01 febbraio 2005

2005 - 1^parte
E' passato il mese di gennaio, e finalmente si puo' cercare di trarre qualche conclusione e allo stesso tempo, azzardare qualche idea per l'anno appena iniziato.
In verita', molte cose sono gia' state accennate nei precedenti pensieri, ricordo il caso delle FUSIONI (soprattutto in USA), il possibile recupero pronunciato del DOLLARO, i SETTORI PREFERITI per l'anno entrante oltre naturalmente alla solita carrelata di titoli caldi...
Il 2005 sara' secondo me l'anno del riscatto, e non intendo solo dal punto di vista economico/finanziario e borsistico, il mondo trova dinnanzi a se delle prove da affrontare per riscattare la propria coscienza, morale e sociale: l'elezioni in IRAQ (gia' effettuate), la ROAD MAP israelo/palestinese (questa volta seria!), la RICOSTRUZIONE del sud-est asiatico questo in primis e molto altro ancora e' quanto il mondo (ed in primis gli USA) deve affrontare per riscattare (uso nuovamente questo verbo) le male azioni degli ultimi anni, che hanno avuto come unico risultato una melma mentale, una pigrizia delle idee che ha avuto facile sfogo nella guerra.
Riscatto, una parola che ha gia' trovato vittoria nei mercati finanziari, ebbene si sono ormai 2 anni pieni che i mercati mondiali tentano (con successo) la risalita dei corsi azionari. Stupisce in questo caso l'ultimo sondaggio del SOLE24ORE, secondo il campione degli intervistati, alla domanda: "Secondo lei nel 2004 la borsa e' salita o scesa?", il 73% ha risposto in modo negativo, tralasciando il 27%, questa risposta ha un aspetto drammatico (causa la disinformazione) ed allo stesso tempo sbalorditivo (essendo ben diversa la realta' oggettiva). Quali sono le cause? In primis il netto discostamento tra l'economia reale (almeno quella percepita) e l'economia di carta; in secondo luogo, la maggior parte dei risparmiatori si trova ancora in carico i titoli di un'altra era, i titoli che hanno cavalcato l'euforia (SEAT a 4euro, STM a 36euro, TISCALI a 20euro etc etc etc).
La realta' dipinta nel quadro azionario ci dimostra come i tempi sono cambiati, sono passati solo 5 anni dallo scoppio della bolla, ed il listino sembra stravolto, questa e' la metamorfosi economica che stiamo subendo. Oggi gli indici valgono circa la meta' rispetto ai massimi del 2000, mentre i titoli che hanno cavalcato la belle epoque valgono anche 1/10, questo perche' il testimone e' passato al settore sicurezza, al settore redditivita', molti titoli dell'era della prudenza si trovano su massimi storici, altri viaggiano con buoni rendimenti, questo non vuol dire che STM non tornera' a rivedere certi prezzi, forse si, forse no, ma la moda al momento e' cambiata e come accade nelle sale cambi, la testa degli operatori e' orientata verso altre variabili e non piu' esclusivamente verso quella dell'illusione.
Il mercato attuale, al di la' di tutti gli squilibri presenti nel mondo, puo' considerarsi sano, e chi vi scrive (malato incurabile di rialzite) non aveva ancora previsto, ne' poteva credere alla strada che sembra ormai essere tracciata.
Non voglio sembrare il Warren Buffet del momento, ne' un Barton Bigs o Soros della situazione, la mia vuole essere solo un'esposizione naturale delle idee che mi circolano nella testa, il rialzo che stiamo cavalcando ha tutte le caratteristiche per essere definito STRUTTURALE, e badate bene non eterno, strutturale non vuol dire infinito!
Un rialzo ben curato e distribuito, che incontrera' le sue correzioni, che a seconda delle fasi di rialzo saranno piu' o meno incisive e profonde.
Il mio Maestro dice bene, gli stessi che ripetevano "mercato bello" descrivendo le illusioni del 2000, oggi predicano panico e insicurezza, ed invece la strada sembra ricca di oppurtinita' con minore rischio (rispetto a quei tempi) ma di temporalita' non infinita.... (continua)

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