15 gennaio 2007
MONDAY MAIL (Euro/$)
Ritorna con l'anno nuovo l'appuntamento di corrispondenza del lunedi' con i lettori. Sfortunatamente non ho ricevuto nessuna e.mail, colgo quindi l'occasione per riprendere il mio argomento preferito: l'andamento del DOLLARO. Era l'autunno del 2005 e l'Euro dopo i fasti del 2004 piombava in una debolezza cronica a discapito di un Dollaro che secondo molti era pronto per ritornare all'antico splendore. Le cause? Le piu' disparate: dai referendum popolari che bocciavano la Costituzione Europea, ai disordini nelle banlieu parigine, ad una fantasiosa (spero provocatoria) ipotesi di uscita dell'Italia dalla Moneta Unica, fino ad una debolezza cronica dell'economia europea. Fin qui le scuse piu' disparate per non dire assurde. Le motivazioni serie erano invece altre: il differenziale dei Tassi d'Interesse tra le due sponde dell'Atlantico e soprattutto il rimpatrio dei capitali da parte dei Big dell'industria Americana. L'effetto di quest'ultima pero' aveva tempo limitato, infatti con l'inizio del 2006 questo arrivava scadenza. Alla fine del 2005, avendo fissato come livello di acquisto la zona di 1,20, mi sperticavo giustificando le mie idee di lungo sul ritorno della debolezza del Dollaro, ed essendo il "gioco" delle valute un raffronto tra due forze, nuova forza sull'Euro. C'era chi mi criticava e chi invece era d'accordo con le mie idee che trovavano in questa momentanea forza di Dollaro targata 2005 solamente come una pausa del lungo ciclo di ridimensionamento del Biglietto Verde. A tal proposito l'amico S.P. mi proponeva il suo interessantissimo pensiero (Novembre 2005) che qui sotto andro' a riportare: "Discutevo, ad inizio settimana, con Buddy su rapporto euro dollaro. Io sostenevo che ormai la stagione dell'euro forte era passata e che il dollaro nei prossimi tre anni si sarebbe rafforzato. Questo me lo facevano pensare sia ragioni tecniche-grafiche sia valutazioni di carattere fondamentale, in primis naturalmente i tassi di interesse doppi negli states rispetto alla vecchia europa.Lui era dell'opinione contraria. E' da ieri mattina che mi frulla in testa, complice il fatto che il dollaro si è incartato subito dopo la rottura al ribasso di area 1,1850- 1,19, lo scenario di Buddy. Dollaro debole ed euro forte, e target 1,40/1,50.
Ci sto pensando da due giorni e mi viene sempre più voglia di aprire una
posizione long di euro. s.p." Oggi tutte le scuse che in quell'anno furono usate per giustificare la debolezza dell'Euro non esistono piu' (e' nella natura dei mercati parlare troppo ed a sproposito per poi dimenticare o peggio negare quanto prima affermato), anzi in molte cose sono capovolte, vista la forza strutturale dell'economia Europea, ed il trascinarsi sotto il peso degli squilibri di quella Americana. Come vaticinato settimane fa il Cross (Euro/$) e' tornato galleggiare in zona 1,30 o poco sotto sulle voci che la Fed non tagliera' tanto facilmente i tassi... e nei prossimi giorni sono attesi dati importanti. Ritornando alla mail dell'amico S.P. il solo fatto di rivedere le proprie idee i le proprie convinzioni e' sintomo di grande intelligenza (per quanto puo' valere il mio giudizio), io stesso ogni giorno rimetto in discussione il mio pensiero, ma alla fine la conclusione rimane la stessa, il futuro e' targato DOLLARO DEBOLE.
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