pressione verso le valute asiatiche (in generale) e' sempre piu' forte, l'Euro non puo' piu' sopportare in solitario il peso della possibile futura svalutazione del Dollaro. Dal comunicato finale, potrebbe trasparire una dichiarazione in tal senso. Mi piace inerpicarmi in queste elucubrazioni, ma e' veramente difficile ricavare una conclusione finale precisa. A naso potrei dire che le borse ormai sono dichiaratamente lanciate verso i record e quindi lo Yen non puo' mettersi di traverso e falciarne la cavalcata, pero' di una cosa (a pelle) sono certo, piu' volte ho messo il manifesto dell'orso, e piu' volte ho detto che il suo significato non era verso un ritorno del mercato ribassista, ma di una forte correzione, salutare per il futuro del mercato. Infatti nella mia tesa c'e' uno scenario stile '98, in quell'anno (ero gia' attivo sui mercati azionari) le borse aggiornarono record su record, ma ad un certo punto arrivo' una correzione pesante, a fine anno si recupero' molto, quasi tutto, ma la correzione fu pensate. Che emozioni, che ricordi, io su quei ribassi compravo, perche' nel mio portafoglio avevo la foto di San Greenspan a proteggermi, ora lui non c'e' piu', ma le cose potrebbero ripetersi. Dunque, continuiamo a pizzicare titoli ed a cercare occasioni, pero' rimango convinto che sotto 40.000 ci torniamo, il difficile sara' trovare il giusto timing che precedera' la burrasca...

pubblicato da Buddy Fox
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