Tra le avvertenze iniziali c'è scritto: "queste non sono le previsioni ufficiali di Saxo Bank per il 2013".
E allora che senso ha prepararle e pubblicarle se Saxo ne ha formulate altre a loro dire più "serie"?
La risposta è molto semplice, nel caso dovesse spuntare all'orizzonte una qualforma di "cigno nero", loro si saranno già parati con il lato B. E poi si dice che la furbizia è un difetto?
Per me lo è, ma per ora si va avanti con questa musica, finchè la platea si stancherà definitivamente di essere presa in giro...
La probabilità di eventi inaspettati capaci di destabilizzare i mercati
finanziari è molto bassa ma secondo gli esperti di Saxo Bank, una banca danese
specializzata in trading e investimenti online, chi opera sui mercati finanziari
ne deve tener conto. Sebbene siano provocazioni vanno valutate con attenzione
per mettere al riparo i portafogli dai maggiori rischi che potrebbero
concretizzarsi nel 2013, e prendere le conseguenti decisioni di investimento.
Ecco i dieci peggiori incubi.
1) Il listino tedesco crolla. L’indice Dax scende fino a
quota 5.000, lasciando sul terreno oltre il 30% durante il 2013. La causa
scatenante potrebbe essere il rallentamento economico della Cina, che
contrariamente alle aspettative della maggior parte degli economisti non riesce
a superare la fase critica. Questa situazione, unita all’incertezza politica sul
nuovo governo, mette un freno all’espansione industriale della Germania causando
un peggioramento della congiuntura e un forte calo dei titoli industriali
quotati sulla borsa di Francoforte, come Siemens,
Basf
e Daimler.
2)
La nazionalizzazione delle aziende giapponesi. Il settore
dell’elettronica, che un tempo era il fiore all’occhiello del Sol
Levante, entra in una crisi irreversibile sconfitto dalle aziende concorrenti
della Corea del Sud. A causa delle pesanti perdite annuali, la capacità di
accesso al di credito di colossi come Sharp, Panasonic e Sony è definitivamente
compromessa e il governo nipponico decide di nazionalizzare i maggiori gruppi
del settore.
3) Il prezzo della soia sale del 50%. Le
quotazioni delle commodity agricole sono molto esposte agli eventi atmosferici,
come ha dimostrato quest’anno la siccità nel Midwest. Un evento analogo potrebbe
ripetersi il prossimo anno negli Stati Uniti, in Sud America o in Cina, creando
una scarsità di offerta che spingerebbe verso l’alto i prezzi, già in tensione
per la crescente domanda di biocarburante (visto che l’olio di soia è utilizzato
per il biodisel).
4) L’oro a 1.200 dollari. La ripresa
economica degli Stati Uniti nel 2013 potrebbe essere superiore alle attese,
spingendo i grandi investitori a tornare a puntare massicciamente su asset
rischiosi, come le azioni, e a liquidare le posizioni in oro, lo strumento
difensivo per eccellenza. Anche la mancata ripresa della domanda fisica del
metallo giallo da parte della Cina e dell’India potrebbe svolgere un ruolo,
facendo scendere drasticamente il prezzo fino a 1200 dollari l'oncia prima che
le banche centrali, con in testa quelle dei mercati emergenti, decidano di
intervenire in acquisto.
5) Il petrolio a 50 dollari. La
produzione di energia negli Stati Uniti continua a crescere oltre le previsioni,
soprattutto grazie alle tecniche di produzione avanzate. Questa situazione, a
fronte di livelli delle scorte già al massimo degli ultimi 30 anni e delle
limitate opzioni di esportazione, causa forti pressioni di vendita sul petrolio,
con il greggio Wti che crolla fino a 50 dollari a barile.
6) Lo
yen si rafforza. Il partito liberal-democratico torna al potere in
Giappone e gli investitori nipponici decidono di rimpatriare una parte delle
ricchezze in dollari investite all'esterno a causa della riduzione dell'appetito
al rischio. Lo yen potrebbe fare un salto in avanti imponendosi come valuta più
forte del mondo, con il cambio dollaro/yen verso quota 60, prima che la Bank of
Japan decida di adottare misure radicali per indebolire la
valuta.
7) Franco svizzero senza freni. Il rischio di un
crollo di Eurolandia aumenta nuovamente, forse a causa delle elezioni italiane o
per l'uscita della Grecia dall'Unione Monetaria e la paura che Spagna e
Portogallo intraprendano la stessa strada. Questo spingerà ingenti i flussi di
capitali verso la Svizzera, con la conseguenza che la Banca centrale elvetica
deciderà di slegare il franco svizzero dall'euro per un pò di tempo piuttosto
che spingere le riserve oltre il 100% del Pil. Il cambio euro/franco svizzero
potrebbe toccare un nuovo minimo di tutti i tempi, sotto la parità (0,95), prima
che il Paese sia costretto a introdurre il controllo dei capitali.
8) Hong Kong sceglie il renminbi. Hong Kong decide di
rompere il legame fra il suo dollaro e quello americano e di legarlo al
renminbi. Gli altri Paesi asiatici potrebbero seguire la stessa strada. La
volatilità del renminbi crescerà quando la Cina perderà il controllo sui
movimenti della sua divisa, mentre Hong Kong potrebbe diventare un centro
importante di trading delle valute e il principale per negoziare la valuta
cinese.
9) La Spagna si avvicina al default. Nel 2013
il debito sovrano spagnolo subisce un ulteriore downgrade da parte delle agenzie
di rating fino ad arrivare al livello junk (spazzatura). A quel punto le
tensioni sociali porterebbero il Paese al punto di rottura e il default sarebbe
inevitabile.
10) Via dal reddito fisso Usa. La politica
della Federal Reserve obbliga gli investitori ad abbandonare il reddito fisso.
Senza rendimento, o addirittura con un ritorno negativo, la sostituzione dei
bond con le azioni sarà molto diffusa. Il mercato dei bond è molto più grande di
quello azionario (157 trilioni di dollari contro 55 trilioni) e per ogni riduzione del 10% dei fondi
allocati in titoli di stato l'impatto sulle azioni sarà amplificato.
email: paninoelistino@gmail.com
Pubblicato da Buddy Fox
3 commenti:
Nel mio blog inserisco le mie previsioni, ma è giusto avere diversi punti di vista, vedere il 2013 da diverse angolazioni.
Senza però confondere mettendo troppa carne al fuoco...
Intanto vi ricordo che il SONDAGGIONE è ancora online.
Si vende oro per comprare azioni, si vendo bond USA per comprare azioni, però la borsa tracolla!
Sono confuso...!!!
bene conti fatti tolto le spese per la famiglia utile netto del 22%....è un buon risultato ma potevo fare moolto meglio ,il prossimo anno dovro chiedere piu spesso suggerimenti a mia figlia di 2 anni hiihihihi
ciao
ciop
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