Bonjour! Napolitano è partito per la Germania, in cerca di un accordo, e sono molto ottimista che saprà trovarlo, rileggete il pezzo precedente, Napolitano è uno dei pochi ad avere le stelle a favore. Dopo queste elezioni, abbiamo capito quanto contano le stelle per l'Italia, per Piazza Affari e per la Politica, non solo le stelle in cielo, ma da oggi anche quelle in Parlamento.
Tornando ai mercati, nel pezzo in edicola oggi su Libero, troverete una premessa che forse già conoscete e sotto, molti temi operativi, banche? Sempre! E' solo un incidente di percorso, non la fine del percorso.
Qui sotto, come tradizione, il pezzo pubblicato la settimana scorsa.
Le stelle sono con noi...
LIBERO 20 Febbraio 2013
“Il mercato è sottovalutato”, è il grido di
incoraggiamento che nel 2001 Abby Cohen rivolgeva agli investitori ancora
storditi dopo l’enorme scoppio della “bolla internet 2000”. Uno slogan in cui
la stessa Cohen credeva, e tanta era la
fiducia che per tutto il primo semestre 2001 continuò a sollecitare l’acquisto
con le più disparate motivazioni: “più gli investitori sono preoccupati sullo
stato del mercato, più vi sono opportunità di investimento”, oppure “ridurre le
posizioni di liquidità e aumentare quelle in azioni, noi siamo al 70%”. Ma
perché tanta attenzione verso questo personaggio? Dovete sapere che in quel
tempo, Abby Cohen era per il Toro, quello che oggi Roubini è per l’Orso, Abby
Cohen era il guru di Goldman Sachs, un punto di riferimento per la platea di
investitori, una credibilità che si era conquistata cavalcando (e anticipando)
il gran rialzo degli anni Novanta, nessuno però si era accorto della malattia
di cui soffriva l’analista: “rialzite”, sapeva vedere solo il Toro, senza mai
riconoscere l’Orso. Forse Abby Cohen, prima di lanciare i suoi slogan, avrebbe
dovuto consultare un astrologo cinese, il 2001 era l’anno del serpente, l’anno
dell’attacco al WTC. Il 2001 non è un caso isolato, 1989 anno dello scoppio
della bolla immobiliare giapponese (top del Nikkei) anche questo era sotto il
segno del serpente, ma se vogliamo provare un bel brivido, dobbiamo fare un
lungo viaggio nel passato, perché anche il 1929, l’anno della depressione, era
marchiato dal serpente. Che fare, scappare? Le dimissioni del Papa e la caduta
dei meteoriti certo non sono segnali che confortano, ma se proviamo a ragionare
ci rendiamo conto che la paura è ingiustificata: ritorniamo al 1989, la caduta
seguiva un’ascesa verticale (eccessiva) del Nikkei entrato in bolla, come lo
era il Dow Jones nel 1929, mentre nel 2001 i mercati erano già entrati in un
ciclo ribassista, Abby Cohen, a causa della sua malattia, non poteva capirlo. E
siamo all’anno del Serpente 2013, oggi non si vedono eccessi, non sulle azioni,
forse le esagerazioni sono nella liquidità e nell’averla riversata totalmente
nell’obbligazionario, non una cattiva notizia, perché potrebbe essere arrivato
finalmente il momento della “grande rotazione”, dalle Obbligazioni (sopravvalutate)
alle azioni. Oggi lo dice persino Roubini.
FTSEMIB: “tornano gli investitori a Piazza Affari” lo scrive anche Turani.
Siamo alla vigilia delle elezioni e mi viene in mente un racconto del mio amico
Ferax: “il guadagno più grande lo feci scommettendo sul Fib30 alla vigilia
della vittoria di Prodi nel 1996”. Chissà cosa farebbe oggi Ferax, per quanto
mi riguarda nella nebbia dell’incertezza, io vedo sempre il rialzo. Sopra
16,800 si riparte per i 18,000.
GEOX: nel buio della crisi brilla il lusso, un
paradosso che rappresenta una realtà complicata. Non tutti i titoli del settore
hanno espresso il loro potenziale. Guarda Geox, ha appena iniziato la scalata,
sopra 2,80 riparte il ciclo rialzista.
MEDIOLANUM: se guardi il risparmio gestito, ti rendi
conto che il ciclo rialzista è solo all’inizio. Occhio a Profilo, prima o poi
esplode!
email: paninoelistino@gmail.com TWITTER: @BuddyFoxxx Pubblicato da Buddy Fox