19 maggio 2011

Buddy Fox - IT FORUM RIMINI 2011 (su PANORAMA ECONOMY)


Buongiorno, ha inizio oggi la fiera della finanza popolare: il TRADING FORUM DI RIMINI, giunto, mi pare, alla dodicesima edizione. Nonostante le crisi di questo inizio millennio, crisi pesanti, maceranti, selettive e catastrofiche, il sistema e la professione, resistono. La qualità, l'elemento forte di questa professione è che la voglia di guadagnare, far soldi in poco tempo, è un desiderio che non morirà mai, e che per ogni cadavere finanziario, ci sarà sempre un neonato con lo stesso desiderio e che crederà di essere migliore di chi in guerra è perito. L'apporto, il vivavio di nuove leve è costante, ed inifinito, quanto lo è il genere umano procreato. Il serbatoio non si svuoterà mai, non è successo nel 1979, quando il mercato azionario, la BORSA venne definita come lo strumento defunto, tanto che business week titolò: "l'azionario è morto". Dagli anni '80, invece, è stata un'altra storia, e sappiamo com'è finita. Partecipare con spirito critico a queste manifestazioni, è sicuramente utile, didattico, istruttivo, è pur sempre un'esperienza da vivere per poi confrontarsi, anche con se stessi, ma partecipare confidando, illudendosi di trovare la formula magica, caricando di aspettative l'evento, credo che sia un grave errore.
E' nato un nuovo sito finanziario, si chiama AYONDO.IT, permette di replicare le operazioni dei trader più bravi. E' un'invenzione fantastica, un colpo di marketing di successo, redditizio, infatti, grazie a questo sistema, potranno guadagnare i risparmiatori, e grazie alla grande quantità di eseguiti, ci sarà un profitto a pioggia, che si spalmerà su tutti i protagonisti dell'operazione, banche, trader, sito finanziario ed infine anche risparmiatore. Un amo perfetto, che farà abboccare, tutti quelli (e sono sicuramente molti) che hanno solo l'interesse di trovare la formula magica del guadagno, o di trovare chi per loro porta denaro facile. Tutto funzionerà perfettamente, finchè passerà il taglia erba che raserà le aiuole, lì si bloccheranno gli ingranaggi e ci sarà una profonda selezione, verrà sfoltita la massa, per quanto possano cambiare le mode, le tecniche, le diversità della crisi, gli strumenti, sarà sempre così, è inevitabile, perchè la natura ed i sentimenti dell'uomo, avranno sempre il sopravvento su tutto... e per fortuna!
In ogni caso, non voglio dilungarmi troppo sul tema, vi avviso che su PANORAMA ECONOMY in edicola tra oggi e domani, ho scritto un pezzo proprio su questo tema, se vi interessa...
Qui sotto, proseguiamo con il recupero, altri due pezzi già pubblicati in edicola. Il primo è sul CARRY TRADE, con una spiegazione, spero semplice e comprensibile a tutti, con relativo approfondimento; il secondo è sul rischio Grecia, provando a spiegare la crisi, confrontandola con le precedenti e cercando una possibile soluzione.
Mi aspetto commenti, nonostante la Primavera, sento poca vivacità... come mai?
A plus tard, Buddy Fox

10/APRILE/2011:"Carry Trade is back! Ma veramente il gioco dei cambi è tornato moda dominante e soprattutto, cos’è il Carry Trade? Per capire questa geniale innovazione finanziaria, dobbiamo fare un passo indietro, ritornando al Settembre 2001, i giorni successivi alla caduta del WTC. La tragedia e le concitazioni di quei giorni, costringono Alan Greenspan (l’allora capo FED) ad una mossa storica, portare i tassi d’interesse all’1%, livelli minimi assoluti, un record apparentemente imbattibile, superato qualche anno fa da Bernanke con il livello di 0,25%. Le intenzioni di Greenspan erano quelle di arginare l’eccessivo panico (come gli riuscì nel crack 1987) e castrare una recessione nascente. Successivamente scopriamo che la recessione era solo una finta, e da quel momento si avvia una reale separazione di mondi: da una parte i Paesi Occidentali industrializzati (i vecchi), dall’altra le Economia Emergenti (i giovani). Questa separazione non solo si evidenzia in una differente velocità di crescita economica, ma parallelamente in un differenziale dei tassi d’interesse, ed è proprio quest’ultimo punto il catalizzatore dell’ingegneria finanziaria speculativa. Cos’è quindi il Carry Trade? Il movimento consiste semplicemente nell’indebitarsi nella valuta degli stati con un tasso d’interesse basso ed investendo nei paesi dove il tasso d’interesse alto, la differenza è il guadagno realizzato. Capirete com’è facile comprendere quanto sia semplice ed a senso unico, realizzare guadagni, quando negli anni 2005/06/07 ci troviamo con differenziali dei tassi che vanno dallo 0,25 in Giappone, al 6% in Australia e Nuova Zelanda, per non parlare dell’Europa dove i tassi viaggiavano intorno al 4%. La prova è nei grafici, ci basta guardare il rapporto Euro/YEN, una cavalcata inesorabile che incomincia nel 2001 a quota 90 e termina all’inizio 2008 a quota 170, un costante guadagno che portava gli investitori ad indebitarsi in YEN ed a reinvestire in Euro con un margine di guadagno (sicuro) su grandi capitali del 3%. Dopo il crack Lehman, sembrava tutto tramontato, ma l’effetto liquidità successivo alla grande crisi, il QE1 e poi il QE2, hanno rimesso in moto il sistema. Ma il vero e grande catalizzatore, che ha rimesso in moto il “GRANDE GIOCO DEL CARRY TRADE”, nasce nella notte del 17 Marzo, quando la BoJ in collaborazione con tutte le principali Banche Centrali Occidentali, vendono YEN, tracciando un solco epocale, lanciando un messaggio univoco: “lo YEN si deve svalutare”. La Speculazione odora subito l’occasione, la possibilità di guadagno con pochi rischi, da lì riprende il facile movimento, indebitarsi a tassi bassi senza il rischio valuta, reinvestendo a tassi più alti, vedasi Dollaro Australiano e Real Brasiliano e prossimamente in EURO. Durerà? Quanto durerà?
I mercati vogliono salire, e queste invenzioni, sono carburante per rialzare le borse ed aumentare i portafogli per le future spese dei consumatori. La marea di liquidità alza tutte le barche, Azioni e Materie Prime di ogni tipo, l’unico strumento in decadimento rimangono le obbligazioni. Il vento di Primavera soffia anche sui mercati, questo è il vento in grado di gonfiare una nuova bolla, ricordate che prima o poi dovremo uscire, perché come ogni bolla, anche questa finirà per scoppiare, ed il botto sarà ben più doloroso dei precedenti, farà male, molto male".
BOILER ROOM:
BUONGIORNO, sta caricando, dopo 1,30 ci troviamo davanti alla resistenza importante di 1,40, sopra si apre una Pampa argentina; PIQUADRO, se il settore della moda è sempre più di moda, questo è uno di quei titoli su cui puntare, non solo per l’aspetto grafico ma anche fondamentale, sottovalutato; BMPS è una scommessa, se le banche e la finanza sono il tema dell’anno, e se l’annuncio degli aumenti di capitale sono stati il propellente della ripresa dei rialzi, allora anche questa banca dovrà volare dopo la dichiarazione non più rinviabile, sopra 0,95 sarà certezza di rialzo.

17/APRILE/2011: " O ! straniero tu che vai alla terra dei Lakedemoni dì a loro che noi siamo qui rispettando le comuni leggi". Questa frase è incisa alla base della statua dedicata a Re Leonida, il monumento si trova nei pressi del Passo delle Termopili, dove il re degli Spartani (Greci) combattè strenuamente ed eroicamente contro Serse re dei Persiani. Gli dei dell’Olimpo, guardando la Grecia moderna, maltrattata ed impoverita, sanno quanto il paese oggi avrebbe bisogno di un nuovo Leonida, per contrastare i Barbari delle guerre moderne, la finanza e gli attacchi speculativi.
Aprile 2010, un anno fa esatto, scoppiava la sindrome del “fallimento greco”, successivamente soprannominato “attacco all’Euro”. Con grande fatica si cercò una soluzione, un mese dopo, fu definito un pacchetto di salvataggio, poi chiamato Fondo Salva Stati. La frana sembrava arginata, ed invece, un anno dopo, ci ritroviamo nella stessa situazione, una Grecia vicina al fallimento, formalmente chiamato ristrutturazione del debito. In tutto questo c’è un aspetto positivo, una lezione imparata, l’Italia ed i suoi risparmiatori, sono solo sfiorati da questa tragedia finanziaria. Ricordate il fallimento dell’Argentina di 10 anni fa? Alla domanda, ma siete sicuri dell’investimento fatto? Tutti rispondevano: “ma vuoi che l’Argentina fallisca? Uno stato non può fallire, e poi con quel rendimento…” Dimenticando la regola principale, più alto è il rendimento, più lo è anche il rischio. Quell’esperienza è servita a capire che anche uno stato può fallire, e non solo, anche una multinazionale come Parmalat, e persino una grande e storica banca d’affari come Lehman Brothers. In 10 anni abbiamo imparato parecchie lezioni, siamo quindi tutti diventati dei Gordon Gekko? La malizia finanziaria mi porta però ad un’altra conclusione, e cioè che nei portafogli delle banche nostrane non ci fosse nessun obbligazione ellenica, e quindi nulla di scadente da piazzare. Sappiamo bene che le nostre banche sono piene di BTP ed altre obbligazioni soprattutto tricolori. E se fosse l’Italia il pesce grosso per la speculazione? O se peggio la Grecia non fallisse, avremmo perso un bel rendimento del 13%. In questi anni ho imparato che le operazioni troppo strillate, non si avverano mai, l’Europa farà di tutto per ammorbidire le falle Greche, Irlandesi e Portoghesi, il 2011 sarà ancora un anno propizio per gli strumenti speculativi, c’è un Leonida che combatte con noi, e si chiama liquidità. Ma state ben attenti, perché come ogni bolla, anche questa prima o poi scoppierà, e questa volta il botto potrà essere letale".
BOILER ROOM:
BUONGIORNO, tiene nonostante la debolezza generale, è sempre 1,40 il tetto da rompere, il titolo sembra un bel cavallo di razzo che prestò inizierà a correre; GEOX e quali scarpe migliori per correre meglio? Lateralizza nella debolezza generale, le basta un po’ di positività e vedrete che smalto; FIAT dopo l’euforia di inizio anno si è giustamente sgonfiata, ora abbiamo piastrellato per bene il pavimento, un punto solido da cui ripartire, direzione, nuovi massimi.

Pubblicato da Buddy Fox | Blog friends: leggi anche Fuorimercato

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