04 aprile 2008

NELLA TANA DELLA VOLPE: Buddy Fox incontra...DL (Operatore Big, estremamente geloso della sua privacy)


Venerdi' sera, tramonto meraviglioso, si conclude una settimana di borsa ricca di belle speranze, tante quante riesce a regalarne questo cielo primaverile. Il clima giusto per riprendere e pubblicare la prima di una serie di interviste. Da chi cominciamo? Riprendiamo dall'inizio, cioe' dal personaggio che ha inaugurato questa fortunata (?) rubrica: DL, importante operatore di Piazza Affari mascherato nel suo misterioso nick, un architetto dei grafici, elegante con il book in punta di fioretto, ma allo stesso implacabile nel colpire i mercati, siano essi rialzisti che ribassisti. Occhi che sanno vedere oltre i recinti di borsa, nelle sue vene non scorre il sangue, ma il nastro del mercato, lui si che possiede l'Animal Spirit. Per chi non ricorda la precedente intervista, voglio ricordare brevemente il clima del tempo, il nostro indice viaggiava stabilmente sopra i 40,000, banche al galoppo in piena bolla liquidita' e derivati, ma il suo radar vedeva Orso, un target di FIB a 28,800. Certo, non puo' essere tutto al millimetro, ma la sostanza e' strabiliante! (cliccate qui per rileggere) . Che ne dite? Anche per quest'intervista c'e' molta carne al fuoco, e molte rivelazioni che potrebbero anche stupire! Buona lettura... e buon weekend!

1) Esattamente un anno fa (o quasi) volavamo sopra i 40,000 verso i precedenti record bolla 2000, ed ora, un anno dopo, gli indici si schiantano e tutto sembra cambiato. Che dire, dobbiamo stropicciarci gli occhi, quei 28,800 vaticinati sono stati appena sfiorati, 29,000 circa e' stato il minimo del nostro FIB. I lettori del Volpino sono sempre molto esigenti, ed ora l'aspetta la prova del nove, quale sara' la possibile evoluzione di questa crisi? C'e' chi punta ad un recupero per fine anno, chi invece vede solo l'inizio della catastrofe, lei da che parte sta?
Dalla parte della catastrofe, naturalmente. Con una piccola postilla. Che di catastrofi ce ne sono state tante e tante, e oggi siamo di fronte semplicemente a una nuova edizione. Forse un po’ peggiore delle altre, per gli Usa, ma teniamo presente che oggi se nel Midwest qualcuno va in rovina e esce dal ciclo economico, a Shangai nello stesso momento qualcun altro si sta arricchendo e contribuisce positivamente allo stesso ciclo. Oggi l’economia mondiale ha trovato altre locomotive, che possono calmierare gli eccessi nordamericani. Io credo nella Fine del Mondo, ma credo che avrà poco a che vedere con le borse. Quindi: catastrofe sì, ma da domani probabilmente ci si riprende. 28.800 per me è un livello possibile, ma estremo, se mai si arrivasse in quell’area mi considererei ancor più di oggi in piena area di acquisto.

2) Allargando la visuale. Siamo nel bel mezzo di un'immensa crisi finanziaria, ed in questo periodo fioriscono scenari leggendari, "personaggi malvagi", storie di malaffare, molta carne al fuoco, sufficiente per fare una pellicola da Oscar in stile "WALL STREET". C'e' chi ora dice che ci aspetta un nuovo '29, chi dice che gli USA entreranno in una recessione micidiale, chi immagina un futuro simile allo sboom giapponese di fine anni Ottanta. Troppo pessimisti o dobbiamo veramente pensare al peggio? E cosa pensa dell'affare Kreviel e del crack Bear Stearns? Possibile che le banche europee abbiano resistito alle tentazioni delle facili cartolarizzazioni?
Ripeto. Per gli USA la strada è lunga, i problemi giganteschi. Ma proprio l’affaire Bear Stearns ha cambiato (in meglio) le carte in tavola. Prima il sistema poteva pensare di avvitarsi in un fallimento a catena, rischio che comunque si è corso, mentre ora c’è in campo la Fed, che dispone di risorse illimitate, e quel rischio si è fatto molto più lontano. Kreviel è un discorso diverso. La sua posizione, per generare 5 mld di perdite, doveva avere dimensioni tali da rendere necessarie centinaia o migliaia di operazioni solo per crearla, la posizione, e lo stesso vale per le “false coperture” che hanno ingannato i sistemi di risk management. Per cui è abbastanza plausibile che in Soc Gen la cosa fosse risaputa. Ma il sistema del credito europeo non ha nel dna le esposizioni eccessive di quello statunitense.

3) L'ultima domanda e' dedicata alle "previsioni secche". Le Materie Prime sono una sua specialita', a pelle, senza ritegno, quale futuro per ORO e PETROLIO?
E soprattutto, ricominciamo ad accumulare Dollari?
Io a 1,60 mi sono girato al 70% sul dollaro. La mia ottica è di lungo termine, cioè... circa 2 settimane. Mi deve scusare per la risposta irriverente, ma lei la domanda l’ha fatta a un povero trader, che non vede più in là.
L’oro è troppo caro per me, lascio. Il petrolio per qualche giorno l’ho shortato, cerco un backmove verso i 92-98 dollari. Credo che una fase di rialzo sia terminata, e che per un po’ non vedremo nuovi massimi. Tuttavia, quando eravamo sotto i 50 io parlavo dei 100 dollari. Ora per le stesse cause io parlo dei 200 dollari. Fin qui la mia previsione, a 1-2 anni. Se poi me lo domanda come essere umano, il che è a prescindere dai mercati, io personalmente tifo per un petrolio talmente caro che finalmente smetteremo di utilizzarlo e di suicidarci tutti, collettivamente.


Che ve ne pare? Si potrebbe sperimentare un mini dibattito, tavola rotonda. Vediamo quanti mi scrivono. Buon weekend!

Pubblicato da Buddy Fox | Blog friends: leggi anche Fuorimercato

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