24 febbraio 2006

EUROTECH docet, CAPITALIA docet ed ora anche CHL!
Alla fine dell'anno scorso, subito dopo il primo giorno di contrattazione della matricola EUROTECH, vi avevo avvisato. L'aria profuma di un'aria conosciuta, l'aria e' frizzante, c'e' molta ebbrezza, forse siamo vicini all'inizio di qualcosa di intenso.
Alla fine dell'anno, mi sono spinto in qualcosa di ancora piu' esplicito: "per il prossimo anno mi aspetto l'eccesso, l'euforia".
Non c'era nessuno studio, solamente il solito tentativo, o l'illusione di usare il fiuto da volpe;-) l'intuito... se c'e'...
In effetti, dopo lo scrollone di fine gennario (ricordate sempre le parole sagge del capitano Steve), le cose hanno preso la via dell'ebbrezza, o meglio hanno continuato per quella strada, perche' in verita', gia' molti settori, in anticipo, avevano gia' intrapreso il cammino verso la perdita del senno.
L'altro giorno Capitalia ha fatto le bizze, dopo le notizie giudizarie che hanno colpito il presidente Geronzi. L'amico Luca, da ottimo tecnico, aveva anticipato la debacle, pero', dopo la prima debolezza, gli acquisti sono inaspettatamente tornati alla carica. Non tanto inaspettatamente, perche' sono la conferma dell'aria che tira in questo particolare momento.
Capisco il nervosismo attuale di un tecnico sopraffino come Luca, lui sicuramente in questa fase guadagnera' meno di altri, ma altrettanto sicuramente, alla fine, non avra' il cerino in mano.
E' proprio questo il punto, ognuno ha il suo metodo, tutti hanno piu' o meno lo stesso fine, ma una delle cose piu' importanti non e' solo quella di imparare dagli errori fatti in passato, ma di saper resistere alla sempre piu' ammiccante Avidita', di non tenere troppo in mano il cerino perche' il rischio e' di bruciarsi nuovamente. La sovrana conclusione sara' quella di avere la liquidita' in tasca, quando le quotazioni prenderanno la via del ribasso, immaginatevi la tranquillita' e la soddisfazione nel vedere il rosso sul mercato, ed il vostro portafoglio scarico di titoli, o almeno scarico dei titoli che avevano esagerato.
Per fare questo ci vuole la solita prudenza, il buon senso, ma anche molta cultura e memoria, quella che spesso manca all'investitore... altrimenti i cicli non potrebbero esistere, perdonate la schiettezza!
Comunque il mio istinto mi dice, che quel momento non e' ancora arrivato. E chissa' quando e come si manifestera'... forse saro' io stesso il primo a cascarci, vedremo.
Intanto, l'euforia da me tanto invocata, ha finalmente colpito la CHL. Ricordo ancora la cena durante le vacanza natalizie con due miei cari amici, ed il consiglio: " per il prossimo anno, CHL, assolutamente, ormai non fallisce piu', c'e' molto carburante, deve fare molta strada". Idee assurde? Sta di fatto, che tutte quelle elucubrazioni, trovano e troveranno ora spazio sui quotidiani specializzati, e sui prezzi del titolo lanciati in orbita... ma fino a dove?
Cos'altro accadra'? Quali altre pazzie sfornera' il mercato italiano?
Si di mercato italiano si deve parlare, perche' un altro luogo comune e' stato sfatato, infatti si e' sempre detto che la borsetta italiano non si sarebbe mai mossa senza l'aiuto di Wally, molti si lamentavano di questo, oggi sembra che miracolosamente la moda sia cambiata. Vedremo.
La giornata di oggi ha seguito il solito copione, si sale in Italia grazie alle banche ed alla mia cara FIAT, ormai ha superato il mio target. Mentre Wally viaggia nel solito trading range, il dato odierno sui Beni Durevoli (come sempre molto volatile e poco attendibile come singolo) ha fatto un tonfo, ma spulciando le cifre, si scopre che la negativita' e' in gran parte dovuta allo sciopero in BOEING, proprio per questo il Dollaro dopo una prima frenata, ha ripreso solidita', e le borse invece imbabolate dalla psicosi tassi sono rimaste inebetite. Abbiamo bisogno di dati piu' deboli per stroncare l'effetto tassi!
Intanto, sto facendo una selezione di "titoli intelligenti", titoli che potranno dare soddisfazioni in momenti di magra, quando le cose non andranno piu' cosi' bene. Oltre alle solite BREMBO e BEGHELLI, mi piacciono ACTELIOS - RECORDATI, ancora le SMI, le SNAM (per il cassetto), ITALCEMENTI, CSP e DE LONGHI come turnaround industriali (guardate cosa fa INDESIT).
Il mio metodo e' l'adattamento al sentiment ed alla situazione di mercato. Uno dei miei motti e': "ci sono momenti e momenti". Momenti in qui e' meglio lasciar correre senza snervarsi per ottenere i migliori risultati, momenti in qui e' meglio fare trading, momenti in cui e' meglio stare fermi (quelli, pochi ;-))). Il difficile e' mettere ogni pezzo al suo posto.
Sono spesso un anticipatore, e credo sia un difetto, ma la partita si gioca sempre quando le bocce sono ferme, tra la nebbia, quando tutto e' chiaro, quando e se arriva il raccolto della semina, in quel momento ormai tutti conoscono tutto.
E' una sfida con me stesso, mettermi sempre in discussione, rischiando anche la brutta figura, perche' per me solo chi non fa nulla non sbaglia mai.
Non mi piace essere preso per il naso dal mercato, ma nemmeno ho la presunzione di poterla fare io al mercato, sarei uno stupido!
Siamo all'alba di qualcosa di eccitante. L'ultima fase di Perlier l'ho vissuta da spettatore, in questa di mercato saro' non solo osservatore, ma anche una delle tante comparse.
Forse sono malato, un po' pazzo, ma queste cose mi intrigano molto e, credetemi, anche questa volta ne vedremo delle belle... non si finisce mai di stupirsi, anche quando le cose si ripetono...

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