31 dicembre 2010

LA ROSA DEI VENTI - 2011 Tentativi di previsione (2000-2010 fine di un decennio)


Siamo arrivati alla fine del 2010, il dieci è uno dei miei numeri preferiti e sinceramente non so spiegarmi il perchè... forse perchè è un numero tondo, o forse perchè era il numero di maglia di Michel Platini e di molti dei miei giocatori preferiti, o forse perchè guardandolo ispira una certa simpatia o sicurezza. In verità di sicuro in questo 2010 non c'è stato nulla, o meglio, avevo le mie certezze, ma in ogni momento hanno corso il rischio di essere sgretolate. Come si dice in matematica quello che conta è il risultato sotto la riga nera, ed il risultato è un mercato Toro, chi ha costantemente scommesso da Gennaio su un ribasso ha sempre perso, ha invece vinto chi è stato convinto rialzista e chi ha sempre comprato sulle correzioni, il resto sono chiacchere. Per il sottoscritto il 2010 è stato pesante, ho subito un lutto, la salute mi ha molto tormentato, mi sono rialzato dopo molte delusioni, ferite che forse sono peggiori di un lutto, evidentemente ho commesso degli errori e se gli ho commessi devo ammettere a me stesso che non solo ho ancora molto da imparare, ma che devo farmi un esame di coscienza e capire dove sbaglio. In questo 2010 non ho fatto un giorno di vacanza, inteso come giorno di stacco mentale, spegnere la mente e e vagare altrove, non solo fisicamente in altri luoghi, che a poco servono se hai la mente occupata, intendo voli pindarici, alienazioni mentali. Ho vissuto molti giorni uguali a se stessi, prove di logoramento da routine, una cosa che ho sempre odiato, sia nell'amore quando avevo una fidanzata o una compagna, sia nella quotidianità, la ripetizione delle azioni distrugge, ma sono andato avanti, dovevo riscattarmi, dovevo ricostruirmi e ci voleva disciplina, costanza ed impegno, mi sono spremuto ed ho esaurito le energie. Risvegliarsi ogni giorno, come un automa, riprendere la cloche del comando e partire per lo stesso volo, con le stesse destinazioni non è facile, forse un giorno rimpiangerò il tempo, forse mi è stato utile per conoscermi meglio. E' stato molto difficile starmi vicino, lo ammetto, se c'è una cosa che non ho disimparato è capire gli altri, mettermi nei loro panni, cercare di ascoltarli e di comprenderli, ma quest'anno ho fatto il lavoro per me stesso. Non tutto è andato bene, anzi, ho ricevuto parecchie picconate, probabilmente mi serviranno, probabilmente sto iniziando ad imparare, ci sono stati momenti in cui sono stato irruento e me ne sono reso conto troppo tardi, momenti in cui perdi l'autocontrollo ed il prossimo invece di cercare di capire, scappa! Ho cercato di sdoppiarmi, guardandomi allo specchio ed a volte mi sono visto lontano, abulico ed è stata una fortuna, ho cercato di reagire in tempo. Il 2010 è stato anche l'anno della grande occasione, ho avuto (anche se provvisoriamente) una mia rubrica, credo sia un grande successo e lo posso solo condividere con Voi, è grazie al vostro sostegno, siete stati Voi l'asse portante e la spinta, forse l'unico merito che ho avuto è stato quello di aver creato qui un bel gruppo, un ambiente piacevole e costruttivo, ma non sono sicuro sia un merito, tutto nasce spontaneamente e se poi c'è stata un'integrazione, potrò dire che nell'inconcludenza della mia vita, qualcosa ho portato a termine;-)
All'inizio del 2010, che io ricordi, non mi sono fatto nessun aspettativa e nemmeno i famosi "buoni propositi", ormai li ritengo un'inutilità, preferisco definirli come i sogni, perchè io credo nella loro realizzazione e per il 2011 ne ho molti, li ho sempre avuti e mai ci rinuncerò. E voi, quali sono i vostri sogni? Cosa vorreste realizzare? Intendo un sogno che volete realizzare per voi stessi e non le solite ipocrisie, qualcosa che volete regalare per batezzare la vostra felicità, scatenate la vostra fantasia e la vostra più profonda intimità.
Fare previsioni per il futuro mi ha sempre affascinato, chi è dotato di presunzione pensa di poter avere sempre una ragione, chi invece mal sopporta queste liturgie rinnega ogni vaticinio, tacciandolo come inutilità e peggio come presa in giro.
Ad ogni tentativo previsionale si sente ripetere sempre la solita frase di circostanza: "Sarà un anno difficile", "Difficile prevedere cosa potrà accadere", "ci sarà molta volatilità" e via con questo registro...
Io mi chiedo, ma quando mai è stato facile, ma in senso totalitario, quando mai è stato facile prevedere qualcosa che ancora non è accaduto.
A me piace semplicemente mettermi alla prova, ben sapendo che se andrà bene sarà un misto di preparazione, esperienza, intuito, fortuna e casaulità. Ogni nuova previsione è un test per capire se ho assimilato nuove esperienze, se ho imparato dai precedenti errori e se il mio istinto uterino si è intensificato o se con gli anni tende a svanire.
L'altra sera con gli Amici del calcio abbiamo fatto la classica partita di fine anno, ormai è tradizione, amo i classici, tendono umanamente ad unire, a fine partita una cena, si è parlato un po' di tutto, finchè si è caduti sul meteo, uno dei ragazzi ha una passione per le previsioni del tempo, il passaggio da lì alla borsa è stato immediato e naturale. Buddy, avanti fai tu la previsione, tovagliolo di carta e penna, molto alla buona, ma che resta nel tempo. Mi hanno fatto arrosto e che puzza di pelo!;-) Mi sono buttato, visto che avevo vaticinato un possibile nuovo ritorno ai minimi (e forse sotto) per il 2014 ho tentato l'acrobazia di fare una previsione per ogni anno da qui a quella data.
