12 ottobre 2012

iab Forum Milano (10^ edizione) - STEFANO PARISI E LA DIGITALIZZAZIONE ITALIANA (E ANCHE ALESSANDRO FUSACCHIA E ALBERTO CARNEVALE MAFFE')

E' riapparso Stefano Parisi, lo ricordate?
Chi è? Se vi dico E.biscom e poi Fastweb, vi ricorda qualcosa?
Lo vedo magro, probabilmente lo è sempre stato, un po' sciupato, invecchiato, le ultime prove lo hanno fiaccato, ma ha lo stesso slancio ed entusiasmo per la tecnologia come nella fase in cui tutti, con acqua e sapone, provavamo a fare le bolle...
L'intervento è breve, sintetico e molto interessante.
Stefano Parisi, citando Marc Vos (personaggio che non conoscevo, un manager a prima vista molto capace), prende come esempio l'Olanda e dice che nella terra dei tulipani non si fa nulla senza tecnologia. Senza internet non si può interagire con la pubblica amministrazione, senza tecnologia non si studia all'università, mentre in Italia qualunque cosa si può fare anche senza. Parisi snocciola dei numeri, il più impressionante: il 50% delle famiglie italiane non possiede internet!
E' un male, rispetto all'Olanda è un handicap, da un punto di vista sicuramente, però ce ne sono anche degli altri.
Forse da noi sarà tutto più complicato è lento, però mi chiedo (una delle mie tante domande intrise di obnubilazioni) è veramente un handicap poter fare delle cose anche senza tecnologia e nello specifico Internet? 

Prima di lui (e dopo Marc Vos) era intervenuto Alessandro Fusacchia un giovane genio pronto a smuovere le polverose e complicate scrivanie della politica. Il giovane consigliere del ministro Passera lancia alcuni messaggi alla platea, uno di questi: "non siamo al finale di un processo, questo è un punto d'inizio". Si riferiva alla digitalizzazione della pubblica amministrazione, quante volte abbiamo sentito questo messaggio? Mi pare che la prima dichiarazione risalisse al Berlusconi secondo, non male come tempi, l'importante è iniziare!
Ha aggiunto, quasi fosse una minaccia: "non lasciateci in pace..."
Tranquillo, non lo faremo, ma a oggi, già essere ascoltati sarebbe un grande risultato.

Tra i vari workshop ho voluto seguire quello di Alberto Carnevale Maffè, un personaggio stravagante e inventivo. Ha cercato di raccontare internet, cos'era e cos'è, utilizzando un suo linguaggio, ricco di metafore semplificative. Sicuramente ha catturato parecchie attenzioni, ilarità, ma anche illuminazioni, nuovi linguaggi e nuovi codici. Educare con simpatia, funziona.
Su alcune cose, per quanto io sia parecchio ignorante in materia, non mi trovo d'accordo. Carnevale Maffè esclama: "cos'è internet? Cos'é?"
"E' come chiedere ai pesci cos'è l'acqua", (amletico...)
"Internet ormai è dentro di noi" (lo trovo inquietante) 
"Chiedere oggi ai giovani cos'è internet è impossibile perchè sono nati con il digitale".
E allora penso, quando si cancellerà definitivamente la generazione pre digitale che ha goduto e assaporato i piaceri materiali che precedevano l'era virtuale, chi potrà trasmettere ai giovani la memoria? Chi porterà ai giovani il dubbio, meglio con o senza il digitale?
Meglio l'uno e l'altro insieme, si deve andare avanti, ma con noi si deve portare anche il passato, il meglio, quanto è utile, o semplicemente quanto ti crea piacere, quanto ti fa stare bene.
Così va anche in Borsa, sono anni che si vede solo negatività a Piazza Affari, i nuovi entrati, le nuove generazioni di trader sono nati nella cupezza, nel ribasso e ancora non sanno che non va sempre così, non c'è solo l'Orso in borsa, ci sono anche molte belle cose, come a esempio il rialzo, il Toro e l'euforia, fortunatamente con il tempo, le conosceranno...



email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox

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