09 dicembre 2008

L'angolo del calcio - IN CAMPO COME NELLA VITA?


Avete visto Menez sabato scorso? Danzava come una pattinatrice nella fanghiglia veneta. Il pallone sfiorato come un fioretto, finta a destra, finta a sinistra con gli avversari storditi da continue piroette. Onore a Spalletti, non solo perchè con grande umiltà, dopo aver capito che il suo schema (da tutti lodato) non funzionava più, ha deciso di rimettersi alla lavagna inventandosi una Roma nuova, ma anche per aver aspettato Menez, dandogli più chance. Il mondo, grazie alla crisi potrà cambiare anche questo atteggiamento, oggi non c'è pazienza per sperimentare, o funzioni subito o sei fuori. Ora la fretta potrebbe essere messa in panchina, sono necessarie basi solide, e per queste ci vuole tempo. Questo weekend ho giocato un'ottima partita, mi sentivo in gran forma, la testa funzionava meravigliosamente, e quando il cervello si connette con il piede, puoi mettere il pallone dove vuoi, ti basta mirare. Lo sport è la mia ricarica, quasi meglio di una vacanza, perchè trovi la squadra, ti impegni in qualcosa che ami, scarichi la tensione e ritrovi l'energia positiva. Nel dopo partita, molte volte rifletto su quanto fatto e su quanto si poteva fare, e mi rendo conto che (anche nel mio piccolo) Rocco era veramente uno dei Guru del calcio, un po' il Warren Buffet del pallone. Più gioco e più mi rendo conto che una delle sue massime: "come sei in campo, sei nella vita", sia una semplice, quanto disarmante verità. Si dice che per capire bene una il carattere di una persona, devi farlo a tavola. Molte dei colloqui fatti dal mio capo, sono stati fatti in un ristorante. Anche se è una situazione difficilmente praticabile, credo che lo stesso si potrebbe fare guardando come una persona si comporta sul campo di calcio. Infatti sul tappeto verde ognuno, a seconda delle qualità e del fisico, ha il suo personale atteggiamento. A me piace stare in mezzo, gestire il gioco, sono il classico rompiscatole che richiama la difesa, le marcature, ma sono anche quello che mette la palla davanti alla porta, che fa il cross morbido da spingere in rete. Certo mi piace fare il goal, però preferisco farlo fare, capire come gioca il mio compagno e servirlo al meglio, trovare il feeling e semplificare il compito al compagno. Nemmeno lì sono esente da critiche, anzi mi piace giocare con persone che mi richiamano e mi insegnano, atteggiamenti da mettere in pratica e che formano quella cosa essenziale che si chiama Esperienza. Giocando mi rendo conto che se c'è opportunismo, egocentrismo in campo, il più delle volte è anche nella vita. In campo come fuori. Così sono anche sui mercati, non faccio le stesse cose tutti i giorni, non seguo lo stesso approccio, ma mi sembra più stimolante capire in che ambiente mi trovo, qual'è il modo di agire migliore, per rendere le cose più semplici e più profittevoli. Certo non posso cambiare a seconda del compagno, in questo caso del cliente, altrimenti invece di una camicia (a collo bianco) Brooks Brothers con bretelle, mi troverei addosso quella di forza;-)


Pubblicato da Buddy Fox | Blog friends: leggi anche Fuorimercato

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