28 ottobre 2005

REALITY
Ieri sera mi e' capitato di vedere il nuovo programma di Claudio Martelli. Tema della puntata: i Reality.
Non voglio esprimere un giudizio sul format, ognuno di noi possiede uno dei piu' grandi poteri della democrazia, la possibilita' di scegliere. Scegliere se cambiare canale o adiritttura spegnere il televisore.
Quello che piu' ha colpito la mia immaginazione e' il livello raggiunto dalla nostra societa', dalla mia generazione. Certo, so che e' sbagliatissimo generalizzare, giudico quello che vedo. Intorno a me vedo una voglia di protagonismo che ha raggiunto altezze orbitali. Una sete di successo che abbatte muri e calpesta ideali, valori e sentimenti. Questo porta a sempre una maggiore arroganza, ad una mancanza di rispetto verso il prossimo. Annulla il sacrificio, perche' tutto deve essere raggiunto in fretta e preferibilmente senza sacrificio e ostacoli.
Gavetta??? Bestemmia!
Forse sono io ad essere sbagliato, forse io sono "lento", o meglio lesso, perche' la societa' segue il suo corso ed io perdo le mie occasioni. Ma certo io non decidero' di cambiare per raggiungere un palcoscenico che non mi appartiene.
Le stesse cose le misuro in questa professione. C'e' una volgia irrefrenabile di raggiungere la ricchezza facile, la ricchezza veloce, la ricchezza infinita.
Senza che dietro ci sia il piu' piccolo seme di una cultura, di un vero interesse, di una passione, di una preparazione. Nessuna o poche fondamenta, una base fragile e artificiale.
Ripeto, e' sbagliato generalizzare e spero che il maggior numero di persone non si riconosca nel ritratto, ne sarei felice.
Pero' la lettera che ho letto giorni fa sul SOLE24ORE mi ha molto colpito! Una lettera di cui certamente vi rendero' conto...

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