25 ottobre 2005

ON THE FLOOR
L'Europa e' debole, l'Europa non cresce, anzi arretra. Lo sentiamo dire ogni giorno, sembra quasi uno spot. Lo leggiamo ogni giorno su tutti i principali quotidiani, anzi piu' passa il tempo piu' aumenta l'enfasi verso questa negativita', quasi che scriverlo piu' volte potesse servire all'autoconvincimento dell'autore.
Peccato che i cossiddetti professionisti, gli economisti, i vari analisti non si accorgano che l'Europa si sta svegliando, che l'Europa sta iniziando a crescere. Certo non ai livelli USA, ma la forte ristrutturazione aziendale in primis, e le forze produttive in secundis stanno giocando un ruolo importante come motore della crescita. Ci mancano i consumi, questo si!
Oggi l'importante indice IFO (Germania) ha stupito il mercato, e l'indice di fiducia economico belga, un indicatore a torto snobbato, ha mostrato una sensibile crescita.
Questo mi ha raddoppiato il piacere, sia per le stime fatte ad inizio anno, sia perche' l'Euro riprende la marcia. La crescita nascente in Europa, il peso del debito e la fine dell'opera sui tassi di Greenspan potrebbero far pendere la bilancia degli acquisti verso la nostra moneta.
Certo l'Europa ha ancora molta strada da fare, ma questo inizio non mi dispiace. E l'Italia, ahime' ancora cronicamente a rimorchio.
Oggi in USA l'indice di fiducia dei consumatori (da me poco considerato, ma tant'e' se al mercato interessa devo pur farmi una ragione) e' andato giu'! Come poteva essere diversamente, dopo i fatti accaduti? Anche se l'occupazione in America viaggia ancora su livelli molto sostenuti, il Petrolio e gli Uragani hanno toccato l'ottimismo imperante americano.
Gli indici ora retrocedono, ma non mi stupirei di nulla, quindi prima di dire qualche cavolata e confondervi le idee, aspetto comodamente la chiusura...

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