30 giugno 2005






GIRO DI TASSI/2
Dopo le diatribe interne in seno alla BOE sul taglio o meno dei tassi d'interesse (la STERLINA soffre) ora tocca alla BCE. Sono mesi che da ogni angolo d'Europa arrivano pressioni politiche verso la nostra Banca Centrale per un allentamento dei tassi, ma negli ultimi giorni determinante circostanze hanno portato il mercato a spingere con maggiore veemenza. Vedasi andamento del BUND.
Se cio' dovesse avvenire (ed io non ci credo) sarebbe per me controproducente, per due semplici motivi: 1) di FIDUCIA, un taglio ora, ormai e' troppo tardi, avrebbe effetti nulli sull'economia (i nodi da sciogliere sono altri) pessimi invece sugli umori degli imprenditori, che si aspetterebbore il peggio ma soprattutto un eventuale taglio minerebbe la traballante credibilita' della BCE stessa;
2) Se l'aumento dell'EURO degli ultimi anni ha avuto l'effetto di un graduale aumento dei tassi (non si tratta di virtualita' economia, ma di realta') la sua discesa delle ultime settimane ha ovviamente l'effetto contrario.
Prego quindi gli economisti di tener conto anche di queste piccoli particolari.

Questa sera i riflettori saranno tutti per il gran Maestro. Cosa succedera' dopo?
Difficile dirlo, si puo' solo ipotizzare. Credo che la dose dell'aumento sara' nella solita misura.
Forse si trattera' del penultimo aumento prima di una pausa. Anche se io credo, come piu' volte affermato, che l'economia USA sia vicina ad un rallentamento, non penso che il Maestro questa sera ne faccia esplicita ammenda anzi, si dovrebbe rimangiare quanto detto giorni fa, il che sembra impensabile.
Il basso livello dei Tassi a lunga USA (Tbond) denota un'inflazione sotto controllo, il problema emerge nella produttivita', in calo, piu' che dal lato dei costi.
In ogni caso, non vedremo accelerazioni negli aumenti dei tassi, troppo graverebbero sui debiti dei consumatori, sul comparto immobiliare gia' orientato alla discesa e sull'immane debito americano.

Tenetelo sempre presente, il differenziale dei tassi gioca a favore del DOLLARO, ma piu' i tassi aumentano, piu' aumentano gli interessi da pagare sul debito. Differenziale sui tassi che e' solo una delle tre variabili che abita nelle menti dei cambisti, come ho detto in passato, si tratta di una moda... e come tutte le mode, prima o poi si cambia...

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