26 settembre 2006

GLI IDOLI DEL VOLPINO (Koizumi)


E' arrivato il momento del passaggio del testimone, Koizumi lascia all'apice della sua popolarita' (forse intelligentemente) e sapete quant'e' grande il mio dispiacere.
Il nuovo Premier Shinzo Abe, con mia grande e piacevole sorpresa, esordisce con impeccabile intelligenza. Nel Paese del Sol Levante, l'alba sembra essere ricca di piacevoli speranze. Riporto qui sotto le ultime dichiarazioni. Parlo alla politica italiana, non e' il caso di iniziare a prendere esempio da questi intelligenti iniziative o vogliamo proprio rimanere gli ultimi della classe?
- TOKYO, 26 SET - Il giorno stesso della sua nomina ufficiale a primo ministro il leader ultraconservatore giapponese Shinzo Abe ha teso oggi la mano ai vicini, a cominciare dalla Cina di cui ha sottolineato tutta "la grande importanza". "Voglio sforzarmi di consolidare i legami con Pechino, Seoul e Mosca", ha dichiarato il premier in una conferenza stampa a Tokyo poco dopo avere annunciato la formazione del suo governo. "Una Cina che si sviluppi pacificamente è il paese che conta di più per il Giappone", ha aggiunto Abe, nel primo passo per un ravvicinamento ora pressantemente auspicato anche da Washington. Le relazioni di Tokyo con Pechino e Seoul si erano sempre più deteriorate negli ultimi mesi del governo del predecessore di Abe, Junichiro Koizumi, a causa della sua crescente ufficializzazione del culto di Yasukuni, il sacrario shintoista dove sono venerati anche alcuni criminali di guerra che infierirono sul continente prima e durante la seconda guerra mondiale. Il nuovo premier non ha finora indicato con chiarezza se e quanto intenda prendere le distanze da questo culto, come auspicato anche dall'opposizione nipponica e da ampi settori del mondo imprenditoriale e finanziario: il suo gesto odierno sembra tuttavia confermare che, nonostante la sua fama di 'falco', sia pronto a passi di rilievo. Durante la conferenza stampa Abe ha anche indicato che intende decurtare gli stipendi dei componenti del governo per dare un buon esempio per la riduzione del deficit di bilancio giapponese, uno dei più elevati fra i maggiori paesi industrializzati (circa il 170% del pil). Il neopremier ha detto in particolare che intende ridurre il proprio stipendio del 30% e quello dei ministri del 10%. L'appannaggio di un Capo del governo si aggira in Giappone sui quattro milioni di yen (28.000 euro) al mese. (ANSA)

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