22 dicembre 2007
NELLA TANA DELLA VOLPE #SPECIALE INTERVISTA NATALIZIA# : Buddy Fox incontra... Lorenzo Marconi (analista e consulente indipendente)
Sono molto orgoglioso dell'intervista fatta, sia per i contenuti che considero molto importanti e di supporto per il lettore che consultera' questo blog, ma soprattutto per l'ospite che sono riuscito a portare in questo sito, autorevolissimo, pragmatico, educativo, un faro per gli investimenti. Un'intervista che potra' essere riconsultata nel tempo, non tanto per le previsioni, ma per le nozioni utili per l'operativita' di ognuno di noi, qualcosa da estrapolare e da mettere in pratica nella nostra quotidianita' operativa. Lorenzo Marconi e' non solo un affinato analista tecnico, molto preciso, disciplinato e lungimirante, ma e' anche uno studioso ed un docente della psicologia applicata alla borsa. Molto note sono state le sue rubriche e le analisi pubblicate da numerosi giornali e settimanali. Il suo carisma e' sconfinato, pochi peli sul petto, molti sullo stomaco, quello che dice pensa e molte volte risulta verita'! Non voglio aggiungere altro, leggiamo l'intervista, e se volete... dite la vostra!
1) Siamo arrivati alla conclusione di questo agitato 2007, il primo anno negativo dopo 4 anni di Toro scatenato. Con le prime negativita', arrivano per i risparmiatori le solite difficolta', molti sono rimasti incastrati a prezzi alti, altri hanno venduto in forte perdite commettendo i soliti errori. Eppure leggendo tra carta stampata e siti online tutti avevano previsto tutto, sono in molti a vantarsi del "l'avevo detto". Mi chiedo come sia possibile visto che le ultime statistiche tra i gestori dicono che 8 operatori su 10 non battono il benchmark e che il 70% dei trader online non sopravvivono e mollano la presa in forte perdita, com'e' possibile che tutti prevedano sempre ottimamente il futuro salvo poi trovarsi nel classico mal comune mezzo gaudio?
Intanto cominciamo con il dire che è un anno negativo per Piazza Affari e per il giappone ma non per altri. Certo gli altri indici in chiave prospettica non sono certo messi bene, ma almeno per il 2007 salvo tracolli pure possibili, chiuderanno con il segno positivo. Tralasciando gli outlook di dicembre per l'anno che verrà dove le previsioni dei gestori long only sono sempre positive e come nella canzone di Lucio Dalla sarà festa tutto l'anno e sarò tre volte Natale, il 2007 era atteso come un anno di grossi risultati, le azioni erano correttamente valutate e per quello che sembrava eccessivo il refrain era lo stesso di sempre come nel 2000 ci siamo sentiti dire "ma questa volta è diverso" li ho comprato put finchè avevo fiato e soldi. Vero è che il credit crunch era veramente inatteso ma con la liquidità si era esagerato, ma da quello che si è visto in questi giorni mi sa che la palta che c'è in giro è molta di più di quella che ci raccontano i giornali e che le banche probabilmente dichiarano. (non parlo delle italiane, quelle non hanno mai niente che non va per definizione). Detto ciò purtoppo la memoria storica di tutti è corta per cui saltare sul carro delle valutazioni ex post è molto facile, anche se poi si fa confusione. Infatti mi sono sentito dire che se uno prevede che i mercati scenderanno e qusto avviene è perchè a furia di dirlo prima o poi avrà ragione. Inoltre qualcun altro ha detto che anche se si fosse venduto nelle fasi di rialzo i risultati di molte gestioni sarebbero stati gli stessi di chi è rimasto fermo con la roba in portafoglio. Altri dopo aver dichiarato per mesi che l'equity era correttamnete valutato a fine novembre hanno detto che era ora di proteggersi. Che altro devo dirle? In borsa si dice che è meglio perdere in gruppo che guadagnare da soli, ma su questo tema faremo un approfondimento in un'altra occasione, perchè il tema lo merita. Anche sul tema legato al comportamento dei trader fai da te entrano in gioco molte componenti emotive inconscie che vanno spiegate e commentate con lo spazio che meritano. In generale è comunque più facile prevedere che gestire.
2) A sentire la maggioranza dei risparmiatori prima della correzione, erano in molti a festeggiare performance a 2 cifre, ostentando un'avidita' mai doma. Con la correzione si sentono i soliti lamenti, colpa delle banche, colpa dei tassi, colpa dell'inflazione. La colpa e' sempre di qualcun altro, mai una riflessione personale, mai un'autocritica, mai un'autoanalisi. Allora mi chiedo, come mai se la colpa e' sempre delle banche, il risparmiatore si affida sempre ai prodotti gestiti dalle banche, spesso inefficienti e con costi eccessivi relegando ai margini la gia' debole (ma competente) consulenza indipendente? Si tratta dell'incurabile malattia del risparmiatore, cioe' il cronico autolesionismo oppure la colpa e' dei mercati che in Italia sono percepiti ancora come un gioco, o peggio un grande Casino'?
