03 aprile 2006



MEMORIE: Papa Giovanni Paolo
...vivo un periodo molto delicato, e quindi mi sento molto toccato dagli eventi, senza difese verso il mio animo gia' fin troppo sensibile.
Un anno fa moriva un Papa molto coraggioso, dal carattere forte contro le ingiustizie, ma allo stesso tempo delicato con i deboli e bisognosi, sensibile e combattente.
Mi sento di riportare quanto avevo scritto prima e dopo la morte di questo grande personaggio, spero possa piacere anche ai miei "compagni di viaggio".

un PAPA straordinario
La fede del Papa e' ''una fede cosi' forte e cosi' piena che egli, in queste ore di sofferenza, gia' vede e gia' tocca il Signore'. Cosi' Ruini. Nell'omelia il ricordo toccante dell'uomo Wojtyla: 'siamo afferrati da una gratitudine immensa verso l'uomo e verso Dio che ce lo ha donato. Giovanni Paolo II sta affrontando ''la prova piu' difficile della sua sua lunga e straordinaria vita'.
Ci sta ormai abbandonando un altro personaggio di straordinario del nostro tempo, buon senso, umilta', coraggio, forza di volonta', intelligenza e piena umanita' erano tra le sue principali caratteristiche. L'immagine dell'altro giorno, in cui il Papa con le forze rimaste ha tentato di pronunciare la benedizione, e la sua gola che risucchia inesorabilmente ogni suo tentativo vocale. La smorfia delle ultime sofferenze terrene, quell' immagine, quella foto di impotenza ed allo stesso tempo di combattivita' verso il dolore, non le dimentichero' mai.
Avrei molte cose da dire e da raccontare su quanto e' successo in questi giorni, ma ho riflettuto, ed ho deciso di cedere al silenzio, scelta discutibile, ma la mia coscienza e' piu' forte della volonta' narrativa, preferisco in questo momento (e nelle prossime ore) il silenzio, rispettoso e doloroso silenzio, scusate...
ps. la vicenda Terri Schiavo, ne avrei da dire, ma l'argomento e' troppo delicato per essere affrontato in un Blog sordo, siamo nel web a senso unico, un dibattito non e' praticabile e non si tratta di avvertenze contro possibili truffe o quant'altro non contemplato. Le mie parole non servirebbero a resuscitare una vita umana...


...Riaccendiamo la luce...
Buonasera Amici! Vi sono mancato? Domenica con cielo tormentato, pioggia che sicuramente aiuta, non deprimente come quella autunnale, bensi' benefica pulitrice. Sono finalmente di ritorno! Cioe' fisicamente sono sempre stato qui, ma la mente in questi giorni era altrove. Quello che e' successo lo scorso weekend mi ha molto scosso, per migliaia e migliaia di motivi, emozioni e pensieri che mi hanno soffocato ed in parte depresso. Il decesso del Papa ha fatto correre il mio pensiero verso un'altra possibile morte, quella della persone piu' importante della mia vita (dall'eta' avanzata) spaventandomi sulla mia possibile reazione in quel momento, quando arrivera', perche' prima o poi purtroppo accadra'... La morte del Papa mi ha colpito anche per la cancellazione dalla vita terrena di un personaggio di grande carattere e carisma, una personalita' che ha usato la sua forza ed il suo grande carattere non per calpestare, ma per la difesa dei deboli, per difendere dei Valori, per raggiungere la nobilta' d'animo, bachettando i potenti senza timore. In un'epoca in cui l'estetica ha il sopravvento, in cui la bellezza superficiale impera,in cui il bello, ma non l'archetipo quello estetico puro nobile di animo pulitoe naturale ma quello bisturato che domina le nostre insicurezze, in cui e' solo il bello che ti permette di essere presentabile in societa', un Papa moderno del nostro tempo, ha saputo dimostrare la propria forza anche con la sua debolezza ed il male che lo consumava lentamente, accettato, amato ed ora rimpianto dalla stessa societa'. Non voglio pero' riempire queste pagine con la mia malinconia, anche perche' chi vi parla ha voluto sempre vedere la faccia sorridente della luna, il bicchiere mezzo pieno, ma sempre con gli occhiali della realta' e del buon senso. Di fronte a quelle immagini, ai mille pensieri ai rimpianti (un sentimento terribile) la tentazione di mollare, devo ammettere ha sfiorato, piu' che sfiorato la mia mente, cercando di schiacciare la forza di volonta' che fino ad ora mi aveva sempre accompagnato e sostenuto. Ho pensato: "voglio fare finalmente qualcosa di buono, sviluppare, contribuire, essere utile!" Un tiro alla fune estenuante, provante, pero' poi ho pensato agli inizi (circa 10 anni fa) a cosa mi ha spinto ad abbandonare l'universita' ed a intraprendere questa strada contro il volere di tutti, soprattutto dei miei genitori. Doppio lavoro per mantenere un attivita', un sogno, un'idea che volevo realizzare. Di giorno lavorare per vivere, la sera lavorare per sognare. Un doppio lavoro che poi non mi pesava, anzi mi galvanizzava, anche perche' quello della borsa fin dagli inizi e' stato sempre una passione, un amore.
Devo ammettere che una delle spinte mi arrivo' anche da un caro amico, conosciuto durante il servizio militare (svolto in un ambiente meraviglioso, dove ho conosciuto persone fantastiche che sono sempre con me), vedendomi impegnato sempre con il Milano Finanza in ogni pausa mi spinse ad osare. Arrivo' il primo investimenti, non in Borsa ma sull'amato Valutario con la Sterlina, ruppi il porcellino e mi feci convertire Lire di carta in Sterline, che allora valevano 2400 lire, un affare, convertite dopo qualche mese a 3200 lire. Un affare che ha ingrossato piu' l'ego che il portafoglio ;-)))A quell'amore poi si sono aggiunti altri sentimenti, nel primo lavoro vedevo molte persone che ancora mi chiedo come facessero a sopravvivere, come si dice " a tirare a campa' ", questo mi dava maggiore forza ed allora pensai di mettere a disposizione degli altri quell'indole che sentivo dentro di me. Mettere a disposizioni le mie conoscenze (poche o tante) e la mia capacita' al prossimo, con lo scopo principale di realizzare i loro ed indirettamente anche i miei sogni.
Dopo questi passaggi tutto e' convogliato in qualcosa di aggiuntivo, lo spirito giornalistico che mi ha accompagnato sempre nelle mie ricerche e che ora, grazie soprattutto al Gran Capo Steve ho potuto mettere su "carta".
Quell'amore e quella passione in fin dei conti traspare da questo Blog, questa rubrica e' nata per partorire delle stampalle per i suo lettori, per divulgare (nel suo piccolo) un cultura del mercato.
Non delle "dritte" per fare soldi, non dei metodi per guadagnare, non una sfera magica che sappia scovare qualsivoglia alchimia per distribuire ricchezza ma, inanzitutto un diaro narrativo del sottoscritto che debba risultare in qualche modo interessante e sappia coinvolgere ed aiutare il lettore, una stampella salvavita che sappia avvertire dei rischi insiti nel mercato, una stampella che introduca sulla flora e la fauna che abitano nel floor, una stampella che faccia capire le basi dell'operativita' e che riesca spiegare i perche' di alcuni eventi e quando capita possa scovare delle piccole perle. Questo perche', come si possono fare soldi con altrettanta facilita' si possono perdere. Quello che bisogna capire e' il perche', il modo, l'atteggiamento.
Ricordo le mie avventure nei borsini di provincia, ascoltando le storie che si creavano intorno ai fuochi di paglia speculativi (certo eccitanti, ma lungo andare distruttivi), la mente di queste persone manipolata come marionetta da mani forti che dall'alto del palco conduceva l'opera verso una fine drammatica. Io stesso, giovine a volte scapestrato a volte presuntuoso, non ho ascoltato il buonsenso che annaspava dentro le acque agitate della presunzione, e molto ci ho lasciato, ma consapevole che i miei gesti erano errati, consapevole che stavo sbagliando, e mentre avvertivo gli altri, castravo me stesso.
Ancora inorridisco di fronte ad una (nuova?) generazione che si rilancia su titoli fortemente speculativi, non conoscendo nemmeno gli orari di contrattazione. Quanti soldi sfumeranno ancora?


Il testo in nero era prima della morte, in rosso il dopo. Nonostante tutto questo papiro sia solo un ricordo, seppur molto sentito, credo che il testo rimanga sempre di alta attualita'.
A presto,

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