13 novembre 2006

DIEGO DELLA VALLE


E' un articolo che ho scritto qualche giorno fa, dopo l'ultimo capitolo dello scandalo calciopoli. Cerco di pubblicare quando il provider me lo permette... scusate.
"Nell'estate del 2005 sembrava affossato a colpi di phon, per mano del Super Ricucci e della sua criniera, ma grazie alle sue amicizie ed alla sua malizia, Don Diego risorge cambiando bandiera con tempismo chirurgico. Prima diventando nuovo eroe Viola, permettendo voli pindarici in corsie preferenziali alla squadra gigliata (magari proprie grazie al expotere dell'appestato Moggi), poi elimina la "squadretta del quartierino", vendendo pregiate banche italiane allo straniero (chissa' con quali escamotage e con quali ritorni) issandosi come paladino del libero mercato, abbattendo persino l'intoccabile Fazio. E per finire? Dopo aver rinnegato Berlusconi per la nuova sinistra, e dopo aver rinnegato l'appestato Moggi, riesce a farsi annullare la pena in quella farsa che fu il processo di "calciopoli". Ed ora? Chiede giustizia per la sua squadra, la Fiorentina. Chiama a furor di popolo la lotta contro l'ingiustizia. E cosa voleva di piu'? Perche' allora non ha deciso di lottare per la squadra invece di pensare al suo torna conto. Demagogo! E quando disse: "il popolo italiano e' troppo povero, ha bisogno di aiuti", perche' allora non inizia lui, abbassando i prezzi folli delle sue Tod's?! Demagogo! Ho sempre pensato, alla fine riuscira' a far vincere lo scudetto alla Fiorentina, nulla contro la squadra, tutto contro i metodi. A questo punto viene da pensare, l'unico vero punito, rimane Preziosi... Calimero".

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