08 febbraio 2008

CAVEAT EMPTOR - parola di Lorenzo Marconi

Da questa settimana (ammetto con un po' di ritardo a causa mia) avra' inizio una nuova rubrica ed una nuova collaborazione per questo piccolo Blog: "CAVEAT EMPTOR". Sostanzialmente la rubrica contiene la newsletter di un importante (e soprattutto indipendente) analista: Lorenzo Marconi. La pubblichero' ogni primo venerdi' del mese, cosi' avremo tutto il weekend per legggere il documento con molta calma. Un altro piccolo mattoncino, per rendere questo blog sempre piu' utile ed a piu' voci.
"Newsletter febbraio
Coerenza uguale a confusione.
Sarà per il casino dei mercati, scatenati dalla recessione o meno del paese a stelle strisce; a proposito voi l’avete capito leggendo i commenti dei grandi economisti se l’america è in recessione oppure no, secondo noi non l’hanno capito nemmeno loro.
Per fare chiarezza: a dicembre le previsioni per il 2008 ( quelli bravi li chiamano outlook) erano quasi tutte positive. A questo proposito è d’uopo una riflessione: a dicembre le grandi case d’investimento non sono mai negative, non si sa se perché a natale siamo tutti più buoni o perché bisogna preparare il terreno per la raccolta di gennaio, dove le reti di distribuzione di prodotti finanziari, con febbraio e marzo fanno il 60% del fatturato.
Fatto sta che per pura sfortuna, perché il mercato è andato dalla parte opposta, i mercati azionari sono stati bersagliati dalle vendite con titoli che hanno perso con percentuali in doppia cifra.
A questo punto le stesse case d’investimento hanno diramato una serie di dispacci d’urgenza dove scrivevano, non che si erano sbagliati, certo che no. Il mercato sorpreso dalla forse, non certa e palpabile , ma solo paventata recessione aveva spinto gli investitori a vendere massicciamente e l’effetto domino partito dalla caduta delle borse americane aveva coinvolto l’Europa e la ricchissima Asia, con il malato cronico, il Giappone, che in tutto questo casino faceva meno la figura dello sfigato. Chiaramente dopo tutto sto ribasso ecco il consiglio illuminato: quello di sottopesare i portafogli azionari (underweight sempre per quelli bravi) in ottica di protezione da ulteriori ribassi imminenti, nell’ordine di un venti percento. Che cosa è successo sui mercati a questo punto; i titoli azionari hanno cominciato a rimbalzare perché inaspettatamente, come direbbe Trichet rischiando di seminare il panico tra gli operatori, quel mattacchione di Bernanke ha abbassato a sorpresa i tassi di quel pizzico di uno 0,75% che Mike Bongiorno avrebbe salutato con un classico” fiato alle trombe Turchetti.” Ed ora?
Certamente l’avrete capito, qualcuno adesso comincia a dire che è tutto finito, che la buriana è passata e che si potrà riprendere a comperare azioni in ottica di medio periodo.
Che confusione.
La colpa chiaramente non è di nessuno, perché come si è visto in Francia, dove ci insegnano come si conquistano le italiane, ci hanno anche fatto vedere come il mondo del lavoro ormai sia avanti anni luce rispetto al bel paese. Si cari miei, il messaggio di speranza per chi lavora nella finanza, quella senza le mostrine gialle, o nelle vituperate banche arriva da SocGen, dove un quadro di belle speranze si fa un baffo di controlli e controllori e si sputtanicchia quei 5 miliardini di euro( per chi fa i conti in lire sono i 10.000 miliardi di una volta, altro che vecchio conio, questa è carta che canta). Pensate ha fatto tutto da solo, quasi come un emigrante italiano in america. Il giovane aveva un sogno e l’ha realizzato, dimostrare a tutti che era molto bravo.
Ma come siamo rimasti indietro; per un fido strascicato, nelle nostre vecchie e obsolete banche ci vogliono le firme di almeno due funzionari di cui uno che abbia almeno un figlio e un nipote neoassunto e in Francia le banche sono uno splendido fai fa te, dove, solo se siete molto bravi e avete un sogno, non comperate il trapano e la mensola, ma vi portate a casa un megapacco da cinque miliardi. Ma cosa ci volete fare ognuno ha quel che si merita: noi un menestrello della giustizia che è conosciuto all’estero per il suo “I am my wife” e fa cadere il governo, loro hanno un presidente della repubblica che bacchetta il capo della BCE per la sua politica e gira il mondo con la modella che pubblicizza però una vettura italiana.
A questo punto l’unica vendetta possibile è in mano a Lancillotto Profumo che, potrebbe valicare le Alpi conquistare Catherine Deneuve e comprare Société Générale".


Pubblicato da Buddy Fox | Blog friends: leggi anche Fuorimercato

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