19 ottobre 2005




September to October (...continua)
C'e' da premettere che l'attuale discesa mi stupisce nell'intensita', potrebbe trattarsi di una classica esagerazione di mercato.
Certo, chi vive i mercati quotidianamente potrebbe scontrarsi con l'irrazionalita', la confusione snervante classica delle situazioni critiche, chi invce vive la situazione con piu' ampio respiro e con maggiore flessibilita' dettata dalla temporalita' degli investimenti, al momento vede solo una salutare correzione.
Non sto dicendo che sia meglio un tipo di approccio rispetto all'altro, sta ad ognuno di noi decidere quello che a lui e' piu' adatto, come indossare un vestito, sta a noi capire qualche ci dona di piu'. Quello che voglio sottolinerare e' la differente interpretazione del mercato. Lo ricordero' fino alla noia, ora che siamo arrivati al dunque: e' OTTOBRE, ed il mese di ottobre l'avevo bollato come mese molto critico e decisivo. Si possono trovare mille giustificazione al momento difficile dei mercati, ma cosa pensavamo, che la borsa potesse salire del 50% per fine anno? Cerchiamo di arricchirci di buon senso e di rimanere con i piedi per terra, allontaniamo le ansie e cerchiamo di rivedere il passato e di concentrarci su quanto puo' accadere.
La mia idea che i mercati concludano l'anno in bellezza puo' tranquillamente essere vanificata dagli eventi, ma concentriamoci sulle ragioni. I mercati oggi sono saliti non solo per la fenomenale azioni decisionista e combinata di Fed e Governo USA, non solo per la straodinaria crescita economica di Paesi Emergenti e della continua corsa quasi incandescente degli USA, ma anche grazie ai tassi bassi (a livelli storici) mondiali e soprattutto Europei. E' logico ora che l'infalzione come giusto che sia, sta alzando la testa (ma non con l'esagerazione in questo momento percepita) che il denaro che viene ritirato, causa i prossimi aumenti dei tassi, spaventino gli ingenti indebitamenti sia della parte azionaria sia di quella obbligazionaria.
Proprio per questo motivo, un dollaro forte in questo attuale contesto temporale, e' sintomo di tassi piu' alti, quindi dollaro in recupero = borse in ribasso.
Cosa puo' succedere ora? Il pensiero e' che l'allarme inflazionistico rientri insieme all'estrema paura verso tassi elevati, in fondo, l'attuale aumento e' partito, lo ripeto, da livelli estremamente bassi. Ma quanto bisognera' scendere prima di vedere delle forti reazioni?
Questo e' il vero nodo ancora da sciogliere, intanto siamo in fase di Trimestrali, e fino all'appuntamento Fed vere notizie non arriveranno.
Intanto, come promesso, vi riporto qui sotto l'analisi dell'amico Ale.
Magno anche lui, come il grande personaggio storico che portava quel nome. Ale Magno il Macedone, che con il suo genio conquistava sempre nuove terre, sempre nuove vittorie.
Il nostro Ale Magno, quello dei nostri tempi, un personaggio pronto ad esplorare ed a conquistare nuove tecniche per combattere nel temibile mondo dei mercati. Buona lettura:



"...Buddy, un pronostico sul livello preciso del minimo si può tentare ma indovinarlo ora equivarrebbe a vincere un terno al lotto. Però su una cosa mi sbilancio ( chissà se farò una figura di m...a ): da martedi in poi ( io penso 20 o 21 ottobre ) ci sarà una giornata da panic selling con una volatilità allucinante. In quella giornata ci sarà un affondo secco dell'indice ed il suo veloce recupero ( una giornata borsistica tipo quella del 7 luglio ). Quel giorno, secondo me, si formerà il minimo dei prossimi mesi e vicino ai minimi di quella giornata, se riuscirò ad azzeccarli, sarò in acquisto. Per il livello minimo che potrebbe essere toccato ( ho 2 ipotesi ), provo a buttare lì quella più pessimistica: siccome penso che nulla è per caso e che se nella seduta del 7 luglio gli ordini automatici delle banche e delle grandi case d'affari siano entrati in azione intorno al livello di 31250 un motivo ci sarà stato ( sto pensando che quello avrebbe dovuto essere il valore che l'indice avrebbe dovuto avere nel giorno del punto di svolta e cioè nel giorno del minimo successivo ), penso che si potrebbe formare qualcosa tipo un doppio minimo intorno ai 31300 L'altra ipotesi, quella positiva, è che la frustata della settimana prossima sia solo un colpo di coda che non infranga il supporto in area 32800-33000 e che vada così a formare un triplo minimo da cui ripartire.... Guarda il grafico.... capisci perchè dico che non fu un caso se ci fermammo in area 31250 ? .... perchè l'indice nel punto di svolta di ottobre avrebbe dovuto trovarsi in area 32800-33000 ( proprio dove siamo ora ) .... .... ora siamo al bivio: o si riparte per alti lidi o si ritorna in area 31250 .... Buddy, ho dato dimostrazione di tutta la mia pazzia...."




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