28 marzo 2005

....DIRETTAMENTE DALLA STAMPA
Giornate di festivita' Pasquali, il tempo e' gradevole e finalmente la primavera e' arrivata, le giornate si allungano e le passeggiate si sprecano con un po di ozio, i mercati pero' non si prendono nessuna pausa, anzi nell'uovo di cioccolato (fondente come piace a me) mi fanno trovare una piacevole sorpresa: un DOLLARO che continua nel suo illusorio e temporaneo rafforzamento che rimpingua i miei risparmi ed il mio ego (target sempre 1,25 e magari 1,20/1,22).
Nei giornali, sfogliati nel lungo weekend festivo, trovo notizie interessanti che con voi voglio condividere. Un giornalista molto esperto e smaliziato parlando della situazione globale dei mercati USA dice lapidariamente: " Poche storie, e' cambiato tutto". Questo poche parole riassumono lo scenario che ormai sembra stagliarsi dinnanzi ai nostri occhi. Sto parlando naturalmente di TASSI - BOND - della reazione del Dollaro - e della debolezza dei mercati.
Tenendo presente dei capisaldi che piu' volte ho voluto sottolineare, e cioe': pericolo e possibile ribasso Obbligazionario, la mia view sempre rialzista sui mercati USA (tanto che mi aspetto per quest'anno un nuovo massimo relativo sul NASDAQ) e per finire un rialzo, per quest'anno, sempre misurato dei Tassi da parte di Greenspan, su una cosa voglio particolarmente porre la mia e la vostra attenzione, il DOLLARO.
Il giornalista, che in materia di evoluzioni monetaria "la sa molto lunga", giustifica l'attuale ritrovata forza del biglietto verde con queste parole: "...non accade sempre, ma tassi in prospettiva piu' alti, rendono in genere piu' appetibili le valute".
Questo riporta alla memoria le 3 variabili (che piu' volte vi ho menzionato) che influenzano in modo inequivocabile le tendenze valutarie: 1- Differenziale di crescita economica; 2- il Deficit; 3- Differenziale dei Tassi d'interesse (quello che appunto cita il giornalista).
Quest'ultimo punto, oltre a guidare in questa fase temporale l'evoluzione sia della moneta che della parte obbligazionaria ha un effetto contrario sull'azionario, mentre appunto rafforza la valuta, allo stesso tempo indebolisce la Borsa, e lo si vede dall'esplicita divaricazione che corre lungo l'Atlantico, tassi fermi in Europa (borse in crescita), tassi in rialzo in USA (borse in debolezza). Il tanto atteso DECOUPLING.
Quindi non e' vero quel detto popolare che quando l'economia corre la borsa deve fare altrettanto, se fosse cosi' la borsa cinese dovrebbe essere ormai alle stelle, invece la performance dello scorso anno e' stata negativi, mentre in questo scorcio di 2005 siamo in galleggiamento.
Perche' allora accade questo? La risposta e' una sola, ed e' semplice: LA PAURA DELL'INFLAZIONE.
Maggiore INFLAZIONE, vuol dire tassi sempre piu' alti, denaro sempre piu' caro, premio per il rischio sempre maggiore. Con un mercato che si trova in fase rialzista da parecchio tempo, un motivo per correggere ed a cui aggrappare le proprie motivazioni, bisogna pur trovarlo, ed il mercato l'ha scovato nell'ultimo comunicato della FED, martedi' 22 marzo, il solo menzionare una percezione di un possibile aumento nel breve dei prezzi al consumo, ha fatto rimescolare le carte ai giocatori del mercato, con il risultato di ritrovarsi finalmente con tassi piu' adeguati, un Dollaro in recupero da quotazioni sacrificate e con le borse in giusta e doverosa correzione.
Quello che pero' al momento i mercati hanno voluto ingnorare e' l'altra faccia del comunicato, quello rivolto ad una vera certezza, dicono i sacri testi della FED: "la crescita ormai si muove ad un ritmo "buono" e non piu' "moderato". Da domani in poi' parecchi saranno i dati in uscita che certo non ci faranno dormire sonni tranquilli.
Ma questo e' il breve, un po' piu' in la, la situazione sembra diversa: l'Inflazione non fa paura, la crescita rimane robusta (nonostante gli squilibri USA), i Tassi nonostante tutto sono a livelli storicamente bassi e l'azionario rimane sempre ben impostato, basta avere pazienza ed attendere.
Se il mio scenario si rivelera' esatto, allora il passaggio del testimone dai titoli difensivi, ormai piano piano e silenziosamente abbandonati, lasceranno il posto a quelli che esprimono i muscoli e tutto quanto veramente pulsa in un ciclo espansivo di crescita...
ps. dimenticavo, con il cambio dell'ora, per questa settimana e solo per questa l'apertura di Wally sara' alle 16.30 e la chiusura alle 23 (ora italiana), i dati economici slitteranno quindi di un'ora rispetto all'abitudinaria pubblicazione, dalla prossima settimana la normalita' sara' ristabilita.

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