ON THE FLOOR
Dov'eravamo rimasti? Ai miei pedanti richiami alla prudenza. Alla mia apocalittica definizione: "sopra 35000 il mondo cambia". Ridicolo? Non poi cosi' tanto.
Era solo venerdi' scorso quando contro l'avidita' mi imponevo certe operazioni, contro l'avidita' richiamavo l'attenzione dei livelli. Pensate agli stati d'animo di quei momenti e rivedeteli oggi. Ne valeva la pena rischiare ulteriori guadagni per andare incontro a perdite devastanti (non tanto per il portafoglio ma soprattutto per la mente), rischiare ottimi performance per volere di piu' ancor di piu'? Vi siete dati gia' la risposta.
Prendiamo le TREVI, chiuse tutte, e queste malefiche, dispettose, irriverenti salgono in orbita senza freno a mano, senza paracadute... perche' prima o poi dovranno tornare sulla terra, c'e' sempre un centro di gravita' dove sarai prima o poi attirato. Certo che soffro vedendole su cosi', ma dentro di me voglio credere che sia l'ultimo sbuffo prima di una correzione (forte o debole non lo so). In questi momento per il risparmiatore qualunque (mi identifico cosi') l'importante e' saper resistere al canto delle sirene e sapersi accontentare. Eccola TREVI, passa qualche giorno, meglio qualche ora ed eccola con la retromarcia! Vi avevo avvisato che sarebbe arrivata la volatilita' ed i coltelli volanti. Eccoli! Il giorno dopo indietro, carica, e su di nuovo! Sono strabiliato! Ma il giorno dopo (oggi) torna la normalita' con una bella, SANA , salutare, caduta.
Lo stesso per gli altri titoli: ENI - SAIPEM - TENARIS. Molti si sono accaniti cercando di ricomprarle subito. Ragazzi, "giochiamo semplice", o si shortano (non e' il mio caso) o almeno per qualche ora stiamo alla larga e cerchiamo altro.
Non mi prendo il merito dell'anticipo sul ribasso del Petrolio, perche' altre volte ho vaticinato, peccando miseramente, anzi costruendomi una bella figura di... pupu'.
Quello di cui vado fiero e' la particolare visione avuta sulla correlazione Borse/Petrolio. La discesa di questi giorni dell'Oro Nero non ha portato bene ai Mercati, anzi! Questo dimostra che sono stati soprattutto i titoli petroliferi a tirare la carretta, e che il Petrolio deve prima o poi tornare a salire se vogliamo credere alla crescita economica. Questa e' una delle principali differenze che deve scindere la crisi petrolifera degli anni Settanta a quanto visto oggi, tutt'altro che una crisi.
Quello che e' successo in questi giorni e' per me quasi una manna. Sono scesi i titoli difensivi, mentre sono saliti molti di quelli growth (aggressivi), Tiscali per esempio, o gli altri titoli selezionati che voi gia' conoscete. Ora viene il difficile! Ci siamo appoggiati su un supporto, siamo scesi velocemente, abbiamo scaricato. E' il momento di comprare per trading veloci o e' il momento per riposizionarci piano piano?
Difficile, molto difficile, almeno per le mie capacita'. Non so se questa sera vedremo un miracolo. Credo che domani sara' una giornata importante, sia per il cambio, sia per le borse. Vi ricordo che lunedi' WALLY e' chiusa per celebrare la festivita' del Columbus Day.
Nonostante mi sia fissato come target sul nostro indice quel 34900 (da sforare) non credo che da ora vedremo una strage, anzi mi aspetto una fine d'anno positiva, ma da qui a dicembre e' lunghissima... un percorso che spero continueremo insieme sempre piu' numerosi e pazienti.
Oggi ho compricchiato qualcosa, persino ENI. Ricordate? L'anno scorso avevo dato target 24... siamo andati sopra di 1 euro ma li' ci siamo arrivati! Per me queste sono conquiste di maggiore crescita educativa.
Alla fine della fiera... provare, ma con prudenza.
Dico due in particolare, occhio a CREDEM (prima o poi qualcuno se la compra) e TELECOM.
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