23 dicembre 2011

RALLY DI NATALE 2011, NE' MOSCIO, NE' FLOSCIO, NULLO! MA LE COSE SEMBRANO...


Aveva visto bene chi non prevedeva, per quest'anno, il Rally di Natale, complimenti! Speranze che si sono rivelate vane, naso nuovamente bagnato, si spegne anche l'ultima speranza per aggiustare un anno che in Europa, e a Piazza Affari in particolare, si archivia come particolarmente negativo e doloroso. Se il presente, e in questo caso il Natale, regalano solo insoddisfazione, così non sembra essere per il prossimo futuro. Guardate (grafico sopra) cos'è successo mercoledì mattina all'annuncio dell'ottima asta della Bce, l'indice raddoppia il guadagno in pochi minuti. Qualcuno obbietterà, si bello, ma subito dopo si è afflosciato, chiudendo la seduta adirittura in negativo. La rappresentazione perfetta della borsa d'autunno 2011, ma se la giornata raffigura perfettamente quest'amara stagione, la reazione positiva e immediata alla BCE potrebbe essere il trailer del film che vedremo nel 2012. Successivamente all'operazione di finanziamento (un QE abusivo), e alla caduta delle borse, si sono sentite le interpretazioni più assurde e scoordinate, del tipo: le banche non investiranno nell'economia, le banche non compreranno i titoli di stato europei e via di seguito. Peccato che le borse, il giorno prima, fossero salite del 3% e del 2% è stata la reazione all'annuncio. Dopo un 5% in meno di due giorni, gli operatori e i trader hanno pensato bene di far cassa. A queste esagerazioni e forzature, soprattutto di tipo verbale, ormai dovremmo essere abituati, pensate solo a quanto è stato detto e scritto sulla debolezza delle borse di lunedì 19: "le borse scendono sulla preoccupazione dopo la morte del dittatore della Corea del Nord". Qualcuno ancora ci crede? Ai mercati interessano solo le capitalizzazioni delle banche e i rendimenti dei titoli di stato, ed è proprio in questi ultimi che si scorgono i primi segnali di miglioramento, perchè se sui tassi a lungo la normalizzazione è assente, sui tassi a breve, con il recente crollo dei rendimenti sui Bonos spagnoli, il processo di normalizzazione è in fase di progressivo avanzamento. Del Nasdaq ho già scritto, per Piazza Affari quello che conta è ora allontanarsi il più possibile da quota 15,000, sarebbe un altro segnale di rasserenamento e maggiore visibilità. Ricordate il gioco BIS condotto da Mike Bongiorno? C'era un tabellone composto da caselle, si dovevano trovare le coppie di oggetti e scoprire l'immagine del tabellone, un immagine che era poi un rebus. Ebbene sul megaschermo dei mercati, piano piano, si inizia a scorgere quest'immagine, sembra essere un Toro, ma la figura non è ancora chiara e completa...


email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox | Blog friends: leggi anche Fuorimercato e FinanzaPolitica

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