Un tovagliolo di carta giallo con le previsioni per ogni anno, la mia firma finale e dietro la firma di tutti i partecipanti alla cena, mi piacerebbe molto fare una foto del "documento" e riportarla qui nel blog, adoro queste cose artigianali, ma il foglio è nella scrivania del Presidente della squadra, il pegno della scommessa è che ad ogni errore o vincita si paga la cena, in questo caso dovrò pagare ogni anno la cena a tutta la squadra!;-)
L'unica cosa di cui sono certo è la mia convinzione, come ho già scritto il prossimo anno sarà il rialzo e adirittura le borse europee potrebbero performare meglio di Wall Street e udite udite, Piazza Affari potrebbe correre!
Con il 2010 non solo si chiude un anno, ma volge al termine il primo decennio del nuovo millennio, un periodo che giudicato solo dalla performance finale, risulta tristemente deludente, ma visto nella sua totalità è stato un periodo di enormi, gigantesche occasioni.
Con la conclusione del decennio si celebra l'innalzamento e la totale emersione dei (ex) Paesi in via di Sviluppo, tanto che se le borse dell'Occidente chiudono il periodo con un conto totale del -20% circa (Piazza Affari adirittura -55%), i Paesi Emersi totalizzano un più 180%, quindi rendimenti annualizzati a doppia cifra! Solo per loro può valere il motto: "Nel lungo termine le azioni vincono".
Provate solo a pensare a quante volte è stato predetto il crollo della Cina, del Brasile o il crack dei BRIC, non ci vuole una grande memoria, tante parole che sono finite nel grande inceneritore della finanza. Nessun crollo, per loro!
E' stato l'Occidente a dover arrancare, una finananziarizzazione del sistema che ha avuto il suo parto negli anni '80 con le scalate a leva della NABISCO, all'invenzione dei Junk Bond della coppia Milken e Boesky, all'azzeramento dei Tassi d'Interesse di Greenspan, fino all'indebitamento del sistema tramite leva, per finire al Quantitative Easing targato Bernanke.
La Leva ed il Debito sono le due armi che hanno affossato l'Occidente e noi Italiani, inconsapevoli anticipatori della moda, dovremmo sapere quanto siano pericolose e deleterie, visto che il problema del Debito l'abbiamo inglobato fin dagli anni '80 e tutt'ora affatica la nostra quotidianità e ingigantisce le paure per il futuro.
La realtà è che l'Occidente è in difficoltà e l'Oriente, dopo essere emerso, ora sale e punta al comando. Questo non vuol dire che io accetti, mentalmente intendo, di vedere un mondo cinesizzato, gli USA e Wall Street rimangono i miei amori e punti di riferimento, ma bisogna essere obiettivi con la realtà che ci circonda e riflettere.
L'Occidente non deve avere paura dell'Oriente, deve salire in groppa della tigre, cavalcare la loro giovane energia, la loro vitalità ed usare l'arma in più, la saggezza e l'esperienza di chi ha già vissuto. Il 2008 sembrava l'anticamera di un disastro irreversibile, nel 2009 si è detto che se il crollo sarebbe continuato il mondo poi sarebbe stato più bello, in borsa si sarebbe comprato facile e sarebbe stata una festa per tutti. Tutti tranne i periti sotto le macerie, a sentire quelle parole il terremoto sembra uno scherzo, anzi l'opportunità per ricostruire quello che non piaceva, ovvero quello che noi stessi avevamo creato. Distruggere e ricostruire, io invece credo che in questo mondo sia più utile riparare, è sicuramente meno profittevole, ma in un mondo incontentabile si deve ritornare ad apprezzare, a pensare prima di agire. Un po' come si facevano le foto con la vecchia Polaroid, prima di scattare si cercava l'immagine migliore, l'inquadratura con l'impostazione che più ispirava un sentimento. Oggi si sparano scatti con il digitale, tanto quello che non piace si cancella e si perde il gusto del momento e della creazione.
Se però dovessi ora sparare le classiche bombe per il prossimo anno, un po' stile Barton Biggs, potrei dire: se devo rischiare nel 2011 punterei finalmente su un rimbalzo forte dei TITOLI FINANZIARI europei, soprattutto italiani; sui rialzi dell'Euro punterei ad incrementare DOLLARI come già scritto per buona parte del 2010; che il GRANO rimane la mia materia prima preferita; che tra i titoli piccoli dovrebbe toccare a BEGHELLI; che i TITOLI DI STATO dovrebbero calare, alzando conseguentemente il rendimento, ma questo lo dicono tutti; l'ORO non darà grande soddisfazioni, ma su questo prezioso scriverò un pezzo relativo ad un'esperienza personale; forse dopo tanti anni il NIKKEY potrebbe strabiliare; lo YUAN subirà una rivalutazione al di sopra delle previsioni generali; gli USA avranno una crescita del PIL superiore al 3%; se ci sarà crescita generale, PIAZZA AFFARI raggiungerà punte di crescita intorno al 20%.
Se deve essere una raffica di previsionale, devo seguire l'istinto, far emergere quello che la pancia produce... altro ora non mi viene in mente, non ho una scaletta, se sboccerà altro, avrò tempo per scriverlo.
Con questo vi auguro una termine d'anno serena e rigenerante, abbiamo bisogno di energia, solidarietà e spirito collaborativo.
Spero di ritrovarvi nel 2011 per un brindisi all'anno nuovo. Cin Cin;-)

Pubblicato da Buddy Fox | Blog friends: leggi anche Fuorimercato

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