07 novembre 2005

SAES GETTERS & ABB 2 storie di successo
Gli aficionados ricorderanno SAES GETTERS. Sono entrato in questo titolo nella primavera del 2004 esclusivamente su base tecnica... non e' da me!;-) Poi ho iniziato a seguire il titolo in tutti i suoi aspetti. Il titolo era gia' conosciuto prima della bolla, ma poi abbandonato, ora riscoperto per la ristrutturazione del management e le alte prospettive del suo prodotto di punta "il getters" e per le sue applicazioni nelle nuove tecnologie. Torniamo al tempo dell'acquisto, dicevamo, primavera 2004, il prezzo del titolo si dirige verso 11, entro a 10,8 sembra molto ben impostato e decido di seguirlo ed interessarmi in modo approfondito della societa'. Sembra promettere alti dividendi e ottima crescita. I grafici parlano una sola lingua: rialzo. Ad un certo punto, per cassa, decido di vendere meta' posizione in zona 15, e' un bel guadagno, ma le prospettive sono ancora ampie, tengo il resto. E' passato piu' di un anno, oggi siamo quasi a 20, e voglio ricordare che l'azienda ha staccato anche una cedola del 6% di rendimento. Lo ricordo, perche' molti risparmiatori non fanno caso al rendimento della cedola, ed invece bisogna tenerne conto, perche' al momento della distribuzione del dividendo l'azione perde in valore percentuale quanto ha distribuito come dividendo. Se poi il titolo recupera il gap, noi abbiamo un recupero sia in capitale (cioe' investimento nell'azione) sia abbiamo incassato il dividendo societario. Troppo contorto? Tutto questo per dire cosa? Oggi sono ancora in mezza posizione di SAES GETTERS, il capitale e' quasi raddoppiato, e' stata ottima la strategia di lasciare correre mezza posizione in una tendenza rialzista, ora pero' sono molto affascinato da SAES GETTERS nella versione risparmio, per due motivi: un dividendo succulento, e la possibilita' di una conversione in ordinaria. Sono quindi pronto ad uno switch (passaggio da ordinaria a risparmio), voi che dite?
ABB e' invece una storia d'affetto. Era l'ottobre del 2002, borse verso i minimi, e ABB in mezzo alla bufera, colpita da un debito enorme, un impero non piu' sostenibile e da cause varie pronte a scoppiare. Il mio capo mi telefona, e mi dice: "fox, io penso che l'ABB non possa fallire, vale troppo poco, secondo me e' da comprare, cosa ne pensi?". La mia risposta e' assolutamente affermativa, bisogna tentare, l'entrata vale piu' di una scommessa. A giochi fatti tutto risulta semplice, allo stesso tempo puo' sembrare pazzesco tentare un'entrata in un clima come quello che si era creato in quella particolare fase temporale. Ma forse e' proprio in quei momenti che si misura la vera lungimiranza, la vera capacita' di ragionamento, in poco tempo e con grande pressione e soprattutto con elevato rischio, o forse si misura solo la maggior capacita' del fattore C? Fattore fortuna? Sta a voi decidere.
In quell'Ottobre 2002 siamo entrati al prezzo di 1,6 Franchi CH (ABB quotata alla borsa di Zurigo, manche anche Stoccolma e New York). Oggi ABB ha superato molte crisi, e' in attesa della risoluzione delle cause sull'amianto, ed il prossimo anno tornera' al dividendo. Tutto questo ha come risultato una quotazione spettacolare, ABB oggi vale piu' di 10 franchi. Cosa vuol dire? Diciamo "solo" un rialzo del 500% in 3 anni. Io certo non ho avuto ne' la pazienza di tenere, ne' la possibilita', e in tutta sincerita' non avrei nemmeno immaginato una tale impennata, non ho questa presunzione. L'unica cosa che potevo pensare era l'idea che mi ha spinto ad entrare quell'ottobre 2002, e cioe' che ABB a quei prezzi poteva essere un affare. Il titolo poi e' stato cavalcato nel trend, e da quota 8Fch non l'ho piu' mollato perche' spazio ce n'e' ancora, e perche' sapete che non amo fare trading quando un trend sembra chiaro, se ho la possibilita' faccio posizione.
Ora chiedo, quanti avrebbero avuto la pazienza ed il coraggio di tenere una posizione da quei livelli? Quanti avrebbero resistito nel tenere la posizione rinunciado ad un incasso "veloce" di un cosi' ampio guadagno? Secondo voi e' giusto tenere ed aspettare, oppure mettere fieno in cascina e cambiare sempre cavallo?
Domande difficili e contrastanti, mi interessano molto le vostre opinioni. Io ho sempre la mia filosofia, senza la speculazione non ci sarebbe mercato. La Speculazione non e' quel male che molti dipingono, non e' il diavolo del mercato. Pero' allo stesso tempo, nell'operativita' io penso sempre che ci sono momenti e momenti, momenti per tenere e momenti per cambiare cavallo. Difficile sempre da capire, io comunque ci provo...

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