06 ottobre 2008
29 Settembre 2008: IO COMPRO! (Dopo il G4 ed il Piano Paulson)
E' arrivata la grande occasione! Finanza, economia, finanza, non si parla d'altro. Tutta la platea è ammutolita, lo spettatore in attesa, si cercano ansiosamente notizie, qualcosa a cui aggrapparsi, su cui sperare o per avere delle conferme. In questo momento (per chi cerca di fare informazione indipendente) Noi siamo la notizia, la sorgente di informazione. I famosi 15 minuti di celebrità di Warhol? Spero di no, nella mia vita spero di meritarne di più. Nonostante gli errori di valutazione (che potrebbero solo essere momentanei), nonostante le occasioni mediatiche che si stanno creando, ho deciso di continuare nella mia strada, quella della sincerità e della trasparenza. Non è più tempo di illusioni, sogni e speranze aggrappate al ghiaccio, prima o poi si scioglie e quando si cade ci si fa più male. Credo si tratti di un percorso di maturazione personale. Lunedì scorso, come al solito, ero affamato di informazione (ho decine di videocassette in cui registro gli eventi, probabilmente è una malattia), aspettavo questo momento ed ora lo voglio vivere, deve entrarmi nel sangue perchè mi si imprima nella memoria. Risultato? L'INFEDELE glissa, per PORTA A PORTA scelta comoda, si dirige sul "Caso Alitalia" e MATRIX? Il giorno dopo avevo la levataccia per prendere il treno delle 5, aspetto MATRIX con fiducia e di cosa si parla? Di Striscia la notizia? So che ci sono delle signore che leggono con attenzione questo blog, quindi mi sono cadute solo le braccia! La disinformazione totale, si evita l'argomento come la peste, si ha paura di trattare cose delicate o è solo la volontà o l'incapacità di materia economico/finanziaria completamente distaccata dalla politica? Questo lunedì si replica, i media avranno il coraggio di trattare l'argomento? Sono curioso di vedere le ospitate. Non stupitevi di nulla, anni fa per parlare del fallimento della Parmalat il Maurizio Costanzo Show invitò Francesco Micheli, la volpe, qualcuno lo ricorda? Con i soldi dell'IPO Fastweb si costruì un veliero, sbattutto in prima pagina da ECONOMY... mi pare. Proprio un bell'avvocato difensore, la volpe dopo avervi mangiato tutta l'uva vi avverte: "cambiate coltivazione, perchè ci sono altre volpi in giro". Passiamo ai mercati, questo lunedì si replica e si riparte con l'ombrello, depressione, terrore, pessimismo andiamo a dormire? Mettiamo la testa sotto la sabbia? La vita continua! Alla radio ho ascoltato un analista che stimo Gianluca Gabrielli, parole pesanti, anche lui ci mette la faccia e anche solo per questo merita stima. Nell'intervista si accanisce contro l'Europa: "in Italia la disoccupazione raddoppierà, in Europa ci sarà crisi nera, le società con debito alto rischieranno molto, persino colossi come Enel...". Ammetto che mi ha fatto vacillare, poi dice: "sono sul mercato dal 1992 e non ho mai visto una situazione simile", allora mi sono tranquillizzato. Vi riporto un passaggio molto importante scritto dall'analista indipendente Lorenzo Marconi: "Sincero come sempre: a settembre ho sbagliato a credere che il peggio fosse passato, ma da qui a cambiar mestiere ce ne corre, come mi suggerisce un gentil signore in una mail. Magari è lo stesso che dopo i suggerimenti di maggio e giugno del 2007 mi dava del guru; non ero un fenomeno allora e non sono un pirla adesso, per dirla alla Mourinho. Il monetario non si vende perchè ora è l'approdo preferito a livello mondiale, insieme ai beni rifugio come l'oro e il materasso. Il mercato obbligazionario è in crisi evidente di liquidità e gli spread tra denaro e lettera nelle quotazioni sono ormai così elevati soprattutto nel segmento delle obbligazioni corporate da non potersi più considerare nemmeno un mercato, ci sono solo venditori che non trovando controparti in acquisto e sono costretti ad accettare prezzi da "non mercato". Il segmento immobiliare è più inchiodato di un'oca sull'asse per il fois gras. Il mercato azionario è paradossalmente in questo momento l'asset più liquido e se qualcuno vuole o deve vendere per "fare cassa" trova in questo segmento buone possibilità di realizzo immediato, ma ai prezzi dettati dal momento negativo di mercato.
La cosa più sensata in questo momento per chi vuole continuare a mantenere il proprio patrimonio è stare fermo. In alternativa si possono cogliere invece ottime opportunità, in un'ottica non di breve termine in chiave speculativa, ma come corretta pianificazione finanziaria mantenendo fede al proprio profilo di rischio, ribilanciando i portafogli e raccogliendo le migliori occasioni sia sul fronte obbligazionario, aumentando la duration di portafoglio, sia sul fronte azionario". Per quanto riguarda la situazione personale, quindi le mie posizioni, preciso subito che non sono entrato in UNICREDIT (rispondo quindi a tutte le email che mi sono arrivate sull'argomento), un bel peccato, era un trade da tentare, forse in questo momento mi manca il coraggio profondo, che va al di la' dello scudo del medio lungo termine, ma che affonda nell'impavidità di chi può diventare qualcuno, costruendo qualcosa. UNICREDIT può essere non solo una bella operazione di breve, ma anche una lungimirante e fruttuosa di lungo, ma non entro, qui ho segnalato solo 2 banche: ITALEASE e UBS e su quelle entro nelle fasi di ribasso, più una terza che a cui dedicherò un articolo a parte. Continuando con l'elenco degli errori/delusioni, andiamo sul valutario, e qui mi voglio pubblicamente rimproverare (chissà che leggendomi possa imparare per il futuro) su errori che ormai stanno diventando una triste consuetudine: per mesi sono andato ripetendo che se lo YEN saliva le borse sarebbero scese, che la moneta su cui investire era lo YEN e che il giorno che le borse sarebbero crollate io sarei stato protetto dallo YEN. Ora mi ritrovo a comprare azioni su prezzi bassi, non sono (per fortuna, e già questo forse è un risultato) in posizioni contrarie, ma sono vuoto di posizioni su YEN (solo YEN di carta), ed allora mi chiedo, dov'è il valore aggiunto? Evidentemente non c'è! Un'altra cosa mi stupisce, in varie analisi per anni si è detto che l'EURO era troppo caro, che il Dollaro doveva risalire, che lo YEN era troppo basso (e lo dicevano ancora quando Euro/YEn era a 130) ed ora? Ora che si sta creando un riequilibrio, gli stessi dicono che si stanno creando delle enormi opportunità di lungo termine?! Sfido il risparmiatore a trovare la bussola e la chiarezza in tutto questo cambiamento continuo senza sosta. Tentiamo qualcosa. Più o meno ad inizio anno ho scritto che mi aspettavo un ritorno dell'EURO/Dollaro in zona 1,36/1,38, qui ho scritto di essere uscito a 1,42, oggi abbiamo toccato quei livelli che allora sembravano fantomatici. Euro long o Euro short? Chi mi affianca mi dice che si può scendere anche fino 1,32, altri tecnici competenti dicono che probabilmente è partita un'inversione più importante. Io invece ho paura per il Dollaro, e da oggi mi rimetto in acquisto di EURO, forse ci vorrà del tempo per vedere i guadagni, ma personalmente non penso che stia ricominciando una nuova era di "dollaro forte" o se lo volete etichettare come "Euro debole". Per quanto riguarda il Petrolio, confermo quanto ho scritto ai lettori, settimana fa, sopra i 130$ facevo previsioni di caduta (anche perchè ero a favore del Dollaro) ora scrivo che non credo ad una debolezza cronica dell'Oro nero. Mi si chiedeva: "pensi che il Petrolio scenderà, quindi è meglio che chiuda i miei ETF?" La risposta, se non sbaglio fu, ricompra quando (se) ritorna in zona 95/90. Ci siamo, anche se potrebbe arrivare anche a 80$, non credo sotto. Ora, anche se ho fatto uno studio sulla svalutazione del Dollaro che è andata a buon fine, non è detto che mi ripeta nella prova del nove, potrei benissimo prendermi un bagno, quindi visto il momento molto delicato, state attenti! Per ultimo le azioni, continuerà l'elenco della mia operatività, ma in differita, perchè non è giusto farlo in diretta, e forse non è nemmeno legale. Cosa succederà? Nel messaggio spot scritto lunedì scorso, specificavo che si poteva assistere ad un ulteriore panicata (si può stimare in un altro 5-10%) e che in altrettanto tempo si sarebbe riassorbita. Ricordate cos'ho scritto alla vigilia dell'ultimo meeting della FED? "Spero che non tagli i tassi, si devono mantenere le cartucce per eventuali momenti peggiori". Ci siamo! Se le cose peggioreranno ulteriormente si arriverà al tormentone: "CHI TAGLIA PER PRIMO?" Anche la BCE è ormai pronta, e non è detto che vada con un mega taglio dello 0,50% e che lo faccia anche a sorpresa. Dimenticavo, attenzione anche alla BoJ potrebbe intervenire vendendo YEN. "CHI TAGLIA PER PRIMO" arriveremo a questo?
Pubblicato da Buddy Fox | Blog friends: leggi anche Fuorimercato
Etichette:
Dollaro,
Euro,
Petrolio,
studio personale sul Dollaro,
Unicredito,
Yen
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento