09 luglio 2006



$ - Studio personale - $

Si inizia a fare sul serio. Sapete che questo studio ormai mi impegna dal lontano autunno del 2002. In quel periodo il Dollaro aumentava le sue dose quotidiane di steroidi, ed allo stesso tempo l'economia USA decideva l'entrata verso un Deficit (commerciale e federale) strutturale. L'Euro soffriva, eravamo sotto la parita', e la gran parte degli analisti (come spesso accade) vedeva il fallimento della moneta unica, ed una forza del dollaro inesauribile, instancabile, quando invece l'antidoping era li' vicino a colpire, aprendo al mondo uno scenario totalmente diverso. Era l'alba di un nuovo corso, una situazione gia' sperimentata in passato, pero' questa volta dalle caratteristiche diverse e con radici piu' profonde: una nuova debolezza del dollaro, questa volta, STRUTTURALE.

In questi due anni di vita del blog, piu' volte ho cercato di identificare i possibili movimenti valutari, distinguendoli tra scenario di breve puramente speculativo, e movimento di fondo di lungo termine. Cercato, perche' sappiamo benissimo che il mercato valutario e' uno dei piu' difficili da inquadrare per le molte forme e le molte interpretazione che i cambisti danno ai dati economici, agli eventi del mondo, alle situazione finanziarie. Piu' volte vi ho elencato quali sono i 3 principali parametri che personalmente seguo per analizzare una valuta, mi raccomando, quelli sono l'ABC, devono essere sempre a mente, devono essere il santino, sempre in tasca, pronto alla consultazione in ogni momento.

Ho iniziato quando l'Euro/$ batteva 0,94. Oggi siamo a 1,28. Nel primo anno (2002) abbiamo iniziato l'operativita' con un carattere ultra long di periodo, avendo in testa orizzonti lontanissimo di prezzo, ancora impraticabili temporalmente, i maghi non abitano qui. Nel 2003 impantanati dalla guerra in Iraq (che rafforzava psicologicamente il $) ma avevamo un target di fine anno sugli 1,25, e' stato bingo! L'anno dopo lambendo gli 1,30 sono iniziate le solite trame di strumentalizzazione, creando panico generale si parlava di crollo del dollaro. Qui ho scritto "dieci figure posson bastare?" parlando di una correzione fisiologica dell'euro verso 1,18. Siamo andati un po' sotto, nella zona naturalmente abbiamo un po' sofferto, perche' intanto naturalmente la psicologia era cambiata a favore del ritorno del Dollaro forte. Dalla base di 1,18 abbiamo ripreso, piu' che un'impresa e' stata l'applicazione di ragionamento mixato a buonsenso che non e' detto porti sempre alla verita', ma aiuta. Alla fine del 2004 l'EURO ha riniziato la sua cavalcata, ed il Dollaro si e' riportato sui binari strutturali di lungo periodo (naturalmente non solo contro euro, ma contro tutte le valute principali), alla fine dell'anno eravamo sopra zona 1,35. Avevo gia' interrogato le mie vene ed il mio istinto, da sopra 1,3 ero gia' short di Euro ed a favore del Dollaro. Perche'? (riassumo in breve il pensiero) Perche' nonostante fossi sempre della stessa idea di "lungo" non mi sembrava il momento per una crisi del Dollaro, una crisi che una sua svalutazione inevitambilmente creerebbe. Il sesto senso ha portato risultati, dopo settimane di tentennamenti alla fine il Dollaro ha preso la strada del recupero, che piano piano, come una palla di neve si e' ingrossata creando una valanga, approfittando di tutte le notizie positive (dalla crisi dell'Europa Comune, alla forza dell'economia USA, al rimpatrio dei capitali americani) che il vento buono le portava.

Peccato che la palla di neve, diventata ormai valanga, sia caduta nell'immenso lago rosso, dalle acque calde, infernali che ha sciolto le speranze dei rialzisti convinti sul Dollaro. Un lago rosso tracimante, tanto quanto l'inchiostro rosso nella contabilita' americana, un deficit commerciale a livelli storici, un deficit federale in crescita, una marea rossa che sta travolgendo anche l'eorico consumatore americano dalle tasche ormai vuote se non bucate!

Mi ero dato il livello di 1,20 come supporto per l'EURO, siamo andati sotto, e lo ammetto, ho tremato, la mia convinzione restava, la realta' in quei momenti mi dava contro. Molti mi davano del pazzo, molti mi dicevano che saremo andati verso 1,10. Alcuni mi dicevano che mi stavo scavando la fossa e che l'obiettivo sarebbe stato il ritorno verso la parita': 1 a 1

Quei momenti sembrano interminabili, i minuti sembrano giorni, le ore settimane, i giorni mesi. Non ho voluto cedere alla mia idea, ero troppo convinto, e non e' detto che tutt'ora, quando il pericolo SEMBRA scampato, il mio scenario si realizzi.

Siamo in barca, e lungo il viaggio saranno molti i pericoli, le trappole che incontreremo, pero' questa volta, se saliamo, non sara' una finta, non ci sara' correzione, non si tornera' presto indietro! Se si salira', si andra' verso la meta, in modo lento o rapido non lo so, ma non si faranno sconti. Questa volta, con l'apertura di questa rubrica, ho voluto esagerare, mi sono dato un tempo, entro la fine del 2007. Se falliro', ne prendero' atto, avro' capito che non fa per me ed appendero' la "casacca da broker" al chiodo. Alla prossima puntata...

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