22 agosto 2008
TRAFFICANTE OLIMPICO - Il trading alla Schwazer o come Bolt?
E finalmente, dopo i giorni delle delusioni, arrivano quelli delle grandi gioie, vittorie sofferte quindi ancor piu' belle. Cosi' in borsa, dopo le correzioni, arriva la gran rimonta, non solo nei freddi numeri di ieri, ma soprattutto in prospettiva futura. Qualche specialist ci aveva raccomandato l'altro giorno di comprare materie prime, vendere borse e dollaro, ricordandocelo con scherno il giorno successivo che Loro "ce l'avevano detto", forse pero' si sono dimenticati di ricordarci di vendere subito, perche' ieri il Petrolio, in un giorno solo, si e' rimangiato il flebile rimbalzo, 6$ in un giorno solo. Pero' maliziosamente (e qui ci vuole!) mi chiedo: "si sono dimenticati, o forse sono rimasti con un palmo di naso". Ci si ullude sempre di averla fatta al mercato, ed invece non va mai cosi', non e' la coda a dimenare il cane, la presunzione nella vita ed ancora di piu' sui mercati viene sempre punita. Ed allora io chiedo a voi: "conviene andare alla ricerca del trade veloce, che ti porta il guadagno immediato, ma anche forti rischi di perdita, oppure conviene allungare lo sguardo e cercare il trend dominante?". Meglio operare come il marciatore Schwazer, sacrificio, impegno, costanza alla ricerca della vittoria, o meglio alla Bolt, tutto e subito immediato, sapendo bene che il rischio e' dietro l'angolo, perdi un colpo ed inizia la palla di neve che si trasforma in valanga. Vi ricordo che secondo la ricerca di KPMG altri 10mila trader sono passati sulla riva del fiume. Diecimila per una professione nascente (che come sapete per il sottoscritto, fine a se stessa, non ha futuro), sono un numero pesante! Questi poveri malcapitati, avranno avuto sicuramente i loro successi ed i loro momenti di gloria, ma quando e' arrivato l'errore, perche' soprattutto quando sei costretto ad operare, quello arriva sempre, e' arrivato l'incubo. Chissa' quanti broker, quante banche, quanti editori e relatori avranno ingrassato, per poi ritrovarsi per terra e frustrati. Come nello sport, la vittoria ed il successo, si raggiungono con la fatica, le scorciatoie portano al burrone. Come dice spesso Lorenzo Marconi "la borsa non e' un bancomat", inserisci l'ordine e subito incassi. Primo la grande fortuna e' di non essere costretti ad operare, questo e' l'elemento importante e secondo, non e' detto che il risultato sia immediato, anzi, meglio sbagliare agli inizi per ancorare i piedi al terreno, e poi si sale. Tornando ai mercati, oggi sui giornali si legge della bacchetta magica di Bernanke e di Warren Buffet, sono bastate le loro confortanti parole per far lievitare i listini, o meglio per far tirare un sospiro di sollievo e allontanare i cattivi pensieri. In verita' (ed e' sempre e solo la mia interpretazione) i mercati la volonta' di salire, l'avevano gia' in corpo, dietro alle quinte si stava gia' allestendo la scena, Bernanke e Buffet hanno solamente aperto il sipario e dato una spinta agli attori. Il Petrolio, con la sua pesante discesa, ha dato un ottimo contributo, cosi' anche l'allontanamento dell'inflazione, pero' in questo caso mi viene da pensare sulle frasi usate tipo: "i tassi fermi aiutano Dollaro e Wall Street", questa concetto potrebbe ribaltarsi in futuro, perche' era stato proprio il timore di una stretta creditizia in USA a far salire l'appeal per il Biglietto Verde. Sono le magie del Sentiment! E cosa si diceva di Lehman? Non doveva fallire? Ieri invece e' stato uno dei carburanti del rialzo, ora si ragiona vedendo il bicchiere mezzo pieno, Lehman sara' salvata o forse scalata, l'importante e' che non fallisca, mentre Fannie Mae e Freddie Mac potranno anche crollare in borsa, ma prima o poi il Tesoro interverra' in salvataggio. Nei momenti di euforia dobbiamo pensare che la FED non e' la Caritas che elargisce a tutti, altrettanto nei momenti di crisi dobbiamo ricordare che la Fed funge anche da Pronto Soccorso e da supporto. Cosa voglio dire, non gettiamoci sui rialzi a comprare, ma raccogliamo sulle discese, che e' poi il mantra che vado ripetendo dallo scorso Febbraio, e mi pare che, anche se i punti di vista possono essere diversi, sia questo il titolo del tema di quest'anno. Dai dati che raccolgo, permangono i problemi tra chi ha piu' debiti, cioe' tra i Junk Bond e soprattutto nel costo dei crediti per i titoli a basso rating, mentre rimangono stabili sui titoli ad alto rating, e probabilmente non e' una brutta notizia, il mercato screma e non vede piu' tutto brutto o tutto bello, ma razionalmente fa selezione. Questo fa pensare che il marcio verra' portato in discarica, quindi tra i piccoli qualcun'altro fallira', ma chi e' bello e sano, verra' premiato. Il gufo Nouriel Roubini accentua il suo pessimismo gettando il carico: "la crisi sara' piu' lunga e le perdite piu' pesanti". Il piu' lungimirante Draghi parla di quadro complicato, sara' duro risalire la china e ci vorra' piu' tempo. Questo non vuol dire che la borsa dovra' per forza scendere. Berlusconi intanto si e' accorto che sventolare il fantasma del '29, anche se in modo propagandistico e' un vantaggio (sotto il peggio non si puo' scendere, e tutto quello che arriva e' merito nostro), dal punto di vista generale e' piu' proficuo e ragionevole incoraggiare che scoraggiare, in questo caso contraddisce il fido Tremonti. E Warren Buffet cos'ha detto di cosi' importante da eccitare tutti gli animi? "Le borse sono piu' sexy di un anno fa, meno care e piu' attraenti". Banalita' disarmante, un suo classico. Se ci pensate bene, in borsa e' piu' facile guadagnare con la semplicita' piuttosto che con tecniche articolate ed a volte complicate. Lui c'e' riuscito, possiamo farcela anche noi, o almeno provarci...
Pubblicato da Buddy Fox | Blog friends: leggi anche Fuorimercato
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