Che volata caro Buddy, Martinello non avrebbe fatto meglio ai tempi di Cipollini. Il problema è che perdere fa male e ammetterlo di più, per cui la ricerca dell'alibi è lo sport preferito dal risparmiatore, che difficilmente si presta ad una attenta autoanalisi. Ma questo se può consolarla lo fanno anche molti trader e non solo i più sprovveduti. Sul fatto dei prodotti offerti dalle banche ma non dimentichi le assicurazioni e le poste, questo è il male della vendita push e delle classifiche dei rendimenti. I prodotti finanziari ancora oggi vengono venduti in base a quanto rendono e non a quanto fanno rischiare. La pianificazione finanziaria è ancora relegata al ruolo di mestiere di artigiani, molti bravi e preparati private banker e promotori lo fanno tanto quanto i consulenti indipendenti, ma lo sport è di nicchia quanto il polo. Il calcio e non le dico dove perchè siamo sotto Natale è ancora lo sport preferito e facile da capire per tutti, quanto poi questo atteggiamento sia anche utile, ne dobbiamo discutere. La consulenza indipendente, attività frequente in altri paesi finanziariamente più evoluti è ormai una consuetudine consolidata nel tempo, in italia e attività nuova di nicchia utilizzata da pochi, ma ricchi. Per alcuni è addirittura uno status. Family office e wealth management non sono un invezione del clero,i nomi sono altisonanti, ma sempre di consulenza si tratta, che è una cosa differente dalla vendita di prodotti finanziari tout court. E' brutto da dire ma il risparmiatore retail avrà sempre un'offerta consulenziale bassa, ma molti patrimoni meriterebbero da subito ben altre attenzioni. Il valore spesso non è erogato e altrettanto molto spesso non è percepito, molti evidentemente non soddisfatti da un servizio adeguato o perchè scettici o perchè pigri o altro dicono che non vogliono pagare la consulenza su una cosa che la loro istituzione fa già gratis. Prendendo per buona in generale l'affermazione, nello specifico di alcuni i cui portafogli mi sono noti, mi vengono spontanee alcune metafore non riportabili e mi limito da dire che sia una panda rubata e una ferrari sono entrambe due macchine, ma la qualità è differente. Il prezzo a volte è un fattore di qualità e questo chi ha patrimoni consistenti dovrebbe saperlo bene. Ma farlo capire sul tema della consulenza finanziaria indipendente non è facile, ma poi spesso per fortuna parlano i risultati.
3) Fine 2007, quale miglior momento per delle previsioni sul nuovo anno che sta per arrivare? Tendenze principali? Titoli preferiti? Ci aspettiamo qualche chicca per gli affezionati lettori dell'Angolo del Volpino...
Il mercato azionario continua a dimostrare la propria fragilità. Il rimbalzo dicembrino iniziato a fine novembre trova numerosi ostacoli sul proprio cammino. La recente decisione sui tassi, ampiamente attesa e scontata (nulla di fatto per la BCE, riduzione di 0,25 da parte di banca d'Inghilterra, Canada e Fed) è stata salutata con un ribasso deciso dei mercati azionari statunitensi che hanno trascinato le altre borse mondiali. Certo che se questo doveva essere uno dei mesi migliori, in chiave prospettica siamo già pronti con l'elmetto in testa in attesa di quelli meno belli. Il sostegno delle banche centrali è palese ed è stato ampiamente dimostrato dalla costituzione del fondo di liquidità anticrisi che però lascia aperta la porta ad una riflessione: è la prima volte che viene impostata un'operazione anticrisi di questa portata e dimensione a dimostrazione che tutto ciò che è stato scritto di tranquillizzante nei mesi scorsi sulle dimensione del credit crunch viene ribaltato. L'iniziativa conferma senza ombra di dubbio la gravità della crisi sistemica in atto. Lascia aperta inoltre la possibilità di ulteriori riduzioni dei tassi americani, dove la recente riduzione dello 0,25% appare come la prima di una serie reiterata nel tempo.
Sul fronte del portafoglio, il semaforo passa purtroppo nuovamente sul rosso. Dal comportamento dei mercati azionari degli ultimi giorni riteniamo che i primi mesi dell'anno saranno critici soprattutto per il settore bancario ritornato prepotentemente sotto pressione, in chiave chiaramente negativa. Sia da punto di vista tecnico, sia in ottica di analisi fondamentale dove la riduzione degli utili peserà sulle scelte future anche dei più ottimisti che ritengono ancora adeguatamente prezzato il valore delle azioni, il messaggio prospettico è improntato non solo alla prudenza ma alla negatività. In ottica di asset allocation crediamo che nei primi mesi dell'anno i portafogli debbano mantenere un atteggiamento prudenziale con prevalenza di obbligazioni e hedge fund. Per chi fosse distratto e ottimista ad oltranza il messaggio è : vendete !!!
In ottica di accumulazione di portafoglio e non in ottica di trading, riteniamo di suggerire Hermes sulle debolezze intorno a 80/82 : su questo titolo a prescindere dalle voci e dai rumors che si sono inseguiti durante l'anno ci piace sottolineare come anche nei momenti di maggior pressione negativa sui prezzi i volumi di contrattazione rimangono pressoché inesistenti, segno che prima o poi qualcosa dovrà accadere. A fine febbraio scade un patto di sindacato e vedremo cosa bolle in pentola ricordando che è sempre in atto un buy back della società deliberato e iniziato dopo l'assemblea 2007.
Dopo eventuali reiterate riduzioni dei tassi che potranno favorire eventuali riprese dei corsi azionari nella secondo semestre potremo sfruttare le debolezze dei prezzi per appesantire la parte equity.
Tutto naturalmente senza la proverbiale boccia di cristallo e per quello che possono valere le previsioni di un analista...
Difficile, veramanente difficile la vita per la consulenza indipendente... Buon Natale a tutti!
Bud Fox
Pubblicato da Buddy Fox | Blog friends: leggi anche Fuorimercato
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