18 settembre 2007

On the floor - NORTHERN ROCK


Quando si dice "tutto il mondo e' paese". E' proprio vero, persino lassu', nella compostezza che contraddistingue gli inglesi, nella loro profonda cultura economico/finanziaria, la paura ed i timori, fanno vacillare quelle che erano fino a poco tempo fa delle certezze. I media, in questi giorni, stanno facendo il loro mestiere, come e' sempre stato. Enfatizzano il bene e il mano, l'effetto megafono e' nel dna della professione. Il problema e' che trattano un argomento delicato con troppa superficialita', usando termini, come dire, poco adatti. La crisi dei mutui viene sparsa su ogni notizia, come il prezzemolo in qualsiasi piatto. Non e' proprio cosi'. La Northern Rock (citando l'ultimo caso in ordine di tempo), non ha investito nulla o quasi nei mutui subprime americani. Il problema e' che la Northern Rock non ha convenienza a chiedere prestiti ad altre banche, perche' i tassi sono troppo alti, il credito si e' ristretto, e tutti gli strumenti che prima venivano trattati allegramente, ora pesano come macigni. Il problema e' la mancanza di FIDUCIA, sia tra risparmiatori e banche, ma anche tra banche e banche. Le immagini della Northern Rock rievocano un 1929 che io naturalmente non ho vissuto, solo sentito attraverso racconti e letto in articoli. La paura, anche se immotivata e la scarsa fiducia sono mali peggiori di qualsiasi crisi, perche' ci fa vedere anche cose che non esistono. L'economia va ancora molto bene, ed anche se si scende di qualche punto di crescita, si scende da livelli molto alti. La liquidita' c'e', e' solo parcheggiata, o meglio, nascosta. L'altro problema della Northern Rock, sono i tassi, e qui si torna sul tema su cui sto battendo da inizio anno!!! Tassi alti, in un economia forte, ma che si gonfia in modo indiscriminato nel settore immobiliare, con un credito scialacquato, prima o poi il motore batte in testa, non ci vuole un genio a capirlo. Ho iniziato a martellare su questo tema, dall'inizio di questo 2007, perche' la situazione mi sembrava ormai insostenibile, e perche' questa forza economica avrebbe inevitabilmente spinto i tassi verso l'alto, la lingua che batte dove il dente duole. Prima o poi la carie fa sentire la sua presenza e chiama il dentista. Questa sera, non credo che Bernanke con il primo taglio, fara' la magia. Nemmeno Greenspan ci e' riuscito. Questa sera iniziera' l'opera. L'impresa sara' ardua, bisogna riportare la FIDUCIA, pero' senza lasciare impuniti quelli che su questo "credito facile" hanno marciato, creando i mostri che oggi tentano di colpire il corpo economico. Per ora la crisi rimane limitata allo spazio finanziario, ma se la paura e la sfiducia continueranno la loro marcia sulla psicologia del consumatore, risparmiatore, allora si, saranno cacchi amari... ma io per primo, ho ancora fiducia!
Felice giornata!

pubblicato da Buddy Fox
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