08 giugno 2006


LA BUSSOLA
(pillole)

Sinceramente non capisco le scuse dell'amico Luca http://www.rumorsrisparmio.it/ nel giustificare i suoi errori operativi. Teniamo ben presente che sui mercati sbagliare e' semplice e' quasi la norma, non commettere errori e' qualita' rara, il piu' bravo e' quello che commette meno errori, non quello che non sbaglia mai... perche' quella persona NON ESISTE! Non si entra nei nostri Blog per scovare la pentola di pepite d'oro, qui ci sono persone che periodicamente si applicano con il massimo impegno e soprattutto che onestamente si mettono a disposizione dei lettori, questo pero' non vuol dire infallibilita', anche perche', ripeto, questi sono dei Blog, dei diari in cui noi operatori, esseri mortali, raccontiamo la nostra quotidianita', le nostre difficolta' nel resistere alle difficolta' del Pianeta Mercato, raccontiamo le nostre delusioni, le nostre sconfitte, ma anche le nostre vittorie, quando riusciamo a raccogliere le briciole dopo il banchetto dei Grandi. Non cerchiamo spiriti emulativi, a volte insegnamo, mettiamo a disposizione del prossimo le nostre conoscenze, e proprio per questo, anche se gli errori e' giusto che siano ammessi non vedo perche' sia necessario chiedere scusa, gia' l'ammissione contiene in se il rispetto verso il lettore. Mi fanno sorridere i siti in cui vengono piu' volte ripetuti i classici: "ve l'avevamo detto", "l'avevamo previsto", "sapevamo".... ma sono dei geni! Il mondo e' pieno di milionari (in euro), mi chiedo allora perche' perdano il tempo a scrivere queste banalita', piuttosto che godersi la vita.

Passando ai mercati, alcuni si dicono dispiaciuti della mia scarsa presenza sul blog. L'interesse certo mi gratifica e mi fa gran piacere pero', ribadisco, nei momenti di sostenuta volatilita', e' mia abitudine scrivere il meno possibile, chiaro e ben ragionato, cercando cosi' di non creare confusione nel lettore. E' quindi preferibile rileggere quanto scritto nei giorni precedenti, perche' i contenuti non riguardano il giorno dopo, ma hanno la presunzione di raccogliere un arco di tempo piu' ampio. Due settimane fa avevo aperto la settimana (il lunedi' "nero") con un categorico: "IO COMPRO", intendevo segnalare l'esagerazione del momento. Infatti nelle ore successivi i rimbalzi andavano nell'ordine del 7-8% su singoli titoli, quotidiano, veramente un bel trade! Rarita' da cogliere. Nel finire della settimana spiegavo i motivi, dicendo che per chi voleva fare posizione non era certo il momento di agire, consigliando la lettura delle sagge parole del Capitano http://www.fuorimercato.blogspot.com/. Ho fatto bene a mollare sugli ottimi rimbalzi i petroliferi TENARIS e ERG, non perche' non creda ad una nuova risalita del Petrolio, anzi, i prezzi di tensione, quelli che potranno portare a delle serie inversioni storiche, devono ancora essere raggiunti, che questi si stampino a 80 o 100$ non lo so, il mio 80$ e' piu' una provocazione che una stregoneria. In questo momento cerco solo prezzi migliori, ed i ribassi odierni su tutto il settore facilitano le mie previsioni. Oggi tocca alla BCE, ed e' molto probabile che vedremo un ritocco sui tassi dello 0,25%, piuttosto che del mezzo punto pronosticato da molti, figlio piu' del pessimismo del momento o delle dichiarazioni di "maniera" piuttosto che della realta' congiunturale. Anche se la ripresa in Europa questa volta sembra saldamente sostenuta e non piu' fragile, dobbiamo tenere ben presente la variabile del cambio, un Euro in progressiva e futura crescita, pesa gia' ed ha l'effetto di una restrizione monetaria, e questo i cervelli della torre monetaria lo sanno. I professionisti della finanza affermano pero' che il pericolo, al di la' ed al di qua dell'Atlantico e' l'INFLAZIONE. Peccato che non la pensino cosi' gli operatori dell'obbligazionario USA, visto che i tassi a lunga hanno ripreso a scendere, adirittura sotto il livello dei tassi a breve manovrati dalla FED. Prendendo il manuale classico dell'economia, il significato di questo incrocio grafico sfocia nella parola RECESSIONE. Anche questa mi sembra piu' una manifestazione di strumentalizzazione delle notizie, piuttosto che di realta' congiunturale. Gli USA sembrano veramente in fase di rallentamento, ma prima di chiamarla Recessione ce ne vuole, altri e molti altri dati dovranno passare sotto la lente dell'osservatorio FED. Quindi, qual'e' il problema? Penso che il nodo stia nell'effetto liquidita', o meglio in quell'effetto LEVA che e' una delle caratteristiche dei nostri tempi. Ora che i tassi mondiali hanno preso la via decisa del rialzo, ora che anche il Giappone, terra del "denaro regalato" ha preso la via (per ora solo verbale) dell'aumento del costo del denaro, l'uso della LEVA FINANZIARIA diventa sempre piu' oneroso, e quindi iniziano a chiudersi i rubinetti, sia del credito sia dell'investimento leggero. Come spesso accade in queste fasi, per primi vengono smobilizzati gli investimenti nelle periferie del globo, quelli che si rendono di piu', ma allo stesso tempo sono i piu' rischiosi! Ed allora assistiamo, come in questi giorni, alla caduta dei listini periferici e di tutti quelli strumenti che avevano regalato facili guadagni, tendendo quindi a riportare i risparmi al centro, verso investimenti denominati piu' sicuri, USA in primis. Oggi pero' c'e' un problema diverso, ed e' il mio solito chiodo fisso: IL DOLLARO. Quindi anche l'investimento "sicuro" porta con se dubbi e rischi.

Quello che conta quindi, e' che l'economia USA non rallenti troppo precipitosamente, sarebbe grave per il DOLLARO (anche se verrebbe a mio vantaggio), come gia' vaticinavo, Bernanke il professorotto si trova molto goffamente davanti ai primi problemi del mestiere, convincere ed addomesticare la platea degli investitori e non concedere lezioni e spiegazioni ad alunni universitari. Credo, e sono ottimista, che in questo caso si stia accentuando un pericolo per nulla aggressivo, minacciando il pugno di ferro, per poi mitigare il tutto con un pericolo scampato.

Operativamente cosa fare? Rileggete il finale del mio ultimo "ANIMAL SPIRIT", siamo arrivati alla fase calda, e credo che i dati principali saranno quelli in uscita la prossima settimana. Un pericolo inflazione inesistente, o almeno un pericolo non cosi' aggressivo. Un pericolo Tassi strumentalizzato, almeno dal punto di vista del mercato di riferimento, quello obbligazionario. In questo momento, per chi non ha fretta e' meglio l'attesa e l'intervento con prudenza. Siccome io in questo periodo ho ben poco tempo, e mantengo nella mia testa una visione di lungo ottimista e quindi rialzista, e soprattutto avendo resistito alle tentazioni rialziste sui precedenti massimi, una dieta che qui piu' volte vi avevo consigliato, posso concedermi acquisti selezionati sulla debolezza. A presto, ed in bocca al lupo!

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