25 aprile 2005

STAGFLAZIONE?!
...come ogni weekend tra un temporale e l'atro (questa sera fioccano i fulmini!), mi faccio un giro piu' o meno veloce nella sempre piu' affollata carta stampata.
Devo dire che i giornalisti hanno sempre piu' il merito una piu' approfondita informazione, ma l'altra faccia della medaglia e' nella confusione che sempre piu' cercano di creare. Forse e' anche dovuto in questi tempi (soprattutto per economia e finanza) alla fase confusa che il mondo sta vivendo.
Sapete che l'Analisi Tecnica non e' in cima alle mie priorita' di analisi (fa pero' parte del mio calderone di ingredienti), lo stesso guardo con attenzione alcuni grafici ed alcune analisi, devo dire che molti degli analisti poco ci azzeccano: si parla di comprare azioni, ed il giorno dopo iniziano a scendere, si parla di prossimi nuovi massimi per l'indice italiano, ed e' il momento che inizia la correzione attesa, si parla di Euro che continua la sua salita, ed eccoti che ti arriva il forte recupero del Dollaro. Certo e' che leggendo tutte queste analisi e facendo dei confronti, il nostro amico LL deve temere ben poco!
Faccio tutte queste osservazioni non per dire che sono il piu' bravo, non ci penso nemmeno, i miei errori sono sempre qui ben in evidenza in bacheca, ma lo faccio perche' e' giusto evidenziare quanto viene detto, criticare ed allo stesso tempo elogiare, ma anche quantificare quello che viene scritto, perche' con le parole spesso si fa facile terrorismo psicologico giocando con le scarse conoscenze del vasto pubblico.
Uno degli scopi che mi sono prefissato (e per me piu' importante) e' quello di mettere a disposizione le mie conoscenze per essere d'aiuto, un appoggio per chi mi legge.
Dopo il dato sull'INFLAZIONE di mercoledi' (piu' alto delle attese) ecco subito inalzare uno spauracchio: "sta arrivando la STAGFLAZIONE!", ma qual'e' il significato di questo termine?
STAGFLAZIONE: miscela pericolosa, cocktail formato da bassa crescita o meglio stgnante e rialzo dell'inflazione.
Per capire se e' vero o meno quanto si va dicendo, bisogna raccogliere e ragionare su alcuni elementi. L'INFLAZIONE negli USA e' certo in aumento, ma dobbiamo pensare quanto stabilmente alto sia il PETROLIO e quanto sia in alto tutte le MATERIE PRIME. I forti rincari subiti negli ultimi mesi, in una normale fase congiunturale avrebbero gia' acceso i prezzi in modo esorbitante, oggi invece grazie agli elementi di questa anomala congiuntura (fase di cambiamenti strutturali) le calmierazioni hanno aiutato a mitigare le pressioni. Secondo, non mi sembra affatto, anche leggendo gli ultimi dati economici, che la congiuntura USA sia in fase di prossima stagnazione, anche in un'ipotetica fase di rallentamente (diciamo una crescita del 2%) vedremo una velocita' di crescita ben superiori a Europa e Giappone.
Il grande economista Kauffman diceva che l'Inflazione e' un venticello e basta poco per farlo diventare bufera.
Nel 2003 lo spauracchio che andava di moda era la DEFLAZIONE, bestia ben piu' pericolosa e difficile da domare, chi mi conosce sa quanto ho verbalmente combattutto (sempre con motivazioni) contro queste false ipotesi, la DEFLAZIONE in USA non esisteva, la Fed e soprattutto Greenspan conoscevano il pericolo ed avevano le armi per anticiparlo e cosi' e' stato.
L'INFLAZIONE, come tutte le cose e' un male solo se portata all'eccesso, infatti un leggero aumento dei prezzi e' un bene anche per le aziende, finalmente posso ritoccare il prezzo sui listini (il cosiddetto pricing power, che la pressione concorrenziale teneva a freno) a beneficio di utili e bilancio, e di cosenguenza delle quotazioni future.
Questo venticello per il momento soffia lieve, le forze frenanti dei prezzi al di la' del Pacifico mitigano ancora il clima, e questo permettera' a Greenspan di continuare nella sua opera di graduale aumento dei tassi, questo per controbattere ancora chi solo poco tempo fa inneggiava ad aumenti dei tassi in via di accelerazioni con previsioni fantomatiche e catastrofiche di conseguenza sul debito.
Cosa pensa il sottoscritto? Io credo che di STAGFLAZIONE non si debba assolutamente parlare e che la crescita in USA e' ancora forte (seppur sempre colma di squilibri). Questa pero' e' solo la mia opinione che contrasta contro quelle di bel altri pensatori, sono pero' molto contento del lavoro fatto la scorsa settimana, in particolare di avervi avvertito anticipando l'arrivo della VOLATILITA', variabile che sembrava smarrita, e che molti soprattutto i neofiti poco conoscono.
Spero che quanto scritto vi sia chiaro e utile, la mia mail e' sempre aperta.
Per quanto riguarda la settimana entrante, il dato clou e' certamente la prima stima del PIL USA in uscita giovedi', avremo un'atra tornata di Trimestrali, soprattutto MCROSOFT giovedi' notte.
Oggi ho chiuso la posizione long di DOLLARO a 1,2960 perche' era il mio primo target, ed ora attendo l'evolversi.
L'unica cosa che ancora mi sfugge e' l'anoma forza presente nell' OBBLIGAZIONARIO, anche in un'ipotetica (ripeto poco credibile) fase di STAGFLAZIONE, i Tassi seguirebbero la strada tracciata della risalita. Ostinatamente l'Obbligazionario vede una recessione, una frenata all'orizzonte. Mi ripeto, si tratta di una pratica masochistica nel voler assolutamente sfidare il rischio ed una probabile, facile perdita di denaro, oppure sono i nostri occhiali ad essere appannati? I Mercati difficilmente sbagliano, ma qualche volta accade. Questo, come diceva Greenspan, rimane ancora per molti un Conundrum, un vero enigma...

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