25 ottobre 2006

CALENDARIO ECONOMICO


Bonjour! Dopo due giornate di assoluta noia, scarsi movimenti (solo qualche exploit tra le small cap), entriamo ora nel vivo di una settimana, a mio parere, molto importante. Tra qualche minuto uscira' l'importantissimo dato relativo all'indice IFO, il vero termometro economico tedesco. Mentre nel pomeriggio, oltre ai dati sull'andamento del mercato immobiliare USA, la grande attesa e' tutta per la FED! Non tanto per l'azione, e' da luglio, che dall'Angolo del Volpino diamo per scontata un'immobilita' del Professorotto, ma quello che piu' ci preme e' il Verbo. Quale sara' il comunicato finale? Ci sono degli aspetti fondamentali che la platea trascura. Ho sempre ripetuto, che in questi anni importanti di trasformazione, l'inflazione mondiale (e come punto di riferimento, negli USA in particolare) non sarebbe stato un problema, ed ora con la correzione del Petrolio lo e' ancora meno, pero', se dalle ultime note della Fed si ripeteva piu' volte che il rallentamento del Pil USA avrebbe portato con se il beneficio di un rallentamento dei prezzi, si deve notare che questo, nelle statistiche, non si e' ancora visto, o perlomeno si vede solo nella parte (ovvia) relativa ai prezzi petroliferi, nella sezione CORE cioe' quella meno sensibile alle variazioni istantanee, una diminuzione dei prezzi non si e' ancora trasferita. Ma il problema maggiore sta nella produzione manifatturiera che continua nella sua fase di rallentamento. Prezzi stabili nella fascia alta, e produzione in calo, nella testa del Professorotto, sono il problema piu' temibile, ed in prospettiva, portatore di incubi e notti insonni. Non voglio esagerare, anche perche' il sottoscritto, forse sottovalutando, il problema inflazionistico ancora non lo vede. Pero', e qui continuano le mie elucubrazioni, se i mercati hanno mollato le briglie nel momento in cui il "problema aumento Tassi" e' stato accantonato, cosa succederebbe alle Borse, sul riaccendersi della fobia relativa all'Aumento dei Tassi?! Ricordo che l'aumento dei saggi d'interesse sono un macigno sulle tasche stanche dell'eroico consumatore americano, ma allo stesso tempo, leggendo nella sfera economica, di tagli non se ne vedono all'orizzonte, e vedendo l'ultima euforia azionaria, sembra che la lancetta sia piu' rivolta verso i rischi, rispetto che alle opportunita' ed occasioni. Venerdi' invece e' atteso il dato sul PIL USA relativo al 3° Trimestre, atteso in calo, forse anche piu' delle attese, attenzione! In nottata la fantastica AMAZON non ha deluso, anzi ha illuminato il futuro, mentre la nostra cara amata/odiata STM vede sempre nebbie nel suo futuro, 14 ancora una volta si e' rivelato un muro di gomma. Non ci resta che attendere le prossime statistiche, mentre il volpino continua a costruire la sua posizione shortista, sperando di non dover fissare l'appuntamento con il dentista per una ricostruzione totale...

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