08 marzo 2008

BANCARIO PRESSATO DAI BUDGET - Lo sfogo sul PLUS24 (Sole24Ore)

Con il solito ritardo, ho appena letto il Plus24 (l'inserto settimanale del Sole24Ore) del 1 Marzo e sono rimasto molto colpito da una lettera scritta nella rubrica "LA POSTA DEL RISPARMIATORE", scritta da un bancario contro il sistema in cui lavora. Voi l'avete letta? Mi ha molto colpito perche' dalla lettere emergono spunti e descrizioni comportamentali che sono sempre stati tratti importanti della mia filosofia comportamentale. Nel leggere quell'atto "di accusa", ognuno avra' tratto le sue considerazioni, emergono sentimenti forse un po' repressi, molta amarezza, le accuse di una persona tradita e molto delusa. Pur cercando di comprendere lo stato d'animo della persona, e' doverosa un'opera di filtraggio. Qui non si tratta di un'accusa verso l'operatore bancario in senso generale, truffatore senza scrupoli, ingannatore e mangia risparmio e risparmiatori a tradimento. Qui si tratta di accusare il sistema bancario dalla testa, dove partono le direttive e l'atteggiamento comportamentale che ha il suo unico sfogo nel rappresentante che si presenta allo sportello davanti al pubblico. Generalizzare e' sempre e comunque sbagliato, ma i casi degli ultimi anni, che certo non saranno gli ultimi, e l'attuale stato comatoso nel sistema del risparmio gestito denotano una cronica disaffezione dovuta al maltrattamento del prossimo, in questo caso il prezioso e sudato risparmio del risparmiatore. Con questo non voglio dire che tutta colpa di una parte, assolvendo l'altra, infatti ho sempre detto che in Italia c'e' una grave mancanza di cultura finanziaria, che la Borsa e' ancora vista come un gioco, come una bisca, come il Lotto, che non c'e' volonta' nell'informarsi, nell'approfondire temi semplici ma fondamentali. Un'ignoranza che non vuole essere un'accusa, un'offesa alla persona, ma una grave carenza, che poi viene pagata, e sfocia nella disaffezione, nella mancanza di fiducia, ed in accusa che forse dovremo rivolgere anche a noi stessi. Questo blog e' nato come vetrina per il sottoscritto, ma anche come supporto per il lettore che avesse la volonta' di documentarsi, informarsi, capire ed aumentare le proprie conoscenze. Perche' non accuso il bancario? Perche' ho sempre pensato (e questa lettera ne e' la conferma) che il povero sacrificato allo sportello, fosse quasi un'anima sacrificata, gli ordini arrivano dall'alto, si deve fare il budget, quindi si deve vendere, la merce non puo' rimanere in magazzino. Ho sempre paragonato le obbligazioni Parmalat alla carne avariata del macellaio. La merce non puo' marcire in magazzino, deve essere venduta, o almeno si deve provare. In questo caso le obbligazioni Parmalat o Argentina (per parlare dei casi piu' eclatanti), erano la carne avariata, ed il risparmiatori, invogliati dall'avidita' dei rendimenti o da qualsiasi altro condimento, si sono tuffati senza la pur minima conoscenza o informazione. Mi sono sempre scontrato con i miei genitori per il classico posto in banca ed anche con gli amici che mi hanno sempre ripetuto che la mia strada e' la piu' dura, continuamente in salita, "Buddy perche' non vai in banca, li' puo' mettere a frutto tutte le tue qualita'", "Buddy sei pazzo a non aver accettato il posto in banca" etc etc. Ho sempre risposto che finche' potro' non lo faro', perche' io non potrei mai vendere al risparmiatore delle cose sbagliate, sapendo che queste sono sbagliate, la mia coscienza non potrebbe permettermelo! Questo e' sempre stato parte della mia filosofia. Chi opera allo sportello non deve essere obbligatoriamente un esperto di mercati, il suo compito e' soprattutto vendere. Ci sono molte cose che un bancario e' capace di fare, ed io invece farei solo danni, ma per quanto riguarda i mercati, io credo di capirci qualcosa, e quindi come potrei considerarmi un conoscitore della borsa e del suo insieme e vendere "carne avariata"?! Ho una coscienza, ho degli ideali, e finche' potro' li manterro' in vita. Ho sempre detto e pensato che "quando sbaglio lo faro' per demeriti miei e non perche' sono stato costretto". SENZA CONFLITTI D'INTERESSE. L'ho detto quando non avevo nemmeno vent'anni, ed ora lo vedo scritto in una lettera del Sole24Ore da un operatore, e' una soddisfazione che ripaga molte delusioni. Quando vedi e senti il risparmiatore tradito che ritorna nel luogo del delitto ricadendo nell'errore pensi che la tua e' la battaglia del Din Chisciotte contro i mulini a vento. Informazione, cultura, interesse, buona volonta' sono elementi importanti per poter invertire la curva del risparmio tradito. Non e' mai troppo tardi.

Pubblicato da Buddy Fox | Blog friends: leggi anche Fuorimercato